Independent Film Show. Al via a Napoli la 23esima edizione. Mille nuovi sguardi

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Attesissima, per un pubblico internazionale di affezionati sempre più folto, provenienti anche da Belgio, Austria e Germania, lontana da schemi mentali orientati in funzione del pensiero logico-razionale-lineare ma orbitanti nell’alveo analogico-intuitivo-reticolare, la 23esima edizione di Independent Film Show coordinata da Raffaella Morra (E-M ARTS) quest’anno è di scena dal 15 al 17 giugno, a Napoli sul Belvedere del Museo Hermann Nitsch.

Una kermesse di tre giorni che conferma la propria natura multidisciplinare e cross-cultural, tra sistemi solo apparentemente scollegati in cui la creatività quest’anno assume una funzione particolarmente significativa in rapporto a processi cognitivi come la percezione, la simulazione, l’associazione di idee, la ricerca, la rielaborazione personale, il pensiero critico.

L’innovazione che emerge come capacità di esprimere ciò che si è mediante il pensare, l’intuire, l’agire; dove l’essere se stessi viene inteso come dimensione profonda e autentica della soggettività costituita da emozioni. Independent Film Show è un pianeta artistico vitale, autentico, dinamico, che consente la messa in atto di folgorazioni in continua espansione:

L’intuizione creativa è un aspetto fondamentale nei processi cognitivi che regolano il lavoro dei film-maker indipendenti – afferma infatti Raffaella Morra – perché permette di migliorare la comprensione delle situazioni problematiche, ipotizzare e trovare soluzioni alternative, originali e innovative.

In una società in costante trasformazione tecnologica e scientifica, è esigenza inderogabile creare, percepire, pensare in anticipo, rielaborare l’orizzonte cognitivo sotto un profilo critico, personale e creativo”.

Creativo nel senso più profondo e autentico. Le opere d’arte filmiche selezionate (per questa edizione due programmi sono a cura della Morra) costituiscono, da questo punto di vista, la parte visibile della tessera nella quale si specchia un’intera vita che, sebbene invisibile, costituisce un elemento integrante di quella visibile.

Spiega Raffaella Morra: 

“I programmi quest’anno si concentrano sulle pratiche cinematografiche contemporanee e sui significati non convenzionali; sulla singolare opportunità di conoscere i film-makers come amanti dei materiali filmici, nella loro interazione con le componenti di proiezione, pienamente consapevoli della complessità dei media e del loro potente impatto.

L’approccio è con l’immagine e il suono/silenzio, attraverso sensazioni e pensieri. Independent Film Show oscilla tra fonti disparate che si fondono in un flusso trasformativo: le soluzioni d’avanguardia, il montaggio diretto nella cinepresa, le pratiche del film strutturale e del found footage, e le innovazioni Fai-da-te sperimentate nelle cooperative e nei laboratori.

A scandire i cicli filmici, saranno le expanded cinema performance che costituiscono una sezione di grande rilievo e impatto: il film/video-maker agisce le sue abilità, praticando con i proiettori, gli obiettivi e le luci. L’incontro con la meccanica della proiezione è attraverso l’artista che guida l’esperienza, momento per momento.

La meccanica della proiezione è poderosa e odora di polvere, i proiettori 3x16mm creano un suono ritmico – che pulsa come i cuori, i respiri e le andature dell’artista e dello spettatore.

In programma anche due workshop: il montaggio digitale non lineare giovedì 15 giugno in Tecniche flicker realizzate digitalmente con DaVinci Resolve di Peter-Conrad Beyer, e venerdì 16 giugno Visual Music: controllare il Laser e i Monitors Vettoriali attraverso il Suono di Alberto Novello aka JesterN per comprendere le possibili configurazioni hardware ed impostare una workstation di sintesi video analogica, imparando al contempo la storia della videoarte” .

Siamo dunque di fronte ad un ampio e articolato palinsesto in cui, l’atto visivo-uditivo-tattile non è una pura registrazione passiva ma una costruzione attiva che implica processi di elaborazione e di analisi secondo un approccio sensoriale che proviene dall’esterno, ma subisce tutta una serie di modificazioni e di elaborazioni prima di poter essere interiorizzato, recuperato:

L’immagine, il suono, la luce e il corpo sono i termini caratteristici di questa struttura multistrato. I significati emergono negli osservatori aperti a queste creazioni audiovisive. Questi effetti spettacolari sono al centro dell’esperienza dei partecipanti e ne influenzano i sensi, portando così i principi della percezione in primo piano nella conoscenza.

Independent Film Show è una costruzione modulata dalle relazioni personali, dalle connessioni con gli artisti, dai dialoghi, dalla causalità e dagli eventi fortunati – sono questi gli elementi di ogni edizione, alla ricerca di eccezionali creazioni di film e video sperimentali, di attivismo e di coinvolgimento”.

Una delle caratteristiche cardine di questi film difatti, è la possibilità di evocare nello spettatore una vasta gamma di emozioni che potremmo collocare lungo un asse positivo-negativo: reagiamo da un lato con piacere, eccitazione, godimento, interesse; ma anche con emozioni sul versante opposto negativo come tristezza, malinconia, spaesamento, angoscia, in quanto, conclude la curatrice :

I film-makers sono autentici poeti, seguono il loro istinto creativo nell’esprimere le proprie visioni senza curarsi della popolarità, l’effetto sugli spettatori è un risultato eccezionale che segna un momento importante.

