La parola al Teatro #32. Martina Badiluzzi al Teatro Vascello con Rumori

immagine per Martina Badiluzzi
Martina Badiluzzi

Palazzine, palazzine, palazzine. Da quel balcone all’ultimo piano, il panorama urbano si distendeva di fronte a lei, un alveare di finestre contenenti, in una prossimità inquietante, innumerevoli vite e umori diversi.

immagine per Martina Badiluzzi
Martina Badiluzzi

Rumori”, in scena al Teatro Vascello in live streaming lo scorso 4 dicembre, è scritto ed interpretato da Martina Badiluzzi, poliedrica giovane artista, già vincitrice del bando registi della Biennale Venezia Teatro 2019.

Una raccolta di storie ispirate dalla periferia di Roma: ritratti, brevi incontri con i personaggi che animano le finestre e i balconi, visti dalla prospettiva di qualcun altro. Sono questi «abitanti irrequieti di piccoli interni» a restituire, colti con i loro sogni, la loro immaginazione e la loro vita, una nuova coscienza di vicinanza sviluppata durante il lockdown e ora al centro di questo “concerto poetico”.

La signora del secondo piano, appena cotonata dalla sua parrucchiera a domicilio, si affaccia alla finestra del bagno e sbatte rumorosamente il tappeto. Un uomo in boxer si lava i denti chino sul lavandino del terzo piano. Un bambino cinese strappa pezzetti di carta e li lancia dal settimo. La donna del quinto, compare bevendo dell’acqua da un importante bicchiere di vetro mentre cerca di far capire alla giovane curiosa che beve una tazza di caffè, che, spesso, l’ha notata affacciata dall’altro lato della strada a farsi gli affari altrui. Era certa che quella donna cercasse di intimidirla. La preoccupava il fatto che riuscire ad individuare il suo campanello, sarebbe stato tutto sommato semplice per la sua dirimpettaia. Cercò di evitare lo sguardo della donna e finse di interessarsi alle proprie unghie.

I racconti diventano un progetto ibrido nato dalla contaminazione di musica e letteratura, la testimonianza di un’impossibile ricomposizione della frammentarietà delle storie portate sul palco che è di riflesso la frammentarietà che caratterizza le nostre vite allo stato attuale.

Nel corso di una recente intervista Badiluzzi ha raccontato la genesi di Rumori:

Un progetto che ha avuto molte vite. È nato per la carta, una raccolta di racconti che scrivo per tenermi in esercizio e perché qualcosa dentro di me agogna il percorso di solitudine della scrittrice. Durante il lockdown mi sono dedicata alla scrittura come non mi era mai successo prima, il tempo! Soprattutto il tempo di osservare. Ho scoperto i miei vicini, li ho guardati, ho inventato storie su di loro. Così abitando e osservando l’esterno, da un palazzo alveare nella grande Roma, ho scritto della rinnovata consapevolezza di vicinanza ed estraneità che provo da cittadina metropolitana. Istintivamente ha preso forma l’idea di dare una voce ai protagonisti dei racconti e di avvicinarli al lavoro di Samuele Cestola, musicista con cui lavoro da tempo per restituire una sorta di audio racconto”.  

I racconti hanno assunto “sembianze teatrali”, recitati da Badiluzzi stessa accompagnata dai ritmi destrutturati e le incursioni elettroniche di Samovar (Samuele Cestola). I due performer sono l’uno di fronte all’altro e lo sguardo dello spettatore coglie le loro figure quasi solo di striscio, frammentate come sono dalle ombre e dai profili di fari e faretti da cui sono avvolti che sembrano andare a frammentare anche una narrazione sempre sospesa fra introspezione e naturalismo che alterna toni che spaziano dal surreale al giornalismo di cronaca.

La voce si immerge nella musica, appoggiandosi al tappeto sonoro sottostante, altre volte lascia spazio ad assoli incalzanti e muscolari. I “rumori” portati in scena da Martina Badiluzzi sono visioni che assumono la forma del fraseggio sonoro, oppure di gesto performativo, o ancora di ipotesi drammaturgiche che riflettono e rappresentano nella loro autenticità una collettività frastornata e sconnessa.

+ ARTICOLI

Si laurea in Scienze della Comunicazione con indirizzo impresa e marketing nel novembre del 1998 presso l'Università La Sapienza di Roma; matura circa dodici anni di esperienza presso agenzie internazionali di advertising del Gruppo WPP - Young&Rubicam, Bates Italia, J.Walter Thompson - nel ruolo di Account dove gestisce campagne pubblicitarie per conto di clienti tra cui Pfizer, Johnson&Johnson, Europcar, Alitalia, Rai, Amnesty International e Ail. Dal 2010 è dipendente di Roma Capitale e attualmente presta servizio presso l'Ufficio di di Presidenza del Municipio Roma XIV dove si occupa di comunicazione istituzionale, attività redazionale sui canali social del Municipio e piani di comunicazione. Ama viaggiare e leggere.

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e statistici. Cliccando su "Accetta" autorizzi tutti i cookie. Cliccando su "Rifiuta" o sulla X rifiuterai tutti i cookie eccetto quelli necessari per il corretto funzionamento del sito. Cliccando su "Personalizza" è possibile selezionare quali cookie attivare.