Paola Risoli. J LIFE. Icona e messaggera di sopravvivenza.

immagine per Paola Risoli. J LIFE. Icona e messaggera di sopravvivenza.

Il movimento migratorio provocato da necessità di vita, spesso diventa messa in scena, spettacolarizzazione mediatica tralasciando distrattamente la tragedia umana provocata dall’epocale transumanza.

Poco importano, nel dramma, nomi, usanze, esigenze, fame. Intere famiglie affrontano viaggi di massa in sciagura e speranza, spesso senza successo e nessun ritorno. Nell’ambito occidente regna benessere, ancora possibilità di sognare, di farcela, e arrivano a mille e mille, e nelle sue accanite sventure, anche la nigeriana J.

Tra atrocità e violenze del calvario della sua fuga, la giovane incontra il gesto della creatività, l’artista Paola Risoli, e con anni di osservazione, appunti, fotografie e video, diventa icona e messaggera di sopravvivenza. Alle barbarie viene dato nome e traccia. sconfitta e sopruso diventano denuncia, documento storico attivato dallo sguardo attento della cultura.

La considerazione è nell’espressione profonda che il linguaggio dell’arte commuta in salvezza, recupera a ricordo e memoria, lontano dalla non curanza per popoli dispersi, dall’indifferenza di chi regna e accumula per sé, porgendo l’altra faccia della condizione sociale: la donna e il suo travaglio sono opera d’arte della ritrovata, suprema umanità.

Info mostra

  • fino al 14 gennaio 2024
  • Shazar Gallery, Via Pasquale Scura 8 Napoli
  • Orari: dal martedì al sabato dalle 14.30 alle 19.30 e su appuntamento
  • Contatti: +39 081 1812 6773; info@shazargallery.com
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Enza Monetti è una artista italiana, vive a Napoli, scrive di mostre per un’indagine approfondita che ritiene completi il suo fare arte e che propone al pubblico nello specifico sviluppo civile della relazione tra creatività, pensiero, psiche.
Convinta che l’arte sia la visionaria ricerca di umana autenticità che aiuti ad uscire dalla zona di rassegnazione e abitudine, con un suo sguardo trasversale, guidata dall’emozione per i lavori dei suoi colleghi, noti o meno, propone l’esperienza personale, nutrita di valore poetico ed empatico, come esercizio di riflessione per se stessa, e proposta di lettura altra, per coloro interessati al contemporaneo.

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