Paolo Aita Ponte di conversazione in memoria

immagine per Paolo Aita

La perdita di Paolo Aita ha lasciato un vuoto nel mondo dell’arte contemporanea romana e non solo. Paolo si può ricordare per l’etica con cui affrontava il lavoro, per la serietà con cui faceva emergere, da critico d’arte, il miglior aspetto degli artisti. Era poeta, filosofo, letterato, giornalista, redattore di programmi musicali su Radio Vaticana e curatore di mostre.

La sua multidisciplinarietà lo aveva portato ad una profondità d’animo e ad una coscienza della cultura non comuni. Dalla musica alla letteratura, all’arte, viaggiava su binari paralleli nella divisione delle competenze che riusciva a portare avanti con armonia. La condivisione con l’altro era alla base della sua predisposizione all’incontro di affinità elettive.

Quando utilizzava un linguaggio lo faceva con puntualità e consapevolezza. E si dedicava alle sue varie attività con passione. Era complice del suo percorso, un approfondimento continuo su tematiche varie che svolgeva con letture, ascolto musicale, rapporti interpersonali. La mostra Ponte di conversazione con Paolo Aita a cura di Donatella Giordano, Fernanda Motta (erede Aita) e Donatella Pinocci al Museo Bilotti di Roma ne commemora la complessa e sfaccettata personalità. Sono presenti le opere degli artisti che hanno lavorato con lui e le sue poesie.

L’esposizione prende in considerazione il rapporto tra confine e limite. Mentre il confine è qualcosa di circoscritto, il limite può essere superato. Il dialogo tra le due situazioni conduce a valorizzare la portata di un sapere determinato, il confine, che si scioglie nella volontà di andare verso un oltre, un altro da sé, nel limite. Si ripercorre quindi una sicurezza, nell’opera di Aita, che viene completata da una ricerca di continua tensione verso un metatesto artistico e letterario.

Così si trova rappresentato da questo continuo dualismo. Si vuole pertanto celebrare la sua figura di Uomo- Ponte. Gli appuntamenti organizzati durante il periodo della mostra sono tre: si susseguono e si sono susseguiti performance, letture, espressioni canore, happening, dando spazio ad artisti di diversa provenienza che animeranno ed hanno animato gli eventi. Nella ricchezza di prospettive, che si incarnano nelle varie forme d’arte presenti nell’esposizione, si riflette la versatilità di Paolo Aita.

Gli appuntamenti già avvenuti sono stati due: il vernissage e Canti e Quanti.

Al vernissage, dal titolo Orientemente, erano esposte opere d’arte e poesie, alcune liriche cinesi del periodo T’ang tradotte in italiano da Paolo Aita – estratte dal suo libro “Dove l’acqua riposa” – associate a 55 opere d’Arte Contemporanea degli artisti che hanno lavorato con lui. Alcune delle poesie sono state oggetto di letture in cinese e in italiano, gli attori sono stati: Juanni Wang, Yikun Chen, Shijie Wang, Yu Zhang per i testi cinesi e Massimo Napoli per i testi italiani. Fino al 25 gennaio: un’installazione video di H.H. Lim e una scultura di T-Yong Chung proveniente dalla Keats-Shelley House di Roma.

All’evento Canti e Qunati una variazione: le 55 opere d’arte sono state affiancate ad alcuni testi poetici inediti che lo stesso Aita aveva trasmesso per mezzo fax all’amico artista Elvio Chiricozzi. Le pagine sono state notevolmente ingrandite mantenendo l’impostazione grafica originaria. Questa impostazione verrà mantenuta fino a chiusura della mostra. E vi sono state letture di alcune pagine selezionate dai libri “Estratti dal buio”, “Dove l’acqua riposa” e “Intimo giorno” di Paolo Aita con le voci di Maria Gloria Sirabella, Francesco Rodrigo e Claudio Damiani. Si sono svolti la performance sonora di Josè Angelino e Simone Pappalardo, incursioni live del Minuscolo Spazio Vocale, una ensemble a cappella distribuite tra i visitatori interpretando brani dal Rinascimento a Bach a composizioni contemporanee e la performance artistica di Guendalina Salini che ha creato un mandala coinvolgendo gli spettatori.

Durante il finissage dal titolo Foro/Forum, il 23 ottobre: gli artisti Iginio De LucaMassimo Arduini e Roberto Piloni e il giornalista e critico d’arte Carlo Alberto Bucci, racconteranno la Storia dell’Arte in modo inconsueto con lo spettacolo Mima l’Arte, composto da brevissime performance basate sulla mimica; e l’orchestra universitaria Roma Tre Orchestra concluderà l’esposizione con un concerto.

Per ringraziare tutti gli artisti e le persone intervenute a sostegno della mostra sarà creata, all’interno del Museo, una sezione denominata Ponte di Luce, dove sarà possibile consultare i nomi di tutti i sostenitori.

Le 55 opere in esposizione sono degli artisti Claudio Adami, Salvatore Anelli, Caterina Arcuri, Paolo Assenza, Bizhan Bassiri, Cesare Berlingeri, Simone Bertugno, Arianna Bonamore, Renata Boero, Gregorio Botta, Lucilla Catania, Nicola Carrino, Oreste Casalini, Dario Carmentano, Bruno Ceccobelli, Elvio Chiricozzi, Vittorio Corsini, Michele Cossyro, Verena D’Alessandro, Giulio De Mitri, Teo De Palma, Elena Diaco Mayer, Davide Dormino, Bruna Esposito, Stefania Fabrizi, Franco Flaccavento, Andrea Fogli, Pietro Fortuna, Orazio Garofalo, Felice Levini, Giovanni Leto, Adele Lotito, G&K Lusikova, Ghislain Mayaud, Marta Mancini, Max Marra, Tommaso Medugno, Daniela Monaci, Albano Morandi, Hidetoshi Nagasawa, Innocenzo Odescalchi, Luca Maria Patella, Salvatore Pepe, Daniela Perego, Donatella Pinocci, Roberto Pietrosanti, Tarcisio Pingitore, Alfredo Pirri, Fiorella Rizzo, Alfredo Romano, Nicola Rotiroti, Guendalina Salini, Giuseppe Salvatori, Primarosa Cesarini Sforza, Antonio Violetta, Giulio Telarico, Vincenzo Trapasso. 

La mostra è Promossa da Roma CapitaleAssessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e prodotta da Vertigo Arte e 100% Periferia con il supporto tecnico di Fondazione Volume!La Nuova PesaKou GalleryRoma Tre Orchestra, Renata Fabbri Arte Contemporanea.

 

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Claudia Quintieri, classe ’75, è nata a Roma, dove vive e lavora. Si è laureata in Lettere indirizzo Storia dell’arte. È giornalista, scrittrice e videoartista. Collabora ed ha collaborato con riviste e giornali in qualità di giornalista specializzata in arte contemporanea. Nel 2012 è stato pubblicato il suo libro "La voglia di urlare". Ha partecipato a numerose mostre con i suoi video, in varie città. Ha collaborato con l’Associazione culturale Futuro di Ludovico Pratesi. Ha partecipato allo spettacolo teatrale Crimini del cuore.

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