Jannis Kounellis alla Fondazione Prada. Gianni così fuori dai confini e così identitario. Con album fotografico

immagine per Jannis Kounellis

Fate attenzione, questo è un album sacrale, lo si esplora come per entrare a casa di Gianni (Jannis, per chi non sapesse, si faceva chiamare Gianni) con il rispetto, l’attenzione, l’intelligenza, l’affetto profondo che si deve a un padre, un maestro generoso e illuminato di vita, il più grande artista del Novecento.

Un uomo che racchiude, con le sue opere e le sue parole, la nostra storia e il futuro che viviamo oggi e che la massa, l’infima politica italiana e molti accademici senza flusso vitale non hanno capito, pur lamentandosi di colpe degli altri.

Perché se l’avessero capito avremmo evitato esclusione, idiozia al potere, povertà, violenza sui deboli, sfruttamento dei diseredati, ingiustizie penose che subiamo tutti.

Leggete tutte le parole di Gianni (magnifica idea mettere in mostra le frasi di Gianni invece delle didascalie scolastiche: l’immaginazione nasce dalla libertà individuale di interpretare) che trovate nell’album fotografico qui pubblicato.

Chi non ha mai visto le opere di Kounellis (Pireo, 23 marzo 1936 – Roma, 16 febbraio 2017)  dovrà sforzarsi di entrare in questo album con l’umiltà dei grandi che possono diventare piccoli, comprendere e apprendere ogni passo.

Chi non ha visto le installazioni di Gianni alla Fondazione Prada di Venezia deve andarci subito annullando tutti gli impegni. La profondità e la maestosità di questo artista, quest’uomo così fuori dai confini eppure così identitario, non è cosa da Facebook-dei-poveri-di-spirito. Chi non avesse questo spirito, appunto, può continuare a guardare gattini e concorsi a premi indetti dal ministro dell’interno, alimentando così la distanza tra le proprie interiorità e il mondo.

Chi entra qua dentro lo fa con tutto l’amore, l’istinto, la disponibilità al buio e alla luce di cui dispone. Senza fretta.

Avrei voluto non scrivere niente ma poi non mi sarebbe rimasta la speranza che Gianni possa tornare a farsi vedere anche solo per un attimo, il tempo di riprendersi cappotto e cappello che forse ha lasciato lì per noi o forse ha dimenticato. Come la sua arte sublime e autentica, la sua enorme, incalcolabile, preziosissima eredità prima spirituale poi culturale.

Nessuno mancherà mai al mondo come lui. Nessuno ha lasciato un’arte così viva e preziosa come lui.

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Nato Matera, laureato in Scienze politiche nel 1989, dal 1990 al 2000 è Direttore delle Risorse Umane in tre diverse multinazionali (Montedison, SNIA e Ace Int.l). Oggi è un Contemporary Art Consultant e Cultural Projects Curator e si occupa di arte da parete e arte da processi: arte da collezione a beneficio di privati, appassionati e collezionisti, arte come pratica e approccio progettuale art thinking oriented per imprese di ogni genere, istituzioni e rigenerazione culturale, urbana e territoriale.

Come Art Consultant in_forma e supporta le scelte di collezionisti, acquirenti e appassionati di arte contemporanea nella selezione di opere d’arte di ricerca e di alta qualità, nell’analisi del miglior rapporto qualità prezzo e nella progettazione di intere collezioni, in Italia e nel mondo.

Come Cascino Progetti si occupa di strategie, ideazione e realizzazione di contenuti, interventi temporanei, installazioni permanenti, inserimento di arte e artisti a monte dei processi di ogni tipo di azienda e attività, di rigenerazione culturale e urbana di città, borghi, territori e paesaggio (insieme al mio Advisory Board e ai miei Partner che si occupano di heritage management digitale, architettura, design, economia della cultura e diritto societario).

È stato ideatore, promotore e co-autore del Manifesto Art Thinking siglato al MAXXI a Giugno 2019 insieme a scienziati, artisti, imprenditori, architetti, ingegneri e professionisti di ogni genere. Tra le altre cose ha ideato e curato la prima e la seconda edizione del Premio Terna per l’arte contemporanea con Gianluca Marziani (2008-2009). È stato membro della Commissione dei quattro esperti della Regione Puglia per il Piano strategico per la cultura (2016-2017: riallocazione di 480 MLN di Euro), ideatore e curatore del progetto Matera Alberga per Matera Capitale Europea della Cultura 2019, curatore di diversi progetti culturali per ENEL, Deutsche Bank, Helsinn, SAS Business Intelligence, UBI Banca, Bosch Security System, Fiera Milano, Macro Roma, MAXXI, Comune di Roma, Comune di Matera e altri.

Ha insegnato Organizzazione del Mercato dell’Arte e Progettazione culturale per i Master del Sole24Ore e della RUFA (Roma University of Art), e visiting professor di alcune università italiane e americane. Infine si occupa anche di education & edutainment; progetta e realizza workshop e webinBar sull’arte e la sua relazione con la psiche, sui benefici per l’intelligenza degli individui e la crescita e lo sviluppo di sistemi, territori e imprese. Scrive per Art a Part of Cult(ure), magazine on line inserito nel Codex dell’ADI (Associazione Design Industriale) per le valenze culturali del format, dove cura una sua rubrica su arte, evoluzioni ibride e mostre nel mondo, chiamata I racconti del Cascino.

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