Festival della Letteratura #2 Un fine settimana al Festival di Mantova a ingresso libero

14265041_614017582101223_6041250294379018034_nPrima di partire per Mantova un’amica mi ha detto: “Peccato che occorra prenotare con tanto anticipo, altrimenti ci si potrebbe fare una scappata nel fine settimana. Anni fa ci provammo e ricordo le file interminabili per poi arrivare all’ingresso dell’evento ed essere rimandati indietro perché non c’era posto.
Ma il Festival cambia. In occasione del ventennale gli incontri ad accesso libero sono numerosi e interessanti.
Si tratta prevalentente di alcune serie di incontri che si tengono in ambientazioni ad ingresso libero.
Si comincia alle dieci in piazza Sordello, presso la Tenda Sordello, con una serie di incontri dedicati ai bambini: Parole, paroline, parolacce.
C’è la tradizionale serie di “Accenti” , nella stessa Tenda Sordello, in orario prevalentemente serale.  Mercoledì sera è stato molto bello l’incontro con Elena Loewenthal, giovedì ci sarà una scrittrice cubana, Rosa Miriam Elizalde Zorrilla, e a seguire Giorgio Fontana. Sono incontri  di mezz’ora durante i quali spesso gli spettatori mangiano un panino o un altro tipo di snack acquistato presso le vacanze con le bancarelle.

In piazza Mantegna si tiene la serie di “Lavagne“, lezioni semplici su argomenti complessi di musica, astronomia, scienze e altro, inaugurata da Alberto Vecchio con un affascinante resoconto dell’esperimento LIGO che ha dimostrato l’esistenza delle de gravitazionali.
Nel cortile di Palazzo Castiglioni sono programmati venti incontri, al mattino o al pomeriggio, con altrettanti autori che presentano il libro dei loro vent’anni:da Augias a Bianca Pitzorno a Bruno Gambarotta, Fabio Genovesi, Beatrice Masini e tanti altri raccontano ciascuno il libro che a vent’anni hanno amato.

Nella pomeriggio in piazza Leon Battista Alberti si può assistere alle interviste di Raitre ai principali protagonisti del Festival condotte da Loredana Lipperini.
In tarda serata,alle 22,30,  nella stessa piazza, si ripete come ogni anno Blurandevù, l’appuntamento coi giovani volontari del festival che intervistano, in modo sempre fresco e divertente, uno scrittore. (Aspetto con impazienza sabato sera l’incontro con Leo Ortolani, l’autore di Rat-Man.)

Certo, si tratta spesso di location scomode. In Piazza Mantegna  potete stare in piedi o accomodarvi sui gradini della chiesa: nella Tenda Sordello gli sgabellini rotondi sono presto esauriti e nel  cortile di Palazzo Castiglioni avete la scelta tra cubi fatti coi cartoni delle uova, il prato umido o lo stare in piedi. O usufruire di una seggiola consumando nell’adiacente bar. In tal  caso non vedrete il relatore, vi accontenterete di ascoltarlo. E in Piazza Leon Battista Albti dovete conquistarvi un angolo di panca arrivando con un certo anticipo.
Ma se pensate questo fine settimana di fare un giro a Mantova e non trovate i biglietti per l’evento, esaurito, che avreste voluto vedere, ora sapete di poter usufruire di una offerta gratuita molto interessante durante ciascuna giornata dal mattino a tarda sera. Vi piacerà.

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Cecilia Deni, classe 57, sarda di nascita, vive e lavora come medico di famiglia a Bologna. Lettrice ossessiva, ama restituire il frutto delle letture a chiunque, imprudentemente, si presti ad ascoltare.

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