Non so ancora dire se è più opportuno visitare prima la ricca e bella mostra Christo e Jeanne-Claude. Water Projects e poi passeggiare sulla straordinaria The Floating Piers. Oppure fare al contrario, passeggiare prima sugli emozionanti pontili galleggianti (ovviamente installati temporaneamente, come prassi dell’artista bulgaro di nascita, naturalizzato statunitense da diversi anni) collocati da Christo sul Lago d’Iseo (18 giugno – 3 luglio 2016) e poi visitare la mostra.
Personalmente mi è capitato di seguire la seconda alternativa. Ciò ha significato ripercorrere non solo lo sviluppo dell’arte di Christo e di Jeanne-Claude dagli esordi a Colonia nel 1961, ma anche, e soprattutto, appurare la genesi di The Floating Piers. E sono proprio loro due, Christo e Jeanne-Claude che accolgono il visitatore all’ingresso: una fotografia in bianco e nero di grande formato, senza cornice, che li ritrae all’aperto mentre camminano, con Christo che tiene tra le mani rotoli e rotoli di progetti del Reichstag.
Curata da Germano Celant e da Chiara Spangaro come curatore associato, in un percorso complesso e articolato, perché revisiona l’intero percorso progettuale di Christo e Jeanne-Claude, l’esposizione pone uno sguardo particolare e ravvicinato agli interventi specifici sull’acqua. Oltre, quindi, alla possibilità di ammirare da vicino i disegni e le elaborazioni delle diverse opere, alcune delle quali non hanno mai visto la luce, altre ancora in cantiere, dai 150 lavori esposti, tra fotografie, progetti e modelli, si percepisce fino in fondo la modalità artistica della coppia (anche se dal 2009 Jeanne-Claude è venuta a mancare).
Una prassi puntuale, attenta, pignola, fatta di innumerevoli sopralluoghi, misurazioni, tentativi, prove, calcoli. In collaborazione con ingegneri, scienziati, studiosi, architetti. Di un’idea, e quindi di un lavoro, esistono infinite variazioni, solitamente composte dalla mappatura del luogo, perciò la puntuale individuazione del sito, da fotografie, da disegni, da rappresentazioni, da analisi e verifiche sulla carta, che fanno di ogni progetto, un’opera d’arte stessa.
Stoffe e corde si inseriscono nel disegno e nella foto, dando spessore e tridimensionalità al progetto, anche attraverso degli elaborati collage, trasmettendo altresì quell’esperienza tattile del lavoro, quasi a tirarti dentro questa terza dimensione dell’immaginifico. E quindi di un lavoro realizzato, come ad esempio Surrended Islands (Biscayne Bay, Greater Miami, Florida, USA, 1980-1983), le undici isole della baia circondate per due settimane con 603.870 m² di polipropilene rosa, quelle che Christo stesso ama definire “queste sono le mie ninfee di Monet”, in mostra, oltre alle fotografie a colori di grande formato e al filmato, sono esposti un modello a scala 1:1, poco meno di una decina di progetti che, come ben sappiamo, sono sempre composti generalmente da due sezioni e religiosamente messi sotto dei plexiglas box.
Una mostra che attesta come alcuni concetti siano ormai dei punti fermi nella sua produzione (a partire anche dai finanziamenti della realizzazione dell’opera stessa); che non è solo il duo che “impacchetta”; che consente, infine, anche di capire che Christo e Jeanne-Claude inseguono dei sogni, però mai sogni irrealizzabili, e che sognano alla grande, come molti non sono più capaci. E continuano insieme il loro cammino, come narra la foto di chiusura della mostra, sempre di grande formato, che li ritrae di spalle, mentre camminano sulla stoffa che ha avvolto il Reichstag di Berlino nel 1995.
Info mostra
- Christo e Jeanne-Claude. Water Projects
- Museo di Santa Giulia – via dei Musei 81b, Brescia
- 7 aprile – 18 settembre 2016
- Orari: Dal 7 aprile al 15 giugno: da martedì a venerdì dalle 9.30 alle 17.30; sabato e domenica dalle 9.30 alle 19.00; giovedì apertura straordinaria fino alle 22.00; dal 16 giugno al 18 settembre: da martedì a domenica dalle 10.30 alle 19.00; giovedì apertura straordinaria fino alle 22.00. Chiuso tutti i lunedì non festivi.
- Biglietti: € 10,00 intero; € 8,00 ridotto
- CUP Centro Unico Prenotazioni – Tel. 030.2977833-834 – santagiulia@bresciamusei.com
- www.mostrachristo.bresciamusei.com – www.bresciamusei.com
Water Projects
Daniela Trincia nasce e vive a Roma. Dopo gli studi in storia dell’arte medievale si lascia conquistare dall’arte contemporanea. Cura mostre e collabora con alcune gallerie d’arte. Scrive, online e offline, su delle riviste di arte contemporanea e, dal 2011, collabora con "art a part of cult(ure)". Ama raccontare le periferie romane in bianco e nero, preferibilmente in 35mm.
