IndipendenteMente #92. La ricreazione a distanza. Una manica di studenti alle prese con quei pezzi di insegnanti. Michele Canalini

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La ricreazione a distanza. Una manica di studenti alle prese con quei pezzi di insegnanti (Kimerik Edizioni) è l’ultimo libro di Michele Canalini, che offre le sue riflessioni sulla scuola italiana e sul ruolo dei docenti in tempi sicuramente non facili, e non solo a causa della pandemia.

Sono infatti tante le problematiche che gli insegnanti si trovano ad affrontare, e che spesso coinvolgono anche la gestione degli alunni.

immagine per IndipendenteMente #92. La ricreazione a distanza. Una manica di studenti alle prese con quei pezzi di insegnanti. Michele CanaliniL’autore presenta un’opera a metà strada tra il saggio e il romanzo in quanto ha deciso, da una parte, di raccontare i processi normativi, storici e sociali che hanno portato alla trasformazione della scuola in un’istituzione inclusiva e accessibile a tutti, e dall’altra di narrare la storia romanzata di un insegnante di liceo, alle prese con i problemi quotidiani che si hanno nel momento in cui si varca l’ingresso dell’edificio scolastico.

Spesso le due sezioni del libro si intrecciano, andando a trattare argomenti simili, e ciò rende l’opera omogenea ed esaustiva; inoltre, sono inserite anche delle digressioni autobiografiche dell’autore, che ha voluto offrire il suo punto di vista su una professione tanto importante e delicata – «Michele Canalini ci presenta uno spaccato di quello che significa essere docenti oggi, delle questioni di cui, talvolta anche a proprie spese, ci si fa carico e delle responsabilità educative e formative del ruolo dell’insegnante, non dimenticando però i progressi compiuti nel mondo della scuola, i cambiamenti e tutte le problematiche ancora in sospeso».

Specialmente nella parte dedicata al romanzo l’autore identifica quelli che sono i problemi della scuola odierna: la frustrazione degli insegnanti a causa del precariato e della mancanza di strutture e materiali adeguati, la piaga del bullismo e la conseguente sofferenza psicologica dei ragazzi, e in generale il rapporto non sempre semplice tra docenti e alunni.

La storia è ambientata ai giorni nostri ed è narrata in prima persona dall’insegnante; è il primo giorno di scuola e il protagonista è agitato perché dovrà conoscere la sua nuova classe.

Come ipotizzava, ci sono alcuni elementi irriverenti che disturbano la lezione, e il lettore si trova nel mezzo dei rabbiosi pensieri dell’insegnante, che vorrebbe trovarsi ovunque fuorché in aula; tra accadimenti tragicomici, si assiste alla giornata tipo di un docente, che deve venire incontro a molte necessità e deve risolvere problemi a volte di difficile gestione.

Alla fine del testo non possiamo che considerare un po’ degli eroi questi insegnanti bistrattati, che combattono in prima linea una battaglia fondamentale per lo sviluppo della società.

 

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Antonella Quaglia è una content editor e organizzatrice di eventi. Laureata in DAMS Cinema a Bologna, ha conseguito un Master in Management degli eventi artistici e culturali a Firenze. Dopo aver lavorato nel settore dell’organizzazione di mostre d’arte, segue diversi corsi in editoria e collabora con uffici stampa e riviste del settore.

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