Fabrizio Simone. Astrazione gestuale emotiva dietro e sotto pelle. Con un piccolo segreto

immagine per immagine per Fabrizio Simone a TRAleVOLTE Roma

Sotto pelle, la mostra di Fabrizio Simone (classe 1979, nato a Ortona, vive e lavora a Chieti) a TRaleVOLTE, si compone di tele dipinte con veemenza gestuale che mette in scena un’astrazione emotiva resa con sciabolate cromatiche di drammatici, vividi rossi e di più contenute tinte rosacee; queste tinte richiamano consapevolmente la carne/carnalità.

Simone è memore di certe radici espressionistiche, rintracciabili nel disfacimento dell’immagine di Willem de Kooning e nella crudezza neo-esistenzialista di Francis Bacon: tali legami, dichiarati, entrano in qualche misura nel suo corpo a corpo con la pittura assurto a ruolo catartico: può emanciparlo dai desideri, dalle emozioni e dal pathos lasciando al gesto la mansione liberatoria e alla superficie espressiva il compito di accogliere quel turbinio delle passioni.

Le forme, articolate in un all-over a tutto campo, producono una ripetuta illusione pareidolitica che fa immaginare muscoli, sangue, organi palpitanti sotto la pelle (appunto!) che si palesa membrana di giusto distacco oppure di nascondimento.

Già, perché nella formalizzazione di questa ricerca si cela un piccolo arcano, una sorta di inversione che è presto svelata, e che ci porta dietro ogni opera; l’artista, infatti, dipinge tutta la composizione sul retro della tela – quello che solitamente il pubblico non vede – e lo fa in modo talmente materico e sostanzioso da far trasparire dall’altra parte – cioè quella che ci sottopone allo sguardo – la mescolanza dei pigmenti, resi per pennellate e uso diretto del tubetto del colore.

Maila Buglioni, che firma uno dei testi critici (l’altro è di Ivan D’Alberto), focalizza proprio questo aspetto più centrale del lavoro di Fabrizio Simone, evidenziando il desiderio dell’artista anche di valicare, attraverso il mezzo pittorico, il limite che ci impone la natura umana.

In questo suggerimento non troppo velato di rapporti in contrapposizione – tra interno ed esterno, sotto e sopra, davanti e dietro, celato ed esibito, reale e immaginario, e anche, per allusione, tra ombra e luce, corpo e anima – e nella tensione verso un meccanismo di sublimazione di ogni umano tormento, che passa dall’azione pittorica, sta il senso di questa ricerca che innalza una semplice astrazione gestuale su un altro e più alto piano.

Info mostra

  • Sotto pelle | Fabrizio Simone
  • A cura di Ivan D’Alberto e Maila Bugnoni
  • TRAleVOLTE, Piazza di Porta San Giovanni 10, Roma
  • Fino al fino al 25 marzo 2022
  • Orari: dal lunedì al venerdì dalle h 17:00 alle h 20:00
+ ARTICOLI

Con una Laurea in Storia dell'Arte, è Storica e Critica d’arte, curatrice di mostre, organizzatrice di eventi culturali, docente e professionista di settore con una spiccata propensione alla divulgazione tramite convegni, giornate di studio, master, articoli, mostre e Residenze, direzioni di programmi culturali, l’insegnamento, video online e attraverso la presenza attiva su più media e i Social. Ha scritto sui quotidiani "Paese Sera", "Liberazione", il settimanale "Liberazione della Domenica", più saltuariamente su altri quotidiani ("Il Manifesto", "Gli Altri"), su periodici e webmagazine; ha curato centinaia di mostre in musei, gallerie e spazi alternativi, occupandosi, già negli anni Novanta, di contaminazione linguistica, di Arte e artisti protagonisti della sperimentazione anni Sessanta a Roma, di Street Art, di Fotografia, di artisti emergenti e di produzione meno mainstream. Ha redatto e scritto centinaia di cataloghi d’arte e saggi in altri libri e pubblicazioni: tutte attività che svolge tutt’ora. E' stato membro della Commissione DIVAG-Divulgazione e Valorizzazione Arte Giovane per conto della Soprintendenza Speciale PSAE e Polo Museale Romano e Art Curator dell'area dell'Arte Visiva Contemporanea presso il MUSAP - Museo e Fondazione Arazzeria di Penne (Pescara), per il quale ha curato alcune mostre al MACRO Roma e in altri spazi pubblici (2017 e 2018). È cofondatrice di AntiVirus Gallery, archivio fotografico e laboratorio di idee e di progetti afferente al rapporto tra Territorio e Fotografia dal respiro internazionale e in continuo aggiornamento ed è cofondatrice di "art a part of cult(ure)” di cui è anche Caporedattore.

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e statistici. Cliccando su "Accetta" autorizzi tutti i cookie. Cliccando su "Rifiuta" o sulla X rifiuterai tutti i cookie eccetto quelli necessari per il corretto funzionamento del sito. Cliccando su "Personalizza" è possibile selezionare quali cookie attivare.