L’attesa nasce dall’esigenza per la pausa di riflessione, quel tempo sacro dello stato d’animo sospeso che auspica la realizzazione di avvenimenti futuri. È un lavoro conosciuto bene in ogni sud del pianeta, praticato nelle ore più calde del giorno, crea un’esperienza indispensabile per inventare storie e immaginare ciò che si vorrebbe accadesse, un modo per continuare a desiderare rimanendo fermi e seduti a sognare.
Alla Fondazione Morra Greco, dopo una residenza d’artista, Eileen Noy, con la sua mostra Matando el rato, crea il parallelo tra intervalli di tempi lenti di eguali sedute tra il borgo di Camagüey a Cuba e i vicoli di Napoli accomodando nelle rime, la nostalgia di chi lascia il proprio luogo di nascita per creare possibilità a diventare cittadino del mondo.
Intreccia umori, passioni e temi sociali scrivendo con il carbone, la fotografia e i pixel, la storia del legame affettivo, dei parametri di produttività, dei sistemi sociali che influenzano ovunque i comportamenti umani.
Restituisce al tempo perso, ammazzandolo di pensiero, e alla natura, condita di melassa, la temporalità contemplativa per comprenderla di nuove vite e disporre a pieni titoli, nonostante lo sradicamento, dell’unica che ci appartiene, la nostra sentita identità.
Info mostra Eileen Noy | Matando el rato
- Fino al 30 marzo 2024
- Fondazione Morra Greco, Palazzo Caracciolo di Avellino, Largo Proprio di Avellino, Napoli
Enza Monetti è una artista italiana, vive a Napoli, scrive di mostre per un’indagine approfondita che ritiene completi il suo fare arte e che propone al pubblico nello specifico sviluppo civile della relazione tra creatività, pensiero, psiche.
Convinta che l’arte sia la visionaria ricerca di umana autenticità che aiuti ad uscire dalla zona di rassegnazione e abitudine, con un suo sguardo trasversale, guidata dall’emozione per i lavori dei suoi colleghi, noti o meno, propone l’esperienza personale, nutrita di valore poetico ed empatico, come esercizio di riflessione per se stessa, e proposta di lettura altra, per coloro interessati al contemporaneo.
