IndipendenteMente #139. Il rumore del silenzio. Donne in marcia contro la camorra di Nunzia Gionfriddo. Storia di chi resiste.

immagine per IndipendenteMente #139. Il rumore del silenzio. Donne in marcia contro la camorra di Nunzia Gionfriddo. Storia di chi resiste.

Nel romanzo Il rumore del silenzio. Donne in marcia contro la camorra (Kairós Edizioni) di Nunzia Gionfriddo si racconta la storia di un gruppo di personaggi che decidono di agire concretamente per difendere le libertà di tutti.

Maria, Lucio, Enzina, Totonno, Rosetta e Ciruzzo vivono a Napoli, in periferia; c’è chi ci è nato in quei quartieri difficili e c’è chi, come Lucio, ha rinnegato i suoi natali borghesi e ha scelto di stare in mezzo al popolo, e di aiutarlo a riemergere dal fango in cui la camorra lo ha scaraventato.

immagine per Il rumore del silenzio. Donne in marcia contro la camorra di Nunzia GionfriddoSiamo a cavallo tra gli anni Settanta e gli Ottanta; il boss Raffaele Cutolo tiene Napoli in pugno con la sua Nuova Camorra Organizzata: egli recluta soprattutto giovani sprovveduti, che vedono nella criminalità l’unico modo per sopravvivere dignitosamente, allettati dai facili guadagni ma «inconsapevoli che ciò che li aspettava era lo smercio delle droghe e ogni tipo di malefatte verso la povera gente come loro».

I sei protagonisti non ci stanno, e si uniscono in un gruppo compatto cercando di diffondere consapevolezza tra la loro gente; non è però un lavoro facile, perché devono scontrarsi con la paura di ritorsioni e con l’omertà sempre più dilagante

«La truppa cominciò a operare, ciascuno nel proprio settore. Mentre Maria nelle sue classi tentava di svegliare le giovani menti non solo con lo studio, ma anche con visite ai vari quartieri poveri e oppressi da vessazioni della camorra, Lucio, chiuso nel suo piccolo studio, si mise a riflettere sulla situazione dei due anni passati dopo l’omicidio Moro.

Aveva avuto la possibilità di scrivere alcuni articoli sul periodico “Lavoro nel Sud”, dove aveva informato i lettori che la crisi stava acutizzando le tensioni sociali tra borghesi e lavoratori dipendenti, intensificando i contrasti già presenti tra loro per gli eccessivi aumenti salariali ottenuti dopo gli scioperi indetti dai sindacati».

Questi personaggi sono dei potenti simboli: Nunzia Gionfriddo rievoca attraverso le loro azioni quelle di figure reali a cui la Storia italiana deve moltissimo, perché sono arrivate anche a sacrificare la propria vita per combattere la camorra.

È soprattutto nel personaggio di Lucio, giornalista coraggioso e combattivo, che rivediamo coloro che, in quegli anni, hanno usato le parole per farsi largo tra le menti annebbiate delle persone, e per contrastare il silenzio a cui la malavita le aveva costrette.

Quelle stesse parole ancora riecheggiano, ricordandoci che si può resistere e che insieme si può arrivare molto lontano.

Website | + ARTICOLI

Antonella Quaglia è una content editor e organizzatrice di eventi. Laureata in DAMS Cinema a Bologna, ha conseguito un Master in Management degli eventi artistici e culturali a Firenze. Dopo aver lavorato nel settore dell’organizzazione di mostre d’arte, segue diversi corsi in editoria e collabora con uffici stampa e riviste del settore.

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e statistici. Cliccando su "Accetta" autorizzi tutti i cookie. Cliccando su "Rifiuta" o sulla X rifiuterai tutti i cookie eccetto quelli necessari per il corretto funzionamento del sito. Cliccando su "Personalizza" è possibile selezionare quali cookie attivare.