Più libri più liberi 2013. Al via la 12a edizione della Fiera romana

Più libri più liberi XII Edizione - Ph. Federico Manni

Per la dodicesima volta le porte del Palazzo dei Congressi dell’EUR si sono aperte per ospitare la Fiera nazionale della piccola e media editoria, Più libri più liberi (5-8 dicembre 2013). Tante le conferenze professionali nella mattinata inaugurale, che hanno poi man mano lasciato il passo agli incontri pensati per il pubblico.

Il primo impatto non è stato entusiasmante: di gente ne è girata poca (meno, a naso, dello scorso anno), per cui non sono mancati editori intenti a leggere il giornale o un po’ distratti. Ma già da oggi  la calma apparente dovrebbe capitombolare in favore di un primo assaggio di come sarà il week-end fieristico: affollato. E allora non ci sarà proprio tempo, ma nemmeno voglia, di leggere il giornale.

La quiete, però, mi ha permesso di godere degli spazi del Palazzo dei Congressi, stipato di stand assediati dai libri – tutti diversi, belli o brutti, di storia o di cucina, per ragazzi presenti o per ragazzi passati (perché leggere mantiene giovani, signori e signore!) – e del curiosare altrui.

Non c’è rimedio: vedere i bambini – piccoli, imbacuccati fino all’inverosimile, pigolanti e sorridenti – che camminano a due a due, mano nella mano, attraverso i corridoi additando libri e velleità editoriali, riempe il cuore di gioia e speranza. Ma anche di responsabilità. Il futuro è in quegli occhi sgranati, in quelle frasi sconclusionate, in quelle domande così leggere che spiazzano dotti e dottori. Abbiamo nelle nostre mani un materiale grezzo e luminoso, che abbiamo la facoltà di far diventare oro quanto ottone. La soluzione sta, come sempre, nell’equilibrio.

Per questo sarebbe bello se ogni genitore, di tanto in tanto, potesse spegnere il tablet che tanto attrae il proprio bambino, e accoccolarsi con lui per leggergli una storia. Magari di Salgari o di Collodi o di Tolkien o di qualunque autore che abbia sperimentato per primo la magia nella fantasia, nell’avventura, nella scoperta. Ogni pagina sfogliata sarà un passo verso un’intimità con i libri (qualunque forma essi assumeranno) che non li renderà corpi estranei, bensì cari amici di immemorabile data.

Ed è quindi interessante seguire le scelte letterarie di questi bambini che, cresciuti un po’, diventano adolescenti consapevoli del proprio gusto. Come è noto, il Premio Strega quest’anno è stato vinto da Walter Siti con Resistere non serve a niente (Rizzoli) ma ad aggiudicarsi uno dei premi collettivi, quello assegnato dai ragazzi di 30 scuole secondarie, è stato Lorenzo Amurri con Apnea (Fandango). Non stupisce, allora, che 60 liceali italiani (ovviamente di scuole bilingui) abbiano riconosciuto come vincitore del prestigioso Prix Goncourt, il giornalista Boris Razon con Palladium (Stock). La premiazione è avvenuta ieri mattina in Sala Smeraldo alla presenza di due membri dell’Académie Goncourt (Pierre Assouline e Paule Constant), dell’Ambasciatore di Francia in Italia Alain Le Roy, di Tullio De Mauro e di Lorenzo Amurri.

Sia Apnea sia Palladium hanno in comune il racconto della malattia, che poi, essendo appunto malattia e non morte, diventa (per forza) il racconto della vita e di tutto ciò che in essa gravita. Un racconto certamente doloroso, dicono entrambi gli autori, ma che rappresenta anche un momento di sfogo, di liberazione. Un racconto che, diventato libro da manoscritto, non è sfuggito alla sensibilità letteraria degli adolescenti italiani.

La gioventù, ad ogni modo, l’ha fatta da padrone nel Palazzo dei Congressi, animandolo di tanta buona elettricità. Speriamo sia di buon auspicio.

E come inizio del secondo giorno di Fiera, segnaliamo alcuni incontri probabilmente interessanti per la giornata di oggi, venerdì 6 dicembre, in ordine cronologico:

Difendere la Terra di Mezzo. Scritti su JRR Tolkien di Wu Ming 4 (Sala Turchese, ore 15);

“En Amazonie”. Un inflitrato nel “migliore dei mondi” di Jean-Baptiste Malet (Sala Ametista, ore 17);

Kansas City. Anno II di Diego “Zoro” Bianchi e Simone Conte (Sala Diamante, ore 20).

… E gli stand da non perdere – non solo oggi– in ordine sparso:

:duepunti edizioni (stand E20, piano terra)
Hacca (stand D05, piano terra);
BAO Publishing (stand Q02, piano terra);
NEO. Edizioni (stand Q16, piano terra);
BeccoGiallo (stand A21, piano terra);
66thand2nd (stand D07, piano terra).

Il cursore diretto sulle immagini visualizzerà le didascalie; cliccare sulle stesse per ingrandire.

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Giornalista pubblicista dal 2012, scrive da quando, bambina, le è stato regalato il suo primo diario. Ha scritto a lungo su InStoria.it e ha aiutato manoscritti a diventare libri lavorando in una casa editrice romana, esperienza che ha definito i contorni dei suoi interessi influendo, inevitabilmente, sul suo percorso nel giornalismo. Nel 2013 ha collaborato con il mensile Leggere:tutti ma è scrivendo per art a part of cult(ure) che ha potuto trovare il suo posto fra libri, festival e arti. Essere nata nel 1989 le ha sempre dato la strana sensazione di essere “in tempo”, chissà poi per cosa...

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