Deadline: Solo e Diamond in mostra

immagine per Solo e Diamond

Dopo le polemiche che si è portata dietro l’ormai celebre mostra del 2016, Street Art – Banksy & Co., al museo di Palazzo Pepoli a Bologna, e dopo la ben riuscita collettiva Cross the Streets presentata al Macro di via Nizza, a Roma, nel 2017, la Street Art torna, e ritorna, ad essere protagonista nella Capitale, con due dei suoi artisti di punta Solo e Diamond.

Vuoi per lo spazio ristretto della galleria, vuoi perchè la mostra si prefigge di segnare uno spartiacque per la carriera dei due artisti, questa volta non troverete in mostra opere realizzate site-specific, come per Cross the Streets; piuttosto, Deadline è un incontro ravvicinato con i più celebri murali realizzati dai due romani, un tête-à-tête con i lavori dalle grandi dimensioni, come quelli del Trullo o di Primavalle, che per l’occasione rimpiccioliscono (70x100cm), per farsi ammirare al chiuso sotto l’effetto delle luci artificiali.

Non si tratta di un voler snaturare l’essenza della Street Art portandola in una galleria: esponendo le 28 opere, l’intento è quello di voler mettere uno vicino l’altro tutti quei lavori, disseminati per la città e per il mondo, che fino ad oggi hanno reso celebri Solo e Diamond. Questo non rappresenta  un punto di arrivo, si tratta più di una presa di coscienza da parte dei due che hanno fatto intendere di voler trovare nuovi stimoli esterni, forse altrove, lasciando momentaneamente la loro città d’origine.

Una presa di coscienza dicevamo, infatti non si tratta di una mostra autocelebrativa, ma piuttosto un punto, per focalizzare ciò che è stato, da dove chiudere per poter ripartire attraverso nuove avventure e nuovi skyline.

“Abbiamo deciso di rifare su tela alcuni dei nostri muri più belli/ emblematici/ famosi (decidete voi). Quindi esporremo la foto del muro, il bozzetto originale che portiamo con noi in viaggio e sul cestello, intriso della mia paura dell’altezza e non solo, e la tela.” Così racconta la struttura espositiva Solo in un suo post su instagram, dal quale si evince anche il desiderio di voler esplorare nuove realtà: “Inaugureremo – probabilmente – la nostra ultima mostra a Roma; sicuramente lo sarà per un bel po’ di tempo e non chiedeteci perché”.

Due delle 28 opere presenti in mostra sono corredate da altrettanti modellini: si tratta di scene che raffigurano i due artisti rappresentati a lavoro davanti i loro “muri”, le miniature sono state realizzate artigianalmente dai diretti interessati, come testimoniano le loro Storie su Instagram di qualche settimana fa.

Nel catalogo della mostra, che contiene un testo di Giorgio De Finis, i due street artist si raccontano ad Anya Baglioni, svelando che dietro il titolo Deadline, ci sono tutte le loro ansie correlate alle scadenze legate alla realizzazione di un murale, al rapporto con i committenti che spesso li fanno penare per la poca precisione con la quale affrontano la questione della messa in opera di un loro lavoro.

La mostra, dall’atmosfera raccolta, vale la pena di essere visitata: anche per dare la giusta soddisfazione a due esponenti di un movimento come quello dell’arte urbana che ha portato a Roma una ventata di freschezza e contemporaneità grazie a questi due autori e insieme a molti altri loro colleghi.

Info mostra

  • Solo/Diamond | Deadline
  • fino al 10 novembre 2018
  • Rosso27 arte contemporanea
  • via del Sudario 39, Roma
  • Telefono: 06 6476 1113
  • www.rosso27.com
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Arianna Cacciotti è una storica dell'arte che nasce e si forma a Roma, presso la Sapienza, dove si laurea Cum Laude con una tesi sperimentale interdisciplinare (insegnamenti di archivistica e storia dell'arte contemporanea) dal titolo “Archivio e arte contemporanea: una riflessione sulle esperienze in Italia”. Ha svolto il Servizio Civile presso la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. È stata reporter di grandi eventi musicali per QubeMusic.it Fa parte del direttivo dell'associazione Archeomitato, per la quale si occupa di organizzare eventi culturali. Attualmente è impegna nella ricerca indipendente nel campo delle arti del XXI secolo.

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