Modena Antiquaria. 4°Convegno FIMA – Antiquario Futuro 2023

La nostra Laura Traversi, a Modena Antiquaria, ha seguito i lavori del  4°Convegno FIMA-Antiquario Futuro: moderatore Umberto Allemandi, con numerosi interventi, a partire dal Sottosegretario Vittorio Sgarbi.

Nella mattinata, si sono susseguiti diversi interventi di esponenti politici sia in presenza sia da remoto: Onorevoli Stefano Candiani, Laura Cavandoli, Daniela Dondi che hanno commentato favorevolmente le istanze poste, così come il sottosegretario Sgarbi che si è detto disposto ad intervenire in appoggio a quanto emerso dal Convegno.

Sono intervenuti il Maggiore della Guardia di Finanza di Modena Ciro Sannino, la Presidente delle case d’asta Sonia Farsetti ed il vicepresidente dell’AAI Marco Longari.

Un intervento vibrante in appoggio delle richieste è stato portato dal giornalista Paolo Manazza. Il Generale comandante del Nucleo per la tutela del Patrimonio Artistico Gen. Vincenzo Molinese per improvvisi impegni non è intervenuto.

Dall’evento, dedicato ai temi di settore, è scaturito, in attesa degli Atti del Convegno, il documento di sintesi, che volentieri pubblichiamo:

Si è concluso il IV Convegno organizzato dalla Federazione Italiana Mercanti dell’Arte (FIMA) ospitato da MODENANTIQUARIA 2023 e realizzato con il contributo di Confcommercio, Ascom Modena e Big Brother insurance group.

Voluto fortemente dal Presidente della Federazione Fabrizio Pedrazzini al fine di analizzare e confrontare le diverse leggi e regolamenti esistenti in Europa che riguardano il mercato antiquario che vede gli operatori in sofferenza rispetto ai colleghi europei.

Ciò è avvenuto lunedì 13 febbraio attraverso sei tavoli di consultazione composti da antiquari ed esperti che hanno elaborato proposte condivise da presentare il giorno successivo.

Martedì 14 febbraio alla presenza del Presidente Confcommercio Carlo Sangalli e del sottosegretario del Ministero della cultura Vittorio Sgarbi è stato esposto dall’Avvocato Giulio Volpe, esperto in Diritto dell’Arte e dei Beni Culturali, il documento conclusivo contenente le seguenti istanze:

  • Si chiede l’adeguamento della disciplina italiana quanto meno alle soglie di valore di cui al regolamento CE 116/2009 del Consiglio del 18 dicembre 2008 relativo all’esportazione di beni culturali.
  • Portare la soglia cronologica, attualmente di 70 anni a 100 anni.
  • Si esprime con forza l’auspicio di un rapido e significativo incremento del personale degli Uffici Esportazione e delle Soprintendenze.
  • Si chiede l’applicazione rigorosa, e solo in presenza di beni di eccezionale interesse per il patrimonio storico artistico nazionale, di criteri certi e univoci per l’emissione di un provvedimento di notifica. A questo proposito si chiede l’inserimento nell’ordinamento italiano della locuzione “tesori nazionali” come adottata da altri Paesi europei.
  • Si chiede il rispetto di tempi certi nei procedimenti amministrativi concernenti spedizione ed esportazione di cose di interesse storico artistico, se del caso eliminando la natura ordinatoria dei termini previsti dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.
  • Si chiede che si provveda alla redazione di un database o archivio unico delle opere notificate sul territorio nazionale ed eventualmente ad agevolare la consultabilità delle banche dati disponibili delle opere rubate.
  • Si auspica che ad ogni ricorso gerarchico amministrativo avverso un diniego al rilascio dell’;attestato di libera circolazione corrisponda sempre una decisione espressa dell’Amministrazione competente entro i novanta giorni dalla presentazione del ricorso stesso, come previsto dall’ art. 69 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.
  • Quanto ai beni “sotto soglia”, di cui alla legge n. 124 del 4 agosto 2017, si chiede che l’eventuale convocazione per la verifica del bene presso gli Uffici Esportazione avvenga con cognizione di causa e per documentata motivazione culturale.
  • Posto che la disciplina europea in materia di CITES prevede un certificato emesso dal Nucleo Forestale dei Carabinieri con valore di “passaporto” dell’opera, si chiede che esso segua l’oggetto e non sia avvinto al soggetto richiedente.
  • Si chiede inoltre, a questo proposito, una sanatoria in relazione alle opere prese in carico dall’operatore in data anteriore al 1° gennaio 2023 concedendosi, a questi fini, un termine per regolarizzare il possesso di opere derivate da specie CITES.
  • Quanto alle Mostre mercato, si chiede che faccia fede la bolla di accompagnamento del bene e non occorra la consultazione del Registro delle Cose Usate ex art.128 TULPS.
  • Si chiede che, come in altri Paesi europei, si prevedano sgravi fiscali in relazione all’acquisto di opere d’;arte.
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Laureata e specializzata in storia dell’arte all’Università “La Sapienza” di Roma, ha svolto, tra 1989 e 2010, attività di studio, ricerca e didattica universitaria, come borsista, ricercatore e docente con il sostegno o presso i seguenti istituti, enti di ricerca e università: Accademia di San Luca, Comunità Francese del Belgio, CNR, ENEA, MIUR-Ministero della Ricerca, E.U-Unione Europea, Università Libera di Bruxelles, Università di Napoli-S.O Benincasa, Università degli Studi di Chieti-Università Telematica Leonardo da Vinci. Dal 2010 è CTU-Consulente Tecnico ed Esperto del Tribunale Civile e Penale di Roma. È autrice di articoli divulgativi e/o di approfondimento per vari giornali/ rubriche di settore e docente della 24Ore Business School.

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