RetakeRoma, riprendiamoci Roma. Cos’è questo fenomeno per la rigenerazione urbana, sociale e culturale

RetakeRoma- junior

RetakeRoma [Riprendi(amoci) Roma], indicato anche con le due parole staccate (Retake Roma) o in un unico lemma minuscolo (retakeroma), è uno straordinario caso di pionierismo e un fenomeno no-profit di massiccia partecipazione cittadina per il ripristino del decoro, del Bene Comune, per la riattivazione e promozione del bello e della solidarietà ed è promotore di una riqualificazione urbana e di una “ricucitura” sociale in cui la Cultura ha una parte predominante.

E’ nato alla fine del 2009 da un’idea di Rebecca Spitzmiller, americana residente nella Capitale da circa 30 anni e dalla doppia cittadinanza, con altre 8 sodali appartenenti ad un’associazione che riunisce donne di tutte le nazionalità residenti a Roma.
Il movimento, dopo alcuni significativi interventi nel corso del tempo, è praticamente esploso all’inizio dell’estate 2014 quando da pochi gruppi territoriali operanti sulla città, che facevano riferimento al principale RetakeRoma, ha raggiunto ad oggi il numero di oltre 60 con circa 17mila iscritti (dati aggiornati ad ottobre 2014), con una fervente comunicazione nei SocialNetwork tra i quali Facebook ed è in vertiginosa costante crescita di simpatizzanti e attivisti, trovando una saldatura sociale con altre realtà simili: comitati di quartiere, parrocchie, associazioni culturali, centri sociali etc.

L’elemento di novità assoluta sta nell’aggregazione spontanea di individui di ogni età, fascia sociale, ideologia politica e credo confessionale, tutti uniti su principi e temi di pubblica convergenza. Focalizzato su Roma, Retake si declina nei neonati RetakeMilano e RetakeCremona e in altri territori problematici che aspirano a un nuovo rinascimento urbano, architettonico, artistico, civico e sociale.

Come forma di volontariato non si vuole sostituire in pianta stabile a quelli che sono i doveri e le competenze di Comune, Provincia, Regione o Stato: è un supporto ed un interlocutore temporaneo, un rimboccarsi le maniche nell’urgenza e soprattutto un segno che riporti certi comportamenti perduti ad essere (intesi) come qualcosa di normale, abituale e virtuoso. Tanto è vero che si  organizzano vivaci reti di networking e spesso recupera e si diffonde informazione: di indirizzi email e telefoni dei PICS, dell’Ufficio Giardini e simili organismi deputati ad interventi urbani; e si fanno esposti collettivi, si attuano contestualmente strategie di sensibilizzazione a problemi di sempre maggiore pesantezza per le persone: barriere architettoniche, dissesto dei marciapiedi, buche sulle strade, “cartellopoli” e attacchinaggi abusivi, deturpamento di monumenti, ammaloramento di giardini e aree pubbliche etc. e vandalismo e scarabocchi sui muri: a tal proposito, a scanso di equivoci e di  strumentalizzazioni, altra cosa sono il Graffitismo e la Street Art, che RetakeRoma apprezza, cercando di promuovere collaborando con alcune realtà creative non solo romane…

RetakeRoma è solidale, partecipativo, “è un atto d’amore”, è “prendersi cura” e soprattutto: “pulizia che non è sinonimo di Polizia”.

RetakeRomasi svela in linea con il principio della sussidiarietà ed è un manifestarsi che va oltre un’azione unica e ben al di là del presidio e della pulizia di strade, piazze e aree pubbliche, e non si ferma al tentativo di un “rammendo delle periferie” poiché mira a una rigenerazione urbana e non solo, a riprendersi e a far rivivere il territorio ingiustamente sottratto alla libertà individuale, violato, maltrattato e piegato ad altri interessi che arricchiscono pochi e impoveriscono molti.

Rebecca Spitzmiller insegna Diritto comparato e internazionale all’Università degli Studi Roma Tre. Ha iniziato la carriera come insegnante d’arte nelle scuole media statali negli Stati Uniti. Dal 2009 si impegna nelle attività di Retake Roma, finalizzate alla diffusione di un comune sentire intorno ai principi della sussidiarietà (articolo 118 Cost.), con specifico riguardo alla promozione della partecipazione dei cittadini nella cura dei Beni Comuni. Rebecca ha la doppia cittadinanza italiana e statunitense da oltre 20 anni, e cerca di trarre il meglio dai due mondi, al fine di combattere – tramite il concetto di “empowerment” (cioè la creazione di cittadini autonomi e responsabili) – il degrado urbano e promuovere la creatività riconosciuta dalle istituzioni pubbliche e private.

