Letteratura inaspettata #6. A volte velo e a volte specchio – Liriche persiane a cura di Iman Mansub Basiri e Carla De Bellis

ca0eee67968e53c839a1c6443b086b67“A volte sono velo a volte specchio
del tuo splendore, e trasalisco attonito
dell’immagine tua nel mio pensiero”

Questi primi versi di una poesia di Bidel Delhavi danno il titolo a A volte velo e a volte specchio – Liriche persiane (sec. IX – XIX) [Edizioni San Marco dei Giustiniani] una raccolta di poesie d’amore che vanno oltre l’amore, poichè leggono in questo il paradigma della vita e dell’esistenza.

In ognuna delle quarantasette poesie di autori diversi che spaziano lungo circa dieci secoli, l’amore ci prende tutti i sensi, pur consentendoci di intravedere, fra le luci e le ombre di parole così difficili da tradurre, opposti che si uniscono, sensi e significati diversi, riflessi simbolici, visioni mistiche.

Alcune delle poesie presenti nel testo sono state tradotte in italiano per la prima volta. Un lavoro complesso quello portato avanti da Iman Mansub Basiri che ha dato vita ad una necessaria traduzione letterale attenta ai contenuti filosofici dell’antica poesia e alla sua espressione capace di assumere più significati e da Carla De Bellis che ha saputo riscriverla seguendo le sonorità ed il ritmo della poesia italiana, riuscendo, comunque a rispettare i testi originari.

Nelle lingue occidentali, infatti -come spiega Carla De Bellis nella sua prefazione – si rileva la mancanza di un lessico e di un sistema di concetti e di immagini adeguati ad esprimere le visioni delle tradizioni filosofico-religiose dalla cui cultura le poesie qui tradotte sono fortemente segnate.

Dunque il senso vero non è quello letterale. Occorre saperlo per la comprensione del linguaggio lirico persiano, ma non è richiesto per lasciarsi portare via dal sogno e dalla bellezza.

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Giornalista culturale e autrice di testi ed adattamenti, si dedica da sempre alla ricerca di scritture, viaggi, tradizioni e memorie. Per dieci anni direttore responsabile del mensile "Carcere e Comunità" e co-fondatrice di "SOS Razzismo Italia", nel 1990 fonda l’Associazione Teatrale "The Way to the Indies Argillateatri". Collabora con diverse testate e si occupa di progetti non profit, educativi, teatrali, editoriali, letterari, giornalistici e web.

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