Si apre il Festival dei Due Mondi di Spoleto con una festa dell’Arte

Maurizio Savini a Spoleto

Inaugura oggi il Festival dei Due Mondi di Spoleto che fino al 10 luglio inanellerà spettacoli, eventi e arti visive. Storicamente connessa a questa kermesse, è proprio l’arte a illuminare la serata inaugurale di sabato 25 e di domenica 26 e a rappresentare riassuntivamente in un Logo lo spirito del Festival, dato che è Maurizio Savini che quest’anno ha disegnato il logo. L’artista accoglie, anche, il pubblico al Palazzo Comunale (inaugurazione: domenica 26) dove è allestita la sua mostra (curata da Duccio Trombadori) intitolata Il mondo vola? con una grande installazione che “innalza un corpulento scimmione, che sbuca innervosito da una catasta di scatoloni vuoti…” (D. Trombadori) a protagonista assoluto insieme a una critica visione dell’Italia…

Sabato mattina è Palazzo Collicola Arti Visive a spalancare le sue porte alla fruizione con le mostre, proposte da Gianluca Marziani come programma estivo del Palazzo che egli stesso dirige, di Pierpaolo Curti (con White Corner) che evoca “la dimensione mentale del paesaggio contemporaneo, il vuoto e la solitudine come condizioni percepibili dell’essere”, raccontando, in modo personalissimo con il linguaggio meno narrativo dell’arte, ” luoghi senza presenza umana, architetture monolitiche e spazi lisci che ricreano una nuova metafisica d’ispirazione” (G. Marziani); di Julian Friedler (con Retro Boz), con dipinti, sculture, installazioni che si ergono a  sorta di “portavoce di un immaginario ricolmo e costituiscono i segnali di una verità mitica che l’artista sviluppa attraverso tematiche davvero personali.” (cit.); di Nicola Pucci (con Vertigoland), con “scenari che hanno la tenacia narrativa dei romanzi metatemporali (…), ambienti densi di energia, esistenti ma astratti nell’essere palcoscenico per fulminei incontri ravvicinati.” (cit.). Inaugurazione ore ore 12:00.

A seguire, sempre sabato, ecco Elio Casalino con Onirikon (pure curata da Marziani) alla Casa Romana: inaugurazione ore ore 18:00, per immergersi nella pittura che indice un “viaggio drammaturgico nel corpo ferito, negli archetipi del dolore, nelle paure ataviche dell’umanità” (cit.)

Alle 19, in questa accattivante transumanza tra luoghi belli e opere, si incontra Donato Piccolo con Butterfly Effect (a cura da Isabella Indolfi) alla chiesa dei SS. Giovanni e Paolo. Piccolo è un magnifico funambolo capace di fondere forma e significato in installazioni e dispositivi di grande impatto visivo e coinvolgimento emotivo, che attivano meccanismi e provocano, pertanto, sensazioni di attonita instabilità nel pubblico. Questo, una volta risucchiato nel sublime gioco serio dell’arte, deve (se vuole: Piccolo, pur perentorio nelle opere, mantiene sempre un suo garbo) fare uno sforzo ovvero accettare la sua trasformazione in partecipante attivo alla ricerca di un proprio centro di gravità permanente (o, almeno: il più a lungo possibile)…

Uno sguardo anche al Design è umbro è possibile, infine, grazie a Scorched or Blacked, mosso da una progettualità di branding territoriale della Regione Umbria in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci di Perugia: dopo l’Expo di Milano, torna, rimodulato, nella Chiesa Santa Maria della Manna d’Oro.

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Con una Laurea in Storia dell'Arte, è Storica e Critica d’arte, curatrice di mostre, organizzatrice di eventi culturali, docente e professionista di settore con una spiccata propensione alla divulgazione tramite convegni, giornate di studio, master, articoli, mostre e Residenze, direzioni di programmi culturali, l’insegnamento, video online e attraverso la presenza attiva su più media e i Social. Ha scritto sui quotidiani "Paese Sera", "Liberazione", il settimanale "Liberazione della Domenica", più saltuariamente su altri quotidiani ("Il Manifesto", "Gli Altri"), su periodici e webmagazine; ha curato centinaia di mostre in musei, gallerie e spazi alternativi, occupandosi, già negli anni Novanta, di contaminazione linguistica, di Arte e artisti protagonisti della sperimentazione anni Sessanta a Roma, di Street Art, di Fotografia, di artisti emergenti e di produzione meno mainstream. Ha redatto e scritto centinaia di cataloghi d’arte e saggi in altri libri e pubblicazioni: tutte attività che svolge tutt’ora. E' stato membro della Commissione DIVAG-Divulgazione e Valorizzazione Arte Giovane per conto della Soprintendenza Speciale PSAE e Polo Museale Romano e Art Curator dell'area dell'Arte Visiva Contemporanea presso il MUSAP - Museo e Fondazione Arazzeria di Penne (Pescara), per il quale ha curato alcune mostre al MACRO Roma e in altri spazi pubblici (2017 e 2018). È cofondatrice di AntiVirus Gallery, archivio fotografico e laboratorio di idee e di progetti afferente al rapporto tra Territorio e Fotografia dal respiro internazionale e in continuo aggiornamento ed è cofondatrice di "art a part of cult(ure)” di cui è anche Caporedattore.

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