Paolo Di Pasquale, Lighting Designer libero professionista interessato alla divulgazione della cultura della luce e del progetto attraverso lavori, corsi, workshop, convegni e articoli. Co-fondatore dello Studioillumina ha insegnato allo IED, all’Istituto Quasar – Design University di Roma e in strutture istituzionali. E’ anche Redattore di “art a part of cult(ure)” per cui segue la sezione Architettura, Design e Grafica con incursioni nell’Arte contemporanea. E’ entrato a far parte del movimento Retakeroma come Coordinatore e Promotore di eventi ed iniziative legate al tema della riqualificazione degli spazi urbani.

RetakeRoma è tra i casi presentati a Roma Design Lab – Young Talents + Creative Cities, il Festival della creatività (organizzato da Opificio delle Arti con Patrocini istituzionali e partner di grande importanza –www.romadesignlab.it -: 30 e 31 ottobre 2014, alla CAE-Città dell’Altra Economia,  nell’Area dell’ex – Mattatoio di Testaccio, dalle ore 10 alle ore 20) nell’ambito della tavola rotonda Creatività e Rigenerazione urbana: scenari nazionali e internazionali, casi di studio – giovedì 30, ore 15.00. Con RetakeRoma, in buona compagnia, come relatori: Estella Marino Assessore Ambiente Agroalimentare e Rifiuti Roma Capitale; Massimo Alvisi, Eloisa Susanna e Francesco Lorenzi – Renzo Piano Gruppo G124; Claudio Bocci Dir. Sviluppo e Relazioni Istituzionali Federculture; Giancarlo Sagramola Sindaco Fabriano Città Creativa UNESCO; Carlo Maria Sadich Presidente Compagnia del Progetto
Focus Open House: Roma e la Riappropriazione Urbana – Alessia Vitali Open House Roma
Focus RhOME for denCity: Luigi Franciosini Dipartimento Architettura Uni Roma Tre
Focus ARBORVITAE: Consuelo Fabriani, Maria Cristina Leonardi -A3 Paesaggio

Altre notizie qui:
http://www.artapartofculture.net/2014/09/04/pionieri-13-retakeroma-cose-questonda-che-sta-travolgendo-in-positivo-la-citta-con-breve-intervista-a-rebecca-spitzmiller/comment-page-1/

Altre info e contatti:
https://www.facebook.com/retakeroma?fref=ts
#reakeroma; #retake roma

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Paolo Di Pasquale si forma studiando prima Architettura poi Disegno Industriale a Roma, specializzandosi in Lighting design. Nel 2004 è co-fondatore dello STUDIOILLUMINA, dove si occupa principalmente di Architectural Lighting Design e Luce per la Comunicazione: lo Studio progetta e realizza allestimenti espositivi e museali, ideazione della luce, corpi illuminanti, scenografia notturna - nel settore della riqualificazione urbana e in progettazione di arredi (porti turistici, parchi, giardini, piazze etc.)-, piani della luce per alcuni Comuni italiani e spettacoli di luce. Nel 2007 fonda lo Studio BLACKSHEEP per la progettazione di architettura di interni e di supporto alla pianificazione di eventi, meeting e fiere. E' interessato alla divulgazione della cultura della luce e del progetto attraverso corsi, workshop, convegni e articoli. Ha insegnato allo IED e in strutture istituzionali. E’ docente di Illuminotecnica presso l’Istituto Quasar - Design University Roma di nel corso di Habitat Design e in quello di Architettura dei Giardini. E' Redattore di art a part of cult(ure) per cui segue la sezione Architettura, Design e Grafica con incursioni nell'Arte contemporanea. Dal 2011 aderisce a FEED Trasforma Roma, collettivo di architetti romani che si interroga sul valore contemporaneo dello spazio pubblico esistente, suggerendone una nuova lettura e uso con incursioni e azioni dimostrative sul territorio metropolitano.

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