Arte Compressa #73 – Ammazzami: Riccardo Mannelli e le donne

immagine per Riccardo Mannelli

Riccardo Mannelli (Pistoia nel 1955; vive a Roma dal 1977) presenta in anteprima nello spazio capitolino Casa Vuota il suo nuovo progetto pittorico Ammazzami: un personalissimo atto di denuncia della violenza nei confronti delle donne, mai così attuale, purtroppo, in questi tempi di oscurità etica, sociale – antropologica, persino – ovunque nel mondo.

Mannelli ha attivato ad hoc un’allestimento con Tre ritratti di donne. Tre corpi in tre stanze disabitate. I soggetti sono in parte stati ritratti in loco.

Ci spiega di aver pensato e realizzato:

“una sorta di presidio sentimentale fatto di stati d’animo esposti, sguardi fisici, carne disarmata e disarmante. La naturalità che può addomesticare la bestia che incombe. E sospendere il crimine”.

Almeno, questo spera l’autore, e ci auguriamo, ricordando che i progressi positivi arrivano solo se ci si impegna concretamente tutti e insieme. In momenti come gli attuali, di violenze e femminicidi continui, di campagne si sensibilizzazione, di denuncie, di #metoo,  è convincente la scelta di Mannelli non aver voluto ritrarre delle modelle ma donne comuni. Belle, di una bellezza intensa, differente rispetto a quella patinata e sintetica imposta dal business del Beauty e del Fashion, da molti Media e dalla moda imperante.

La celebre firma delle maggiori testate satiriche europee – come disegnatore, illustratore – ma soprattutto l’artista, con la sua matita e i suoi colori porta avanti una eccellente figurazione con cui coglie “bellezza e asperità”, tutto l’eroismo del quotidiano, la fiera consapevoleza dell’essere, la complessità dell’identità, anzi, delle identità femminili.

Il mostrarsi senza tabù e senza vergogna di queste donne, amanti, amate, da amare, ci fa comprendere che la loro richiesta è lecita e da accogliere: essere viste nella propria globalità e normalità. Al pari dell’uomo. Punto. Del resto, “La verità è nuda”, scrivela poeticamente Paul Valéry!

Sì: queste di Mannelli, ci dice lui stesso:

“Sono donne con corpi che chiedono di essere osservati, non solo guardati maleducatamente”

Cioè:

“Corpi di donne che chiedono attenzione estrema”.

Info mostra

  • Riccardo Mannelli. Ammazzami
  • A cura di Francesco Paolo Del Re e Sabino de Nichilo
  • Casa Vuota
  • via Maia 12 (int. 4A ), Roma
  • 25 gennaio – 9 febbraio 2019
  • ORARI: visitabile su appuntamento
  • cell. 392.8918793 | email vuotacasa@gmail.com
  • INGRESSO GRATUITO
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Con una Laurea in Storia dell'Arte, è Storica e Critica d’arte, curatrice di mostre, organizzatrice di eventi culturali, docente e professionista di settore con una spiccata propensione alla divulgazione tramite convegni, giornate di studio, master, articoli, mostre e Residenze, direzioni di programmi culturali, l’insegnamento, video online e attraverso la presenza attiva su più media e i Social. Ha scritto sui quotidiani "Paese Sera", "Liberazione", il settimanale "Liberazione della Domenica", più saltuariamente su altri quotidiani ("Il Manifesto", "Gli Altri"), su periodici e webmagazine; ha curato centinaia di mostre in musei, gallerie e spazi alternativi, occupandosi, già negli anni Novanta, di contaminazione linguistica, di Arte e artisti protagonisti della sperimentazione anni Sessanta a Roma, di Street Art, di Fotografia, di artisti emergenti e di produzione meno mainstream. Ha redatto e scritto centinaia di cataloghi d’arte e saggi in altri libri e pubblicazioni: tutte attività che svolge tutt’ora. E' stato membro della Commissione DIVAG-Divulgazione e Valorizzazione Arte Giovane per conto della Soprintendenza Speciale PSAE e Polo Museale Romano e Art Curator dell'area dell'Arte Visiva Contemporanea presso il MUSAP - Museo e Fondazione Arazzeria di Penne (Pescara), per il quale ha curato alcune mostre al MACRO Roma e in altri spazi pubblici (2017 e 2018). È cofondatrice di AntiVirus Gallery, archivio fotografico e laboratorio di idee e di progetti afferente al rapporto tra Territorio e Fotografia dal respiro internazionale e in continuo aggiornamento ed è cofondatrice di "art a part of cult(ure)” di cui è anche Caporedattore.

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