Video-intervista a Costanza Paissan, curatrice di No Trace al MACRO

Il museo comunale romano, ora completato, è un grande orgoglio recuperato, dove la diversità degli spazi offre tante possibilità espositive e curatoriali, per art a part of cult(ure) abbiamo intervistato la giovane e brava curatrice Costanza Paissan sulla mostra da lei curata No Trace alla sala 9 del MACRO.

La mostra vede 2 fotografi messi a confronto: Beatrice Pediconi e Roberto De Paolis.

I grandi formati accostati a coppie riempiono la grande sala, presentandoci  immagini opposte: dense e scure quelle di De paoli, leggere e chiare quelle della Pediconi.

Vi invitiamo a seguire l’intervista di Costanza Paissan che ci parla della politica del MACRO volta ai giovani artisti e del perché di No Trace, e del come si crea una mostra in museo della portata museo comunale di Roma.

 

Beatrice Pediconi (Roma, 1972) vive e lavora tra Roma e New York. Si forma tra Parigi e Roma dove si laurea in architettura nel 1999.

Il suo lavoro coinvolge differenti media, quali fotografia, pittura e video.

Tra il 1996 e il 2005 concentra la sua ricerca sulla fotografia di architettura, ma dal 2003 inizia a dipingere sull’acqua riproducendo l’immagine tramite il mezzo fotografico ed il video.

I suoi lavori sono stati esposti in mostre personali alla galleria Valentina Bonomo nella sede di Bari e di Roma e da Photo & Contemporary a Torino. La sua ultima serie dal titolo “Untitled” è attualmente in mostra all’Italian Academy a New York.

L’artista ha partecipato inoltre a diverse collettive, tra cui, nel 2008, “Una Storia Privata. Fotografia e arte contemporanea nella collezione Cotroneo” al Museo Carlo Bilotti di Roma e PHotoEspaña; nel 2009 “La Fotografia Italiana” a Palazzo Sant’Elia a Palermo nel 2009 (curata da Achille Bonito Oliva).

Dal 2010 i suoi lavori vengono esposti in collettive in musei in America, tra cui, “The Edge of Vision” a cura di Lyle Rexer al Center for Creative Photography, Tucson, Arizona e attualmente in mostra al Cornell Fine Art Museum, Winter Park, Florida. Nel 2008 vince il premio come miglior artista alla VII Biennal for Experimental Art a San Pietroburgo.

Nel 2009 vince la Lucid Art Foundation’s artist residency a San Francisco.

Roberto De Paolis (Roma, 1980) vive e lavora tra Roma e New York.

Tra il 1999 e il 2001 studia cinema alla London International Film School di Londra.

Nel 2002 torna a Roma dove frequenta per tre anni la scuola di recitazione di Beatrice Bracco e si avvicina alla fotografia.

Nel 2005 inizia ad esporre il proprio lavoro fotografico e partecipa al 5° Festival Intern azionale della Fotografia di Roma con la mostra “Psicoanalisti”.

Intraprende il suo vero percorso nel 2007 quando il Comune di Roma gli commissiona una grande installazione pubblica, “Light Building”, da realizzare sulla facciata di palazzo Sora in occasione della Notte Bianca.

Le fotografie, stampate su plexiglass, montate sulle finestre e retro-illuminate, trasformano il palazzo in un unico grande light-box nel centro di Roma.

Negli anni seguenti Roberto De Paolis realizza nuove installazioni per PhotoEspana a Madrid, Museo Bilotti a Roma (entrambe per la collezione Cotroneo “Una Storia Privata”), Arte Fiera a Bologna, Casa Zerilli Marimò a New York e Museo di San Servolo a Venezia (a cura di Raffaele Gavarro).

Dal 2007 inizia la collaborazione con la galleria Oredaria di Roma dove nel 2008 realizza la mostra personale “Qui e mai altrove”.

Le sue istallazioni e fotografie sono state esposte in varie mostre collettive all’estero, tra cui a Berlino alla galleria ArtMbassy (“Magie real”) e a Dublino nello spazio dell’Osservatorio (“Wildly different things : Dublin and New York”). Nel 2009 realizza il suo primo cortometraggio “BASSA MAREA”, della durata di 15 minuti, che viene presentato al Festival del Cinema di Venezia del 2010.

Dal 2010 collabora come video-artista alla rivista inglese di Louis Vuitton Nowness.

 

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Giovanna Sarno, romana, si è formata all’Università di Psicologia all’Università di Roma “La Sapienza” e si è laureata alla facoltà di Lettere e Filosofia nella stessa sede universitaria; nel 1992 consegue un proficiency presso la University of Sussex e fa uno stage di 3 mesi per compilazione lecture su Luise Nevelson al Whitney Museum di New York, NY, USA. Ha vissuto e lavorato a Brighton U.K. ed è poi rientrata in Italia, occupandosi di conduzione storico-artistica per le residenze aristicratiche di Roma e Lazio per il Ministero degli Esteri e agenzie britanniche, e proseguendo le sue attività di curatrice di mostre e rassegne di arte contemporanea intensificate dopo il Master di II Livello per Curatrice di mostre ed eventi presso l’Università di Roma “La Sapienza”.

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