Le identità umane del romanzo Cosa rimane. Intervista con Rita Pacilio

immagine per Le identità umane del romanzo Cosa rimane. Intervista con Rita Pacilio

Il suo nome è legato alla poesia in maniera indissolubile, poeta di grande talento e versalità è tradotta in greco, romeno, francese, arabo, inglese, spagnolo, catalano, georgiano e napoletano.
Lei è Rita Pacilio voce artistica autentica che con Cosa rimane (Augh Utterson ed.), suo romanzo d’esordio suggella il suo nome alla narrativa.

Un esordio felice che trova il suo biglietto da visita nella protagonista Lorena, che attraverso il suo sguardo distrattamente attento, vive, rivive e racconta esperienze di vita taciute e no, che, pagina dopo pagina, ritraggono una, cento, mille esistenze.

immagine per Le identità umane del romanzo Cosa rimane. Intervista con Rita Pacilio

Una testimonianza forte, quella della Pacilio, che nasce da una necessità veritiera, come la stessa autrice ci racconta:

Cosa rimane nasce dalla frequentazione di storie umane che riemergono sul foglio, analizzate e romanzate, per descriverci dolori, amori, sogni e speranze.

Certo, la protagonista si fa carico di una grande responsabilità perché si confronta continuamente con i modelli sociali che fanno riferimento alla libertà e alla giustizia per contribuire all’oppressione e al sopruso dell’essere umano.

Nel testo, intorno a Lorena, troviamo un carosello di personaggi, tratteggiati con cura, tasselli di uno spaccato sociale che restituisce, tra l’altro, mancanze e memorie:

Lorena è la protagonista, ma rappresenta anche più identità umane e più punti di vista che la rendono  scudo di riferimento di tutti i personaggi della vicenda: intorno a lei viene orchestrata la vita che è l’unica maestra capace di insegnare sul serio le cose.

Lorena riesce a far confluire nel suo vissuto tutta l’energia di più anime che, come lei, si trovano ad affrontare innumerevoli conseguenze svelando paure, umiliazioni e conflitti emozionali.

Nelle atmosfere rarefatte, riemergono, a tratti, movenze poetiche, in un equilibrio arricchente anche se dalla poesia alla narrativa il passo non è breve:

Alla narrativa ci sono arrivata con il tempo, con lo studio, ma anche con naturalezza. Mi ero già messa alla prova nel 2011 con Non camminare scalzo e nel 2018 con L’amore casomai. Ma il romanzo richiede tutto un altro genere di impegno.

Prima di pubblicare ho riflettuto molto e mi sono confrontata con diversi editor perché desideravo capire quanto il mio lavoro fosse un tassello da aggiungere alla letteratura: in questo modo ho cercato di combattere la mia pur presente velleità personale. Mi sono confrontata molto anche con alcune colleghe scrittrici che stimo.

Alla fine ho pubblicato sperando di aver fatto bene il mio lavoro. Lo ammetto, questa è una strada che vorrei ancora attraversare con altri romanzi e storie.

E, a Rita Pacilio, poeta, scrittrice, sociologa, mediatrice familiare, è spontaneo chiedere “cosa rimane”, in una società come la nostra?:

Nel nostro contesto sociale rimane la memoria e la storia a cui fare sempre riferimento prima di operare. Rimane l’amore che sopravvive a tutte le intemperie e che, nonostante tutto, continua a farci sperare in un’armonia globale.

+ ARTICOLI

Rita Caramma è giornalista e scrittrice. Per poesia ha pubblicato: “Nella mia ricca solitudine” (Il Filo – Roma – 2005), “Retrospettive dell’inquietudine” (Zona - Arezzo – 2008), “Ti parlerò d’amor” (Drepanum – Trapani – 2016), “Parole di carta, parole di cartone” (Youcanprint – 2018). Per la narrativa il racconto lungo “Tecla” (Youcanprint – 2019). Per il teatro: “Una vestale di nome Ginevra” (Zona – 2010) e “Respiri migranti” (CR – Acireale – 2018), di quest’ultimo ha curato anche la regia. Ha scritto le favole in rima “Il ragno” (Arteincircolo 2007) e “Gelsomina” (Youcanprint – 2018). Ha curato diverse antologie di poesie e racconti. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti a livello nazionale, fra questi nel 2010 le è stato conferito il premio “Ercole Patti” per il suo impegno culturale.

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e statistici. Cliccando su "Accetta" autorizzi tutti i cookie. Cliccando su "Rifiuta" o sulla X rifiuterai tutti i cookie eccetto quelli necessari per il corretto funzionamento del sito. Cliccando su "Personalizza" è possibile selezionare quali cookie attivare.