Sinfonia di un bosco in rivolta (Transeuropa Edizioni) di Paola Massoni è un emozionante inno alla bellezza della natura e della musica, scritto da un’autrice, musicista e concertista che ha composto e arrangiato anche un poema sinfonico legato alle tematiche dell’opera, e dal titolo omonimo.
È una fiaba contemporanea in cui veniamo accompagnati in un mondo magico, quello degli spiriti del bosco: animali parlanti, ninfe e fauni che lottano ogni giorno per salvaguardare i doni di Madre Natura, nascondendosi dagli esseri umani.
Un giorno, però, le note prodotte da un’arpa attirano queste creature: è Yuma a suonare, una ragazzina rispettosa della natura e amante della musica; gli spiriti del bosco le permettono quindi di accedere a una realtà sotterranea, immersa in un’atmosfera incantata, in cui la giovane scoprirà tutti i segreti degli animali e delle piante e in cui verrà a conoscenza della terribile tragedia che sta avvenendo sotto i suoi occhi.
Il bosco in cui è solita andare con l’amato nonno Albertino – che ha intagliato personalmente la sua arpa da un pezzo di legno di frassino con proprietà magiche – è infatti minacciato dalle ruspe, ingaggiate da una donna perfida e molto ricca, la quale sta per firmare un contratto che farà di lei l’unica padrona del bosco.
Mentre si trova in quella pacifica realtà sotterranea, Yuma accoglie con gioia la possibilità di aiutare gli spiriti nel loro percorso di difesa della natura attraverso una rivolta; prima, però, deve affrontare delle prove, in cui ad essere testata sarà la purezza del suo cuore.
Paola Massoni invita a pensare su quanto davvero facciamo per salvaguardare il nostro pianeta; la storia di Yuma è un pretesto per divulgare una più viva coscienza ambientalista, che non si limiti alle parole ma che vada ai fatti, intervenendo concretamente per il bene della natura e delle sue creature animali e vegetali.
La piccola protagonista sarà la punta di diamante della rivolta degli spiriti del bosco contro le ruspe incaricate di distruggere tutto, per far nascere strutture di svago per gli egoisti esseri umani, e non può che essere un esempio per tutti noi, e un motivo per riflettere su quanto male facciamo ogni giorno, a volte inconsapevolmente, al nostro ambiente – «E quando non si troverà più un ulivo, quando non si troverà più una cicogna, quando non si troverà più un’ape o una sorgente d’acqua pura e l’aria sarà ovunque irrespirabile, la vita sarà finita. Si combatterà solo per la sopravvivenza e non ci sarà più spazio per la felicità. Di nessuno».
Antonella Quaglia è una content editor e organizzatrice di eventi. Laureata in DAMS Cinema a Bologna, ha conseguito un Master in Management degli eventi artistici e culturali a Firenze. Dopo aver lavorato nel settore dell’organizzazione di mostre d’arte, segue diversi corsi in editoria e collabora con uffici stampa e riviste del settore.
