IndipendenteMente #30. James Hook. Il pirata che navigò in cielo. La vera storia di Capitan Uncino

Nel romanzo James Hook. Il pirata che navigò in cielo (Scatoleparlanti Edizioni) di Mario Petillo si conosce per la prima volta la vera storia di Capitan Uncino, l’unica che rispetta i due elementi biografici che James M. Barrie aveva dato in riferimento a Hook quando scrisse la vicenda di Peter Pan: era stato il nostromo di Barbanera e aveva studiato nel collegio di Eton.

Dando delle coordinate specifiche alla storia di Uncino, l’autore riesce a costruire una vicenda in cui si intrecciano dati storici ed elementi di fantasia, restituendo il ritratto di un uomo, prima ancora che pirata e antieroe, dalla personalità complessa e sfaccettata.

Petillo vuole dare dignità alla figura di Hook, raccontando i motivi concreti alla base del suo accanito odio nei confronti di Peter Pan, che in questo romanzo assume connotazioni molto più oscure che nella storia che lo vede protagonista.

Il lettore ha finalmente la possibilità di osservare da vicino le tante sfumature del carattere di Capitan Uncino che, insieme, contribuiscono a creare un quadro più esauriente della sua personalità.

Si scopre che, prima di essere il feroce Capitano James Hook, era solo James M. Turner, un ragazzino vivace con una forte passione per la letteratura. Peter Pan entra nella sua vita quando ha quattordici anni: lo rapisce e lo porta a Neverland, il luogo in cui si resta per sempre giovani, in cui si vive una vita di illusioni.

Ma James vuole crescere, e a differenza degli altri bambini sperduti non subisce il fascino di Peter Pan; lui è un ragazzo speciale e, dopo tante peripezie e dolore, riesce a fuggire dall’atollo in mezzo al cielo.

Ed è da qui che nasce la leggenda: «questa è una nuova era. Questa sarà l’era di Capitan James Hook»; James diventa Capitan Uncino, e con la sua Jolly Roger decide di tornare indietro sull’Isola che non c’è, a pareggiare i conti.

Ma il male sa nascondersi bene, proprio dove non si pensa mai possa annidarsi, e Hook forse non è abbastanza crudele da riuscire a sconfiggere un essere ambiguo come Peter Pan.

Questa è infatti la storia di un vinto che però non si è mai arreso; la storia di un uomo consumato dalla vendetta che diventa un antieroe suo malgrado, perché è stato privato del suo futuro.

Mario Petillo riesce nel difficile compito di riempire i vuoti della storia di un villain spesso apprezzato più dell’eroe che combatte, perché in fondo Capitan Uncino è amato proprio per la sua goffa e inconcludente malvagità.

 

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Laureata in Editoria e giornalismo, lavora come traduttrice, editor e redattrice presso una casa editrice per l’infanzia. Fin da piccola ama le lingue straniere e leggere libri di qualsiasi genere, cosa che l’ha portata a fare di queste passoni la sue principale materia di studi e il suo lavoro.

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