Humus. Alice Mestriner e Ahad Moslemi tessono la memoria collettiva

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Gli spazi di Casa Vuota, per questa nuova occasione, ospitano quello che di più naturale possiamo trovare in un appartamento: la polvere. Generalmente l’ossessione del padrone di casa medio è quella di eliminarla, ma in questa circostanza la dimora di via Maia 12 si distingue e si lascia disseminare dai fastidiosi granelli. Francesco Paolo Del Re e Sabino de Nichilo aprono la porta di casa al duo italo-iraniano, Alice Mestriner e Ahad Moslemi, che si porta dietro un bagaglio pesante fatto di sedimenti di ogni genere.
Gli artisti, che lavorano insieme su questa tematica dal 2017, realizzano al Quadraro una mostra site-specific, dal titolo Humus, costituita da sculture, tappetti ricamati e quadretti, utilizzando come unico materiale, o quasi: la polvere.

Varcando la porta dello spazio espositivo, agli occhi dello spettatore appaiono una tavola imbandita di ogni prelibatezza, un tappetto accuratamente ricamato di persiana memoria, un telaietto, un reticolato appeso al soffitto che richiama Alexander Calder.

Inoltre si apre agli occhi una grande parete, che richiama un archivio, piena di sacchetti di carta o di plastica, delle più svariate forme, tutti con una etichetta attaccata sopra: si tratta di sacchetti di polvere che il pubblico invia, da tutto il mondo, all’indirizzo di Mestriner e Monslemi.

Infatti, tutte le sculture sono realizzate con la polvere, proprio quella “polvere altrui” inviata via posta, ed è per questo che il lavoro dei due artisti prende ancor più valore: rimescolano, impastano, modellano e tessono la memoria collettiva.

La polvere diviene così un elemento con cui creare nuova vita e le opere che vengono da essa ricavate portano all’attenzione la sua forza, generatrice di immortalità.

Info mostra Humus Alice Mestriner e Ahad Monslemi

  • Casa Vuota – Roma, via Maia 12, int. 4A
  • Fino al 14 gennaio 2024
  • visitabile su appuntamento
  • Contatti: 392.8918793 – 328.4615638 | email vuotacasa@gmail.com
  • Ingresso gratuito
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Arianna Cacciotti è una storica dell'arte che nasce e si forma a Roma, presso la Sapienza, dove si laurea Cum Laude con una tesi sperimentale interdisciplinare (insegnamenti di archivistica e storia dell'arte contemporanea) dal titolo “Archivio e arte contemporanea: una riflessione sulle esperienze in Italia”. Ha svolto il Servizio Civile presso la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. È stata reporter di grandi eventi musicali per QubeMusic.it Fa parte del direttivo dell'associazione Archeomitato, per la quale si occupa di organizzare eventi culturali. Attualmente è impegna nella ricerca indipendente nel campo delle arti del XXI secolo.

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