Più Libri Più liberi #4. I librai indipendenti di Roma fanno rete. Alla Fiera si fa il punto della situazione

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I librai indipendenti di Roma si sono inventati un modo nuovo per uscire dalla crisi dell’editoria: fare “rete”.

A Più Libri Più Liberi ho incontrato, in una Aldus Room gremita di professionisti, due librai romani “storici”, Alessandro Alessandroni di Altroquando e Davide Vender di Odradek.

Il loro intervento è stato preceduto dal racconto inquietante dello stato dei fatti, resoconto di uno studio effettuato dalla Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’università Tor Vergata e illustrato da Francesca Vannucchi.

Perché racconto inquietante? Perché risulta che negli ultimi dieci anni a Roma si è passati da 414 a 191 librerie indipendenti. 223 librerie hanno chiuso…

Cosa abbia determinato questo disastro sociologico e culturale – definirlo economico mi pare ovvio, ma le librerie non sono semplicemente esercizi commerciali – è stato solo marginalmente oggetto di discussione.

In Italia viviamo il paradosso per cui editore, distributore e libraio sono spesso la stessa cosa, e mi riferisco a major come Mondadori, Feltrinelli & C.

E queste realtà producono il 70% delle pubblicazioni, le mettono in vendita a prezzi maggiorati e poi offrono sconti notevoli ai lettori nelle loro librerie di catena.

Come possono sopravvivere le librerie indipendenti a questa aggressione?

Promuoviamo una legge che vieti lo sconto, come in Germania e Francia.” Va bene, come lettrice accanita mi si è accapponata la pelle, però la controfferta è prezzi più bassi per tutti, e mi pare sano e giusto.

Sì, ma intanto che si realizza questa utopia, come sopravvivono i librai indipendenti? Facendo rete, ad esempio.

Da pochissimo 40 librerie romane si sono unite, associate, messe insieme insomma, condividendo eventi e, soprattutto, i cataloghi.

Questo significa che il lettore che va da Pallotta in cerca di un libro e non lo trova, può accedere al catalogo virtuale di questa mega libreria e scoprire che, ad esempio, sta da Altroquando.

Presto ci saranno un sito e una app per facilitare questa consultazione. E ci sono le iniziative per favorire la lettura, assieme a scuole, musei e biblioteche, per esempio.

Da sola una libreria indipendente non ce la può fare. In 40 sì riesce a fare molto di più.

Poi c’è la faccenda del territorio, o meglio del quartiere. Valorizzare le piccole aziende di zona, magari artigianali, valorizzarsi a vicenda con iniziative comuni rientra nell’ambito del “saper fare”.

Questa è la parola chiave secondo Davide Vender che ha da poco concluso una campagna di crowdfunding con la quale ha raccolto fondi che lo hanno aiutato a salvare la sua libreria. E i contributi sono arrivati dai suoi clienti…

Da anni pubblica un calendario particolare assieme ad alcune realtà commerciali artigianali del suo quartiere, un calendario che è un racconto di cosa sanno fare queste piccole aziende. Saper fare.

Il dito viene ovviamente puntato verso coloro che si improvvisano del mestiere e che credono sia semplice gestire una libreria, e questo è anche il motivo per cui spesso le librerie sono percepite come meri esercizi commerciali.

Bisogna tornare ad essere centri di aggregazione e integrazione culturale” come le biblioteche. Si sente davvero la mancanza di realtà del genere nei nostri quartieri.

Un tempo, pensiamo agli inizi del ‘900, le librerie erano punto di incontro sociale, si sviluppavano idee e cultura al suo interno e il libraio era un consigliere.

Oggi commessi svogliati si limitano ad emettere uno scontrino e a indicare uno scaffale.

L’avvento di Amazon che fa dumping indisturbata sta però mettendo in crisi anche le grandi catene di distribuzione, segnale questo che forse farà unire le forze per uscire dalla decennale crisi e riportare l’editoria a ciò che dovrebbe rappresentare: una ricchezza per tutti.

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Cetta De Luca, scrittrice, editor e blogger vive a Roma. Ha al suo attivo sei pubblicazioni tra romanzi e raccolte poetiche. Lavora nel campo dell'editing come free lance per la narrativa e collabora alla revisione di pubblicazioni di didattica nell'ambito letterario. Cura un blog personale http://www.cettadeluca.wordpress.com e spesso è ospite dei blog Inoltre e Svolgimento.
Nel poco tempo libero che le rimane tra lavoro e figli si impegna nell'organizzazione di eventi per il mondo letterario e, nello specifico, per gli scrittori.

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