Indipendentemente #145. Annotazioni su un caso delicato. Michael Robert Michon racconta una dolorosa ma necessaria indagine

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Siamo nella Bergamo bene, quella delle famiglie borghesi, dei grandi imprenditori e, come accadrà in questo romanzo, delle falsità ben confezionate; nel giallo Annotazioni su un caso delicato di Michael Robert Michon (Castelvecchi Editore) si entra in questa realtà patinata e in particolare nella lussuosa dimora della famiglia Valdameri, dove è da poco accaduta una tragedia: il geniale imprenditore Giorgio Valdameri si è suicidato gettandosi da una cascata.

immagine per Annotazioni su un caso delicato. Michael Robert Michon racconta una dolorosa ma necessaria indagineIl commissario Triulzi ha però dei dubbi in merito: sono infatti tanti i punti oscuri nella dinamica di questa morte volontaria, e il tipo di contesto a cui apparteneva il defunto fa pensare che quel suicidio possa essere stato un omicidio ben mascherato.

Triulzi sa che nelle vicinanze, in una casa affacciata sul lago d’Iseo, vive un ex detective che da cinque anni si è ritirato a vita privata, dopo essere stato un apprezzato investigatore in America; Sergio Segre potrebbe fare al caso suo: questa indagine deve avvenire al di fuori dei canali ufficiali, e un cane sciolto può essere un’ottima risorsa.

Segre ha scelto di essere un solitario e non ha mai formato una famiglia; ha preso questa decisione perché nella sua pericolosa professione non voleva avere nulla da perdere ma ora qualche rimorso comincia a palesarsi.

Il ritiro volontario dal lavoro che amava sopra ogni cosa non è stato semplice; la vita tranquilla, ai detective di razza, sta molto stretta: per questo motivo Segre accetta la proposta di Triulzi, e comincia a indagare.

Rovistando nel marcio della famiglia Valdameri, si rende conto di trovarsi di fronte a personaggi mediocri e meschini; solo Giorgio sembra emergere come una figura non solo brillante ma anche estremamente sensibile e umana.

Così anche Sergio comincia ad avere dubbi sul suicidio di un uomo che aveva il successo professionale ed era ancora così giovane da poter dare molto nella sua vita privata; aveva appena affrontato un divorzio e qualche piccolo problema sul lavoro ma ciò non giustificava un gesto tanto estremo.

Michael Robert Michon ci accompagna quindi nelle indagini del detective, che lo conducono a verità difficili e scomode; Segre si immerge con tutta l’anima nella vita di quell’uomo sconosciuto, che alla fine del romanzo conoscerà quasi più di sé stesso, anzi, l’esperienza traumatica di Giorgio lo porterà ad analizzarsi nel profondo, e a comprendere finalmente la sua natura tormentata – «Giorgio Valdameri non mi appariva più uno sconosciuto, ma un uomo cui avevano lacerato l’emotività in modo che non si rimarginasse, impedendogli di indurirsi nei modi e nei tempi giusti, come avevo avuto la possibilità di fare io».

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Antonella Quaglia è una content editor e organizzatrice di eventi. Laureata in DAMS Cinema a Bologna, ha conseguito un Master in Management degli eventi artistici e culturali a Firenze. Dopo aver lavorato nel settore dell’organizzazione di mostre d’arte, segue diversi corsi in editoria e collabora con uffici stampa e riviste del settore.

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