È semplice. Tre donne e una commedia per parlare di vita.

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È semplice, la vita, proprio come vorrebbe sottintendere il titolo dello spettacolo andato in scena a Teatrosophia grazie alla straordinaria energia di Ilenia Costanza, Marta Iacopini, e Lorena Vetro che hanno coinvolto tutti in una storia che fa ridere e piangere e pensare; che ti fa riconoscere, qualunque sia il tuo genere, qualsiasi siano i tuoi fantasmi o i tuoi scheletri (più o meno nascosti). Qualunque sia il tuo senso di colpa o la tua devozione o, semplicemente, qualunque sia il tuo desiderio di fare finalmente bene la cosa che hai a cuore.

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È semplice. Scritto e diretto da Ilenia Costanza. Con Marta Iacopini, Ilenia Costanza, Lorena Vetro. Produzione I Vetriblu & Teatrosophia

Una drammaturgia ineccepibile, forte e delicata, senza tregua, senza neanche un attimo di distrazione scritta da Ilenia Costanza che firma anche la regia e che, in scena, si trasforma in una sorta di maga capace di far muovere la storia e di rendere tutti gli altri attori (bravissimi) una vera amalgama di motivazioni, recitazione, sentimento e qualunque altra parola coinvolgente possa venirvi in mente.

La storia parte in salita, in un locale come non ne vedevamo dagli anni ’70, con Andrea, una giovane musicista (Lorenza Vetro) che sembra vivere fuori dal mondo, che non risponde alle sollecitazioni, che persegue una specie di rituale infinito e sempre uguale a se stesso ed una donna più grande, Emma, che le parla come se volesse comunque salvaguardarla, anche se non ha mai risposta, anche se sembra sopportare un’aperta ostilità.

In questo tempo sospeso arriva come un fulmine Alice (Marta Iacopini), dirompente attrice che si ostina a dire che è arrivata da Milano per rispondere alla call trovata sui social, con la quale si cercavano artisti per l’apertura del nuovo locale.

Potrebbe essere semplice, ma a ben guardare non lo è. Ed è proprio l’irruenza di Alice, che oltre ad essere attrice talentuosa, è donna estremamente intuitiva, a sollevare il velo che tiene legate le anime di Emma ed Andrea, sorelle ritrovatesi drammaticamente e destinate a non separarsi mai più.

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È semplice. Scritto e diretto da Ilenia Costanza. Con Marta Iacopini, Ilenia Costanza, Lorena Vetro. Produzione I Vetriblu & Teatrosophia

Alice troverà il senso ad ogni cosa che accade, ad ogni passato, a ogni ipotesi di futuro e sceglierà con molta cura quello che finalmente sente andar bene per lei e che, in realtà è necessario per tutte e tre.

Lo spettacolo ha tempi perfetti: ritmo, musica, battute, gag, tutto funziona alla splendidamente; la regia indugia sulla quotidianità, sul linguaggio di ogni giorno, sull’ironia creativa, ma anche caustica, senza mai tirarsene fuori.

Si parla di amori mancati, di sbagli, di fratture, di lesbiche, di autismo; si parla di diversità, di menopausa (molto e in maniera esilarante), di dolori, di rimozioni profonde, di paure, di maschi, di tradimenti, di aiuti rifiutati, di rifiuti tout court.
Si parla di scelte da fare e di scelte fatte.
Ogni argomento è necessario allo spettacolo, ogni argomento è lo spettacolo. Nulla è messo lì perché è di moda parlare di quel determinato problema, tutto, al contrario, aiuta ad apporfondire ciascuno di quei problemi.

Il locale riaprirà, non oggi, perché oggi è il momento di qualcos’altro. Di qualcosa di più intimo, è il momento del pudore e dell’interiorità. È il momento del calore e del’amore.

Marta Iacopini, che conosciamo per essere conduttrice televisiva e interprete di fiction e cinema, con Alice supera il suo personaggio e diventa quella sorella che tutte vorremmo avere (o vorremmo essere); quella potenza di energia scompigliata e incantevole capace di interpretare sopra le righe un testo già al limite dell’acuto e trasformarlo in generosità.

Straordinaria l’interpretazione della ragazza autistica fatta da Lorena Vetro che, all’improvviso, apre la voce al canto e mostra la sua vera essenza di cantastorie portentosa.

Ad Ilenia Costanza vorrei aggiungere solo un grazie per raccontare tutte e tutti noi.

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Giornalista culturale e autrice di testi ed adattamenti, si dedica da sempre alla ricerca di scritture, viaggi, tradizioni e memorie. Per dieci anni direttore responsabile del mensile "Carcere e Comunità" e co-fondatrice di "SOS Razzismo Italia", nel 1990 fonda l’Associazione Teatrale "The Way to the Indies Argillateatri". Collabora con diverse testate e si occupa di progetti non profit, educativi, teatrali, editoriali, letterari, giornalistici e web.

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