Flying Photo Book Carpet. Amy Touchette, Tarin, Luce Lebart e Marie Robert, Olaf Stüber & Anton Stüber

Mani che puntano una pistola, quelle di Pushpamala N. nella foto di copertina del libro Une histoire mondiale des femmes photographes, tengono in mano il ventaglio (Eventail, Espagne è una foto del di Yvonne Chevalier) o la sigaretta accesa nel ritratto dell’arzilla signora newyorkese della serie NYC Street Dailies.
Mani tutte femminili a cui si aggiungono quelle che mostrano il libro dalla copertina rossa di Lady Tarin.

Invece, sono mani maschili (con le dita tatuate) quelle che affettano la cipolla sulla copertina di The Videoart at Midnight Artists’ Cookbook, un ricettario veramente speciale, che ripercorre l’incontro con 80 artisti e videoartisti internazionali attraverso le loro ricette preferite, cucinate da Olaf Stüber e fotografate da suo figlio Anton Stüber.

Per questo secondo appuntamento sul “tappeto volante” ho scelto tre libri freschi di stampa, insieme all’insolita raccolta di fotografie in forma di carte da gioco NYC Street Dailies (2019).

A partire dal 2012, la fotografa Amy Touchette ha iniziato a fotografare anche con l’IPhone andando in giro per le strade di New York, la città dove vive.

La sua è una collezione di circa 2mila fotografie a colori che raccontano, tra vivacità e contraddizioni, la quotidianità di una popolazione multietnica in continuo movimento. Ogni individuo è ugualmente importante e significativo agli occhi dell’autrice, in questo caleidoscopio di storie da decodificare sulla superficie liscia delle carte da poker.

Lo stesso senso di libertà e di superamento delle barriere, si percepisce negli scatti in bianco e nero dedicati al corpo femminile, tra eros e nudità, di cui è autrice Tarin con quel suo personale punto di vista sulla seduzione. Sensualità, gioco e consapevolezza sono elementi comuni che emergono nelle pagine del prezioso volume 1 (nelle versioni light e deluxe) con la NFC Edizioni inaugura la collana Luminous phenomena.

“Monumentale”, questa è la prima definizione che viene in mente sfogliando Une histoire mondiale des femmes photographes che è una vera e propria ricognizione della fotografia al femminile, proposta scientificamente dalle francesi Luce Lebart e Marie Robert.

Le storiche della fotografia hanno raccolto, per la prima volta nella storia della fotografia, il lavoro di 300 autrici internazionali a partire dal XIX secolo fino al presente, da Julie Vogel a Louise Dahl-Wolfe, da Lee Miller a Lotte Jacobi, da Yvonne Chevalier a Grete Stern e poi, tra le altre, Felicia Abban, Suzy Lake, Miyako Ishiuchi, Xing Danwen, Nan Goldin, Deborah Willis, Letizia Battaglia, Anita Dube. Il progetto è stato supportato da Kering nell’ambito del programma Women In Motion con i Rencontres d’Arles.

Alle protagoniste, molto diverse tra loro per approccio, modalità e tecnica nell’esplorare i generi – dal ritratto al fotogiornalismo, dalla moda alla fotografia di guerra – è dedicata una scheda accurata accompagnata da una selezione di immagini fotografiche. Veder riunite tutte insieme queste figure iconiche che hanno fatto la storia è una forza di per sé, ma ci porta inevitabilmente a riflettere su quanto, per molte di loro, il percorso sia stato faticoso e accidentato. Fotografe che hanno dovuto combattere per un riconoscimento che è valso come una conquista.

In un simbolico banchetto ci ritroviamo, infine, a festeggiare con Olaf Stüber e Ivo Wessel i primi dieci anni di Videoart at Midnight, l’evento che hanno ideato e organizzato a mezzanotte di venerdì sera, una volta al mese, nel leggendario cinema Babylon a Berlino.

