MoMa e il valore della memoria. Online gratuitamente

MoMa, Cézanne, Gauguin, Seurat, van Gogh, 1929

Un grande regalo da parte del MoMa, che ha concretizzato un’impresa eccezionale: la messa online gratuita della sua ormai storica e rara produzione editoriale connessa alle mostre. Cataloghi, testi, dati, immagini che rappresentano, tutti insieme, una biblioteca online formidabile. www.moma.orgcalendar/exhibitions/history

E’ un lavoro ciclopico, quello che ci compare e si svela; è un esempio di intelligente comunicazione del valore di un Museo che funziona, fa cultura, divulga; è, parimenti, un segno di civiltà, di rispetto per la memoria, di valorizzazione dell’importanza della scienza archivistica, di amore per l’arte e per i tanti che se ne occupano, che la realizzano, la producono, la raccontano, l’analizzano e ne fruiscono…

Il primo catalogo che ci consegnano è una chicca – ovviamente fuori catalogo – di 159 pagine, della fine degli anni Venti: Cézanne, Gauguin, Seurat, Van Gogh – 7 novembre-7 dicembre, 1929

Alla fine del 1920, un piccolo gruppo di intraprendenti mecenati ha unito le forze per creare un nuovo museo negli Stati Uniti che fosse dedicato esclusivamente all’arte moderna. Il potere di un paese si esprime, evidentemente, anche tramite il suo ruolo culturale nazionale e internazionale. Così fu. Il gruppo – capitanato da tre donne: Abby Aldrich Rockefeller e da due delle sue amiche, Lillie P. Bliss e Mary Quinn Sullivan  definì una metodologia, che comprese sin da subito la necessità di produrre una traccia durevole ed efficace di ogni mostra, e non solo, con apparati didattico-divulgativi, schedature, cataloghi etc. Poi, ovviamente, reclutò amministratori e un giovane studioso, Alfred H. Barr Jr., tra i fondatori, e come direttore (dal 1929 al 1943; fu direttore delle Collezioni dal 1947 al 1967) e Il progetto prese corpo nel 1929 con il MoMa_Museo di arte moderna.

La mostra inaugurale del Museo propose l’opera di Paul Cézanne, Paul Gauguin, Georges-Pierre Seurat e Vincent Van Gogh, quattro dei pittori del periodo francese impressionista ed europei post-impressionisti più celebri.  I quadri erano in prestito dall’Europa grazie all’allora primo presidente del MoMA, A. Corger Goodyear.

“(…) La mostra Painting by Nineteen Living Americans, che Barr, Sachs e Crownishield avrebbero preferito per l’inaugurazione del Museo, sarebbe venuta per seconda. (…)”  (Sybil Gordon Kantor, Le origini del MoMA. La fortunata impresa di Alfred H. Barr, Jr., Il Saggiatore,  Milano 2010 – tit. orig. Alfred H. Barr, Jr and the Intellectual Origins of the Museum of Modern Art, MIT, 2002).

Painting by Nineteen Living Americans non ebbe lo stesso successo della prima esposizione; quella, l’impresa, fu accolta con grande entusiasmo: anche se oggi la grandezza di ognuno di quegli artisti è stabilita, allora non era ancora conclamata, anzi…; tale mostra newyorkese ha contribuito a farlo apprezzare definitivamente; inoltre, definì le ambizioni significative del Museo come uno dei primi d’arte moderna e contemporanea del paese.

Ora, le sue fatiche editoriali, a partire da quella inaugurale relativa a quella prima mostra, sono online, consultabili liberamente. Ringraziamo sentitamente…

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Con una Laurea in Storia dell'Arte, è Storica e Critica d’arte, curatrice di mostre, organizzatrice di eventi culturali, docente e professionista di settore con una spiccata propensione alla divulgazione tramite convegni, giornate di studio, master, articoli, mostre e Residenze, direzioni di programmi culturali, l’insegnamento, video online e attraverso la presenza attiva su più media e i Social. Ha scritto sui quotidiani "Paese Sera", "Liberazione", il settimanale "Liberazione della Domenica", più saltuariamente su altri quotidiani ("Il Manifesto", "Gli Altri"), su periodici e webmagazine; ha curato centinaia di mostre in musei, gallerie e spazi alternativi, occupandosi, già negli anni Novanta, di contaminazione linguistica, di Arte e artisti protagonisti della sperimentazione anni Sessanta a Roma, di Street Art, di Fotografia, di artisti emergenti e di produzione meno mainstream. Ha redatto e scritto centinaia di cataloghi d’arte e saggi in altri libri e pubblicazioni: tutte attività che svolge tutt’ora. E' stato membro della Commissione DIVAG-Divulgazione e Valorizzazione Arte Giovane per conto della Soprintendenza Speciale PSAE e Polo Museale Romano e Art Curator dell'area dell'Arte Visiva Contemporanea presso il MUSAP - Museo e Fondazione Arazzeria di Penne (Pescara), per il quale ha curato alcune mostre al MACRO Roma e in altri spazi pubblici (2017 e 2018). È cofondatrice di AntiVirus Gallery, archivio fotografico e laboratorio di idee e di progetti afferente al rapporto tra Territorio e Fotografia dal respiro internazionale e in continuo aggiornamento ed è cofondatrice di "art a part of cult(ure)” di cui è anche Caporedattore.

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