Piattaforma di riferimento per galleristi e sistema dell’arte. Bologna

ArteFiera 2014, photo courtesy Maila Buglioni

Bologna, centro propulsore e promotore dell’arte moderna e contemporanea da più di tre decenni grazie ad ArteFiera, prima fiera d’arte nata in Italia ben trentotto anni fa. Tuttavia, la kermesse emiliana da qualche anno arranca a tenere in passo nei confronti di fiere nostrane più giovani, Artissima in testa.

Nonostante tale calo, l’edizione 2014, appena conclusa, ha registrato una risposta positiva sia dei visitatori entranti – le cui presenze censite ammontano a 47.500 ovvero il 15% in più rispetto il 2013 – sia di quelli virtuali acceduti al sito web e/o ai social network. Aumento forse dovuto anche a una maggiore proposta espositiva: dalle ben 172 le gallerie nazionali e internazionali selezionate (+25% rispetto allo scorso anno) all’apertura nei confronti della fotografia (esiliata in uno spazio a parte!), dell’arte della seconda metà dell’Ottocento/inizio Novecento e dei Paesi dell’Est Europa, senza escludere l’inserimento d’importanti gallerie d’arte contemporanea cinese. Un passaggio indispensabile per una manifestazione che esige rinnovarsi, evidenziando il suo carattere internazionale ed extra-europeo e che – come sottolineato dal presidente di BolognaFiere, Duccio Campagnoli – vuole essere:

«piattaforma di riferimento per tutti i galleristi ed il sistema dell’arte italiana, un evento culturale per il Paese e per Bologna che deve saper proporre arte, sperimentazione e tecnologia con contenuti di profilo e originalità».

Sperimentazioni e attenzioni verso nuovi settori dell’arte che non possono non far venire in mente le innovazioni messe appunto nelle ultime edizioni da Frieze London, che da due anni ha aperto i battenti all’arte di tutte le età grazie a Frieze Master. Inoltre, una buona parte dell’accresciuto interesse, sia da parte del pubblico sia della stampa, è stata favorita dalla seconda edizione di ArtCity che, nella notte di sabato 25 gennaio, ha proposto interessanti vernissage in numerosi spazi, musei e gallerie della città: dalla mostra su Rachel Whiteread al MAMBO a quella su Mattia Barbieri alla (Galleria +) Oltredimore, dalla Terra italiana. Paladino, Leoncillo, Matta, Chia proposta dalla Galleria d’ARTE Maggiore G.A.M. all’esposizione di Beth Moon Between Earth and Sky presentata da L’Ariete Arte Contemporanea.

Infine, possiamo affermare un incremento anche nei confronti delle vendite: riscontri positivi affermati da molti galleristi presenti, soddisfatti sia per i nuovi contatti stretti con collezionisti sia per gli affari conclusi in fiera.

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Buglioni Maila è storico dell’arte e curatore di mostre. Fin da piccola ha manifestato un innato interesse verso ogni forma d’arte: dalle arti visive alla danza, dal teatro all’architettura. Dopo il diploma presso l’Istituto d’Arte Sacra Roma II, ha proseguito gli studi all’Università ‘La Sapienza’ di Roma, dove ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’arte contemporanea. Ha collaborato con l’associazione turistica Genti&Paesi in qualità di guida turistica nella città di Roma. Collabora attivamente con altre riviste specializzate del settore artistico. Nel 2013 ha collaborato alla realizzazione di Memorie Urbane - Street Art Festival a Gaeta e Terracina.

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