Sul grande schermo sono stati 80 gli artisti invitati a proiettare i loro film o video, tra loro Ed Atkins, Yael Bartana, Theo Eshetu, Nina Fischer & Maroan el Sani, Douglas Gordon, Mario Rizzi, Shingo Yoshida. Incontri spesso preceduti o seguiti da un momento conviviale, il miglior modo per celebrare l’arte e la vita. Come trasformare, allora, l’effimero in qualcosa di permanente? Attraverso le ricette degli artisti stessi, Olaf Stüber in versione chef/gourmet e fotografate da Anton, il figlio ventenne di Olaf che studia fotografia dal 2017.

Tra patate in casseruola, torta di limone, proja a base di farina di mais, chanpuru di goya, pasta al pesto genovese, alici marinate e salsiccia affumicata di suino con salsa di zenzero anche un piatto tipico della cucina mediorientale come il makloubeh, proposto dall’artista e filmmaker italiano Mario Rizzi che vive a Berlino dal 2001, con riferimento al suo progetto The gift, realizzato tra la fine del 2000 e l’inizio del 2001 durante la residenza al Mishkan Omanim di Herzliya in Israele.

Proprio al makloubeh (letteralmente significa rovesciato), che nella versione di Rizzi è a base di pollo (al posto dell’agnello) con riso e verdure è tradizionalmente collegato il gesto del dono. Le pietanze avanzate dai banchetti venivano raccolte tutte insieme in una ciotola, poi rovesciata nel piatto. Un’offerta destinata ai più bisognosi che, come spesso succede nella tradizione culinaria, vede la trasformazione di una pietanza all’insegna del gusto, del riciclo, della creatività e, naturalmente, della solidarietà.

immagine per Flying Photo Book Carpet. Amy Touchette, Tarin, Luce Lebart e Marie Robert, Olaf Stüber & Anton Stüber
Flying Photo Book Carpet. Amy Touchette, Tarin, Luce Lebart e Marie Robert, Olaf Stüber & Anton Stüber (ph Manuela De Leonardis)
  • Amy Touchette
    NYC Street Dailies playing cards
    2019
    54 carte da gioco (ill. a colori)
    Inglese
    Graphic design Dolly Meieran
    $ 25
  • Tarin, Vol.1
    Testi di Nathalie Leleu e Denis Curti
    NFC Edizioni, 2020
    collana Luminous phenomena
    ISBN 9788867262502 (versione light)
    ISBN 9788867262519 (versione deluxe)
    Italiano/inglese/francese
    96 (ill. b/n)
    Tiratura 100 copie numerate, firmate, con una fotografia 10×15 cm in tiratura di 100 (deluxe)
    € 96,00
  • Luce Lebart e Marie Robert (a cura di)
    Une histoire mondiale des femmes
    Prefazione di Sam Stourdzé
    Les Editions Textuel, 2020
    ISBN 97827845978430
    Francese
    504 (ill. a colori e b/n)
    € 69,00
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Manuela De Leonardis (Roma 1966), storica dell’arte, giornalista e curatrice indipendente. Scrive di fotografia e arti visive sulle pagine culturali de il manifesto (e sui supplementi Alias, Alias Domenica e L’ExtraTerrestre), art a part of cult(ure), Il Fotografo, Exibart. È autrice dei libri A tu per tu con i grandi fotografi - Vol. I (Postcart 2011); A tu per tu con grandi fotografi e videoartisti - Vol. II (Postcart 2012); A tu per tu con gli artisti che usano la fotografia - Vol. III (Postcart 2013); A tu per tu. Fotografi a confronto - Vol. IV (Postcart 2017); Isernia. L’altra memoria (Volturnia Edizioni 2017); Il sangue delle donne. Tracce di rosso sul panno bianco (Postmedia Books 2019); Jack Sal. Chrom/A (Danilo Montanari Editore 2019).
Ha esplorato il rapporto arte/cibo pubblicando Kakushiaji, il gusto nascosto (Gangemi 2008), CAKE. La cultura del dessert tra tradizione Araba e Occidente (Postcart 2013), Taccuino Sannita. Ricette molisane degli anni Venti (Ali&No 2015), Jack Sal. Half Empty/Half Full - Food Culture Ritual (2019) e Ginger House (2019). Dal 2016 è nel comitato scientifico del festival Castelnuovo Fotografia, Castelnuovo di Porto, Roma.

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