IndipendenteMente #144. Chiesa e pastorale digitale. In uscita verso una società 5.0. Un saggio di Fortunato Ammendolia e Riccardo Petricca.

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Chiesa e pastorale digitale. In uscita verso una società 5.0 (Edizioni Il Pozzo di Giacobbe) di Fortunato Ammendolia e Riccardo Petricca è un saggio di filosofia dell’informazione in cui si intreccia tecnologia e pastorale per rendere conto del cammino della Chiesa nella nostra società iperconnessa.

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Gli autori approfondiscono il significato della pastorale digitale andando ad analizzare i tanti aspetti di cui si compone; il testo è organizzato basandosi su un percorso di studio e di laboratorio proposto presso la Pontificia Università Urbaniana di Roma, ed è rivolto principalmente gli operatori pastorali e agli studenti delle università (cattoliche e laiche).

I dettami della digital society hanno imposto a tutti, Chiesa compresa, di operare un rinnovamento nei modi di comunicare: la testimonianza evangelica si deve ora inserire in una prospettiva “Onlife” – termine che si riferisce all’abbattimento della barriera tra mondo fisico e mondo digitale – e negli anni la Chiesa ha dovuto quindi calibrare la sua comunicazione adeguandosi al nuovo contesto.

Lo ha fatto in primis durante la pandemia, quando era un obbligo mantenere le distanze, e non si poteva far altro che affidarsi ai canali digitali per trasmettere i messaggi evangelici; e l’ha continuato a fare in seguito, istruendo gli operatori pastorali e aggiornandosi per stare al passo con i tempi – «Anche la Chiesa è chiamata a dare una forma alla perorata Società 5.0», si afferma infatti nel saggio.

Fortunato Ammendolia, che esercita come Business Unit Manager ed è studioso di Pastorale digitale, Religious Sentiment Analysis, Intelligenza Artificiale ed Etica, e Riccardo Petricca, che è ingegnere delle Telecomunicazioni, Innovation Manager e professore incaricato presso la Pontificia Università Urbaniana di Roma, oltre a proporre una rilettura del rapporto tra l’essere umano, la tecnologia e la cristianità, trattano anche di argomenti più specifici come la privacy, la cybersecurity e l’intelligenza artificiale.

Perché sebbene la digital society abbia portato nuove opportunità alla testimonianza evangelica, è pur vero che ci sono problematiche alle quali si deve far fronte.

«Nella presente pubblicazione, dalla definizione di pastorale digitale in senso ampio, alle più specifiche questioni di privacy e sicurezza, urgenti da affrontare, si è evidenziato che gli approcci alle tecnologie digitali – in particolar modo l’impiego dell’intelligenza artificiale e la necessità di sicurezza informatica – devono confrontarsi con questioni etiche, e che in una sinergia di saperi occorre esprimersi anche in senso cristiano. Si è pure detto che il dibattito non interessa solo i piani alti della Chiesa, il governo e l’ambiente scientifico (scienze umane e tecnologiche), ma che la semina accade dal basso, in una sinergia tra parrocchia e istituzioni».

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Antonella Quaglia è una content editor e organizzatrice di eventi. Laureata in DAMS Cinema a Bologna, ha conseguito un Master in Management degli eventi artistici e culturali a Firenze. Dopo aver lavorato nel settore dell’organizzazione di mostre d’arte, segue diversi corsi in editoria e collabora con uffici stampa e riviste del settore.

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