Faccia Gialla e le Arti visive. Napoli Sotto il segno di San Gennaro

Sotto il segno di San Gennaro/ Strategie dello sguardo è un’ampia, eterogenea mostra  a cura di Loredana Troise che, nel Complesso monumentale di San Domenico Maggiore a Napoli, gioca con i fanti e rispettosamente pure con i santi: anzi, CON IL Santo, ovvero il Patrono, quella faccia ‘ngialluta’, come lo chiamano con affetto i devoti per avvicinare alla loro vita in terra, quotidiana, lui e dio.

Il suo Miracolo, quello dello scioglimento del sangue è un simbolico rito propiziatorio e di riscatto sociale, è il Sacro e anche il profano che a Napoli sono sempre connessi. Mai dimenticare la festività che lo celebra, e che coraggio affrontare tanta complessità, articolata tra culto e folklore, con l’arte.

Ci dice la curatrice, che ha selezionato in modo inclusivo gli artisti chiamati a raccolta nel nome di San Gennaro, che il suo intento era ed è dare corpo a un “affresco corale”. Così, ben venti artisti sono stati invitati:

“…e hanno subito accettato la mia proposta; è stato un privilegio, da curatrice, seguire le loro scelte da vicino, ascoltare i loro racconti, vivere le loro visioni e condividere  assieme anche la fase dell’allestimento dei lavori in mostra, cosa da me sempre richiesta agli artisti, perché – per dirla con Agamben – reputo sia un momento  partecipativo fondamentale in cui possono avvenire mutamenti, passaggi e fenomeni di flusso e riflusso come nelle maree. Con le loro bellissime opere i 20 artisti hanno  declinato una tematica molto delicata – benché intrigante –  indagandola secondo le loro sensibilità e intimo sguardo. La mostra è  lineare, sagomata sulle forme delle opere, calibrata perché l’atmosfera risultasse raccolta, ma anche permeabile e un po’ fuori dalle regole, come ha affermato Umberto Manzo”.

La mostra  è uno degli eventi di spicco all’interno della programmazione del Premio San Gennaro Day, diretto da Gianni Simioli, sostenuto da sempre dall’Assessorato al turismo e alla cultura del Comune di Napoli e, quest’anno per la IX Edizione anche dalla Regione Campania e della Camera di Commercio attraverso l’Azienda Speciale S.I. Impresa prodotta, per il San Gennaro Day, dalla Jesce Sole.

Artisti coinvolti e opere esposte:

Marisa Albanese, Reds, 2006; Alessandro Cocchia, San Gennaro into the Crypt NFT, 2021; Angelo Casciello, Giro di testa – in attesa del Miracolo, 2003; Libero De Cunzo, Luci e Segni di Storia per Devozione a San Gennaro, 2021; Fabio Donato, Napoli, 2021; Maurizio Elettrico, Emotastasi, 2021; Peppe Esposito, Bambin devoto, 2016; Matteo Fraterno, T’impone, 2021; Iabo, Si “AVIS” fatto a n’ato chello ch’e fatto a me, 2021; Mimmo Jodice, Contatto, 1971; Christian Leperino, Abissi- installazione, 2021; Lello Masucci, Testa di San Gennaro, 2021; Umberto Manzo, Untitled, 2021; Domenico Mennillo, Poesia al rovescio per la ricorrenza dei festeggiamenti di San Gennaro, Santo Patrono della città di Napoli, Poème objet, 2021; Enza Monetti, Prodigium, 2021; Nello Petrucci, Blood miracle show, 2021; Roxy in the Box, Martiri, 2018; Mario Spada, San Gennaro giacobino, 2021; Massimiliano Spinosa, Sangue fuso, 2021; Ernesto Tatafiore, San Gennaro che protegge Napoli, 2018.

Una selezione che apre anche una panoramica sulla scena artistica napoletana (ovviamente con inevitabili assenze) e riscontrabile già nel libro della Troise da noi già qui raccontato.

La mostra è in corso fino al 1 ottobre 2021

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Con una Laurea in Storia dell'Arte, è Storica e Critica d’arte, curatrice di mostre, organizzatrice di eventi culturali, docente e professionista di settore con una spiccata propensione alla divulgazione tramite convegni, giornate di studio, master, articoli, mostre e Residenze, direzioni di programmi culturali, l’insegnamento, video online e attraverso la presenza attiva su più media e i Social. Ha scritto sui quotidiani "Paese Sera", "Liberazione", il settimanale "Liberazione della Domenica", più saltuariamente su altri quotidiani ("Il Manifesto", "Gli Altri"), su periodici e webmagazine; ha curato centinaia di mostre in musei, gallerie e spazi alternativi, occupandosi, già negli anni Novanta, di contaminazione linguistica, di Arte e artisti protagonisti della sperimentazione anni Sessanta a Roma, di Street Art, di Fotografia, di artisti emergenti e di produzione meno mainstream. Ha redatto e scritto centinaia di cataloghi d’arte e saggi in altri libri e pubblicazioni: tutte attività che svolge tutt’ora. E' stato membro della Commissione DIVAG-Divulgazione e Valorizzazione Arte Giovane per conto della Soprintendenza Speciale PSAE e Polo Museale Romano e Art Curator dell'area dell'Arte Visiva Contemporanea presso il MUSAP - Museo e Fondazione Arazzeria di Penne (Pescara), per il quale ha curato alcune mostre al MACRO Roma e in altri spazi pubblici (2017 e 2018). È cofondatrice di AntiVirus Gallery, archivio fotografico e laboratorio di idee e di progetti afferente al rapporto tra Territorio e Fotografia dal respiro internazionale e in continuo aggiornamento ed è cofondatrice di "art a part of cult(ure)” di cui è anche Caporedattore.

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