Concentrandosi sul movimento, sul ritmo, su tensione e distensione, i programmi esplorano la creatività per afferrare una mescolanza sinestetica.

Fin dalle prime fasi della storia del cinema, le immagini e i suoni provenienti da fonti diverse vengono manipolati in configurazioni insolite, attraverso l’alterazione, il cut-up, il collage e il détournement, trattando il fotogramma come materiale primario”.

Independent Film Show, ci tocca, stupisce, ammalia, in un raro stato di rapimento che ci inchioda, col corpo proteso, verso il raggiungimento di un’esperienza estetica che assorbe completamente la mente.

Di fronte al maxischermo, tutti assieme, sulla terrazza panoramica del Museo Nitsch.

Le schede in dettaglio di tutti i films, dei video e delle expanded cinema performances, dei workshop dell’edition 23 sono consultabili su: www.em-arts.org

Independent Film Show 23a Edizione – NAPOLI

  • giovedì 15 – venerdì 16 – sabato 17 giugno 2023
  • Belvedere Museo Nitsch (vico Lungo Pontecorvo 29/d Napoli- 80135 Napoli)
  • +39 081 5641655
  • Inizio delle proiezioni ore 9:00pm

EVENTI

Giovedì 15 giugno 2023

  • ore 15:00 – è necessaria l’iscrizione
    Tecniche flicker realizzate digitalmente con DaVinci Resolve – Workshop di Peter-Conrad Beyer
  • ore 21:00
    Ri-presi dai vulcani (del vedere l’ignoto) a cura di Nomadica
  • ore 22:00
    LASER DRAWING vedere il Suono e ascoltare la Luce
    improvvisazione analogica audio-visiva di Alberto Novello aka JesterN

Venerdì 16 giugno

  • ore 15:00 – è necessaria l’iscrizione
    Visual Music: controllare il Laser e i Monitors Vettoriali attraverso il Suono – workshop di Alberto Novello aka JesterN
  • ore 21:00
    LUCE a cura di Raffaella Morra
  • ore 21:30
    Programma di films Super 8mm e 16mm degli amici del LEC a cura di Azucena Losana
    Programma films Super 8mm e 16mm di Azucena Losana
  • ore 22:30
    TROCO 3x16mm Film Performance di Azucena Losana

Sabato 17 giugno 2023

  • ore 21:00
    RITMO a cura di Raffaella Morra
  • ore 22:00
    Cinema Visionario – Il mio Personale Underground di Peter-Conrad Beyer
    FROM END TO END 3x16mm Film Performance di Peter-Conrad Beyer
immagine per Independent Film Show - Raffaella Morra- Napoli-Museo Nitsch
Independent Film Show – Raffaella Morra- Napoli-Museo Nitsch

Raffaella Morra dal 1993 a contatto con gli artisti performativi e relazionali dello Studio Morra, e dal 2000 presidente della Euro-Mediterranean Arts, associazione culturale no profit fondata per diffondere le Arti attraverso la molteplicità dei linguaggi prediligendo il contatto diretto con i partecipanti.

Ha curato eventi multimediali come le tre edizioni di Speculum Celestiale (2007/2009/2011) ideate alla Vigna San Martino per discorrere di concetti naturalisti, poetici e filosofici, le performances acustiche di Charlemagne Palestine, Robin Rimbaud aka Scanner, Phill Niblock, Terry Riley e Gyan Riley, Dean Roberts, Stéphane Ghislain Roussel e Julie Läderach, numerose esposizioni personali e collettive con Davide Bramante, Andrea Cusumano, Libero De Cunzo, Maurizio Elettrico, Matteo Fraterno, Magdalena Frey, Nathalie Grenzhäuser, Jeanne Liotta, Domenico Mennillo, Roberto Paci Dalò, Oreste Zevola, e con i film-makers Larry Jordan 2009, Morgan Fisher 2009, Philippe Léonard e Thisquietarmy 2016, Adele Friedman 2017, Peter Kubelka 2019, Telemach Wiesinger 2022.

Ha collaborato ad eventi internazionali come Festival del Pensiero Emergente 2010, Transient Spaces 2010, Forum delle Culture 2014, gli eventi musicali del Festival La Digestion (dal 2016 al 2019), Musica Sanae Emergent Weirdness 2019, e la residenza di artisti The art of remembering 2021.

Dal 2001 ha ideato la rassegna internazionale Independent Film Show dedicata al cinema sperimentale indipendente attraverso la proiezione spesso in prima visione dei films 16mm e delle performances di Expanded Cinema.

Collabora con la Fondazione Morra e con il Museo Hermann Nitsch Napoli

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Storica e critica d’arte, curatrice, giornalista pubblicista, Loredana Troise è laureata  con lode in Lettere Moderne, in Scienze dell’Educazione e in Conservazione dei Beni Culturali. Ha collaborato con Istituzioni quali la Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio di Napoli; l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa e l’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli. A lei è riferito il Dipartimento Arti Visive e la sezione didattica della Fondazione Morra di Napoli (Museo Nitsch/Casa Morra/Associazione Shimamoto) della quale è membro del Consiglio direttivo. Docente di italiano e latino, conduce lab-workshop di scrittura creativa e digital storytelling; è docente di Linguaggi dell'Arte Contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli e figura nel Dipartimento di Ricerca del Museo MADRE. È autrice di cataloghi e numerosi contributi pubblicati su riviste e libri per case editrici come Skira, Electa, Motta, Edizioni Morra, arte’m, Silvana ed.

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