Mark Manders: Cose in corso, dal 9 marzo 2014

Mark Manders “Cose in corso” Immagine guida del progetto per Collezione Maramotti
Mark Manders
“Cose in corso”
Immagine guida del progetto per Collezione Maramotti

Mark Manders
Cose in corso
9 marzo – 28 settembre 2014

Mark Manders apre la sua pubblicazione Reference Book del 2012 con questa nota per il lettore: “… I will continue to work on this self-portrait, because that’s what it really is, and you are invited to trace it as long as you are alive”.

Oggetti trovati, ri-costruiti o meglio reinventati  si affiancano a manufatti creati dall’artista in composizioni che, caleidoscopicamente, continuano a presentarsi in sempre nuove costellazioni organiche creando ulteriori interazioni tra la vita e gli oggetti, come pagine di un diario di un  personalissimo percorso artistico.
Sculture e oggetti sedimentano per lunghi periodi, talvolta anni, nel suo studio e sono assoggettati a incessanti modifiche e cambiamenti nell’arco del tempo in un lungo processo di gestazione che si conclude nel momento in cui vengono inscritti nello spazio destinato alla loro installazione.

Si può allora parlare di opere aperte sia in senso temporale sia semiologico.

In coerenza con il concetto di percorso in fieri è la scelta elettiva di un materiale come l’argilla che Manders impiega nei suoi manufatti sia come calco per sviluppi successivi con altri materiali (le resine epossidiche, le fusioni) sia come materia prima con cui realizza figure umane e animali, fratturate o di sfilacciata  incompletezza.
L’argilla è materiale duttile, plasmabile e mobile per eccellenza.

Per Manders l’arte ci consente di esperire la nuda forma di questi oggetti che fungono da catalizzatori di sogni e ricordi e sono capaci di generare una comprensione del mondo non solo per l’artista, ma per lo stesso spettatore.

Mark Manders nel suo studio a Ronse (Belgio) / Mark Manders in his studio in Ronse (Belgium) Ph. C. Cedric Verhelst
Mark Manders nel suo studio a Ronse (Belgio)
Ph. C. Cedric Verhelst

Da qui la sua definizione di “autoritratto come architettura” che si inscrive in un progetto concettuale senza soluzione di continuità. Il suo primo lavoro del 1986, Self-Portrait as a Building, ha già in sé tutti gli aspetti centrali della sua ricerca: la trasformazione dell’esistenza dell’opera e il suo sviluppo biografico in spazi della memoria.

Cose in corso è il titolo che l’artista ha dato al progetto realizzato per la Collezione Maramotti, sottolineando in questo modo la continuità con le premesse del suo lavoro creativo.
La mise-en-scène di questa grande installazione impiega oggetti già presenti in altri lavori (la vasca da bagno, le sedie, il corpo incompiuto che si distende sull’asse lignea poggiata alla sedia), ma che sono qui contestualizzati in modo nuovo. L’installazione è collocata su un pavimento costituito da mattonelle in ferro che crea un ambiente virtuale inscritto nello spazio espositivo. Il risultato è la creazione di una rappresentazione teatrale che, come viene indicato dallo stesso Manders, contiene una “conceptual potential narrative in a total frozen theatre”. Un elemento nuovo è inoltre l’uso del colore puro che definisce alcuni oggetti presenti  nell’opera a sottolineare la possibilità di un gesto fortemente pittorico in una dimensione sculturale.

Mark Manders Figure with Fake Square Pencil Point 2006 ferro, legno, ferro dipinto, ceramica, carta e corda 180 x 380 x 225 cm Collezione Maramotti, Reggio Emilia © the artist
Mark Manders
Figure with Fake Square Pencil Point 2006
ferro, legno, ferro dipinto, ceramica, carta e corda
180 x 380 x 225 cm
Collezione Maramotti, Reggio Emilia
© the artist

Il progetto Cose in corso si accompagna a un libro d’artista totalmente ideato e realizzato dallo stesso Manders ed edito da Roma Publications, casa editrice indipendente fondata
dall’artista.

  • Private view ad invito: 8 marzo 2014 ore 18.00, alla presenza dell’artista.
  • 9 marzo – 28 settembre 2014

La mostra, ad ingresso libero, è visitabile negli orari di apertura della collezione permanente.

  • Giovedì e venerdì 14.30 – 18.30
  • Sabato e domenica 10.30 – 18.30
  • Chiuso: 25 aprile, 1° maggio, dall’1 al 25 agosto

Info

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Un progetto per l'arte contemporanea. Risale a più di trent’anni fa il proposito di Achille Maramotti di costituire una raccolta d’arte contemporanea che diventasse poi un luogo esemplare di fruizione estetica e intellettuale, aperto a un pubblico di conoscitori e interessati. La collezione doveva essenzialmente rappresentare, nelle sue intenzioni, uno specchio del movimento delle idee artistiche più avanzate del proprio tempo.

Fino al 2000, un certo numero di opere acquistate venivano esposte per lunghi periodi negli spazi di passaggio dello stabilimento Max Mara in via Fratelli Cervi a Reggio Emilia: l’intento era quello di promuovere una quotidiana, stimolante convivenza fra creatività artistica e disegno industriale. Non è perciò un caso che questo edificio, una volta dedicato alla creazione di “collezioni” di moda, sia ora divenuto la sede permanente di una collezione d’arte contemporanea. La continua esplorazione dei linguaggi diversamente espressivi e in costante evoluzione della moda e dell’arte era stata la passione centrale di Achille Maramotti.

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