Irrompe East end. Il cartoon non sarà più come prima

East End

Dai candidati al David di Donatello, per gli effetti visivi di Ustica, Luca Scanferla e Giuseppe Squillaci, arriva, distribuito da Distribuzione Indipendente, la più sorprendente proposta per il Cinema d’animazione degli ultimi decenni: East End.

Collocato in una fantasiosa periferia romana, in una Capitale devastata dalla speculazione edilizia e dalla mala (http://www.eastend.it), è un film dissacrante, forsennato, scorrettissimo. Divertente e qua e là pure sgrammaticato.

C’è di tutto e di più in East end, che s’infila nel solco di South Park ma poi se ne va per conto suo in una storia surreale e anche drammatica – spesso ridiamo per non piangere, no? – che con disinvoltura combina il disagio infantile dei piccoli protagonisti, un manipolo di bambini, figli incompresi di genitori separati, bimbi che non sanno spiegarsi l’assenza delle mamme – questa è la parte seria del film – con elementi di spassosissima follia pura. E sono tanti, troppi per essere elencati. Si va dal Regista in Vespa, che nel più endemico stile radical chic, scopre la periferia (citazione evidentissima del nanni Moretti di Caro Diario), al Capitano giubilato per errore. Non si salva nessuno: il Papa emerito e il Pontefice  fanno quasi tenerezza, Obama è più smagliante che mai, passo felino e sorriso magnum, inclusi. Come plus, ha la voce di Silvio.

Il film, per non farsi mancare nulla, si  concede incursioni anche nel soprannaturale, nel fantascientifico, e nella spy story, il tutto condito con una sottotrama noir che ha a che fare coi palazzinari di periferia.

Si ride di gusto, dall’inizio alla fine ma forse, diciamo, forse, il taglio di una manciata di minuti avrebbe giovuto ma non è il caso di essere eccessivamente severi: da oggi il cartoon da adulti abita pure a queste latitudini. E a conti fatti, il divieto ai minori di 14 non dovrebbe pregiudicarne i destini. Ideato come serie tv, East End è diventato un lungo. Senza alcun dubbio, meglio ma molto meglio così.

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Pier Luigi Manieri, curatore di eventi, scrittore, saggista e cultore della materia cinematografica. Ha dato alle stampe l'antologia di racconti spy, horror, sci fi, urban fantasy e a tematica supereroistica "Roma Special effects -di vampiri mutanti supereroi e altre storie" (PS ed.) e la monografia "La Regia di Frontiera di John Carpenter "( Elara). D'imminente pubblicazione il saggio "Le Guerre Stellari - Ovvero, la space opera cine televisiva da Lucas ad oggi" contenuta nel volume "Effetti Collaterali – la fantascienza tra letteratura, cinema e TV" (Elara). Ha all'attivo centinaia di articoli su diverse testate di settore. Esperto d'immaginario e sottoculture di genere, ha curato il volume, "Il Tuo capitolo finale" dedicato a Sherlock Holmes. È autore e regista dei reading video musicali “Iconico & Fantastico” e "Il cinema del telfoni bianchi". Ha ideato e curato eventi come Urania: stregati dalla Luna, Il cinema italiano al tempo della Dolce Vita, Effetti Speciali, MassArt, Radar-esploratori dell’immaginario.

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