Lorenzo Montinaro. Ma tu rimani

ma sei tu (dalla serie Rovine), 2022, marmo

E stata prorogata al 20 novembre la mostra Ma tu Rimani, del tarantino Lorenzo Montinaro, negli spazi di Casa Vuota, curata da Francesco Paolo Del Re e Sabino de Nichilo.

Per l’occasione vengono proposti dei lavori concettualmente complessi, che conducono il visitatore in una profonda riflessione legata al tempus fugit, alla caducità e alla memoria. La riflessione si incentra principalmente sulla morte che viene trattata come elemento quotidiano, col quale conviere.

Il lavoro di Lorenzo Montinaro sulla memoria coincide, si sovrappone e diventa un tutt’uno col recupero dei materiali, delineando il punto cardine della sua ricerca artistica.

Il prodotto artistico è il mezzo con il quale perpetrare l’omaggio, in bilico fra questo mondo e l’altro, fra chi c’è stato e chi c’è. A Montinaro interessa contrastare la severità del tempo che passa, tenendo in vita il ricordo di chi ha abitato su questa terra e oggi non c’è più.

“Ma tu rimani”. Cosa rimane di ognuno di noi dopo la dipartita? In questo senso il lavoro si focalizza anche sulla presa di coscienza dei diversi piani spazio-tempo e materiale-spirituale.

Le opere proposte in mostra sono per la maggior parte vecchie lapidi dismesse. L’artista le scalfisce e gli regala nuova vita. Si gioca con le parole: dai nomi dei defunti, o dagli epitaffi, lavorando per sottrazione, nascono nuove brevi frasi o singole parole.

In alcuni casi, per trovarne il senso, vanno lette riflesse allo specchio, che non è solo un decodificatore, ma uno strumento che collega lo spettatore di questo mondo, con chi si trova nell’altra dimensione. Rispecchiarsi nell’altro, in ciò che è stato, nella storia di uno ma al tempo stesso di tutti.

Oltre ai marmi, dal sapore antiquariale e archeologico, sono presenti in mostra anche una collezione di ceri da chiesa “usati”, che Lorenzo Montinaro ha personalmente recuperato nelle chiese vicine alla sua residenza milanese e che ha archiviato su degli scaffali zincati. Il cero è un oggetto materiale che rappresenta qualcosa di intangibile come una preghiera.

Collezionarlo è il modo per catturare le preghiere, le dediche, i pensieri più intimi, e per prendere consapevolezza del duale. Una costante che ci accompagna per tutta l’esistenza sulla terra, sempre in bilico fra il corporeo e l’incorporeo.

Info: Lorenzo Montinaro. Ma tu rimani

  • a cura di Francesco Paolo Del Re e Sabino di Nichilo
  • Casa Vuota – via Maia 12, int. 4A
  • visitabile su appuntamento con ingresso gratuito –  prorogata al 20 novembre 2022
  • vuotacasa@gmail.com

 

 

 

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Arianna Cacciotti è una storica dell'arte che nasce e si forma a Roma, presso la Sapienza, dove si laurea Cum Laude con una tesi sperimentale interdisciplinare (insegnamenti di archivistica e storia dell'arte contemporanea) dal titolo “Archivio e arte contemporanea: una riflessione sulle esperienze in Italia”. Ha svolto il Servizio Civile presso la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. È stata reporter di grandi eventi musicali per QubeMusic.it Fa parte del direttivo dell'associazione Archeomitato, per la quale si occupa di organizzare eventi culturali. Attualmente è impegna nella ricerca indipendente nel campo delle arti del XXI secolo.

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