Più Libri Più Liberi #6. Cinquantuno scrittrici e “Una stanza tutta per loro”

A Più Libri Più Liberi 2018 succede che un editore decida di presentare un progetto editoriale dedicato a cinquantuno donne della letteratura italiana. L’editore si chiama Avagliano e il progetto è un libro dal titolo evocativo, Una stanza tutta per loro.

Cinquantuno donne dalla penna brillante e potente, descritte in schede particolari, fotografie che raccontano le loro stanze della scrittura, che poi sono luoghi intimi, insoliti, spesso diversi da come un lettore curioso potrebbe immaginarli, spesso spazi rubati perché tanto uno scrittore quello spazio se lo crea dentro di sé.

Ho detto fotografie perché di un libro fotografico si tratta, ma non solo. Gli scatti – veri ritratti d’autore – di Ale di Blasio sono accompagnati dalla narrazione intima del momento creativo, dall’esplorazione di quel luogo fisico e mentale in cui ogni autrice si sente libera di esprimersi.

E, in fondo, una riflessione che il curatore Alessio Romano ha chiesto a ognuna di loro di fare: esiste oggi – o ha un senso definirla così – una scrittura femminile?

Paolo di Paolo ha condotto con eleganza l’incontro con alcune delle cinquantuno autrici presenti nel libro, un parterre affollato e ricco con Nadia Terranova, Loredana Lipperini, Silvia Cossu, Gaja Lombardi Cenciarelli, Francesca Bonafini, Federica De Paolis, Francesca Bertuzzi e Lidia Riviello, e si è ben destreggiato con i tempi ristretti a disposizione.

Su una cosa tutte le autrici intervenute sono state d’accordo: esiste una “percezione” della scrittura femminile che non coincide con la realtà. Quante autrici hanno usato pseudonimi maschili nel pubblicare romanzi di genere? Quante autrici si sono dovute ricavare una nicchia in epoche in cui il borsino degli scrittori quasi non le menzionava?

E come si può non citare quello che è accaduto quest’anno, con due straordinarie penne femminili vincitrici di due tra i premi letterari più prestigiosi, Strega e Campiello, eppure non basta a sdoganare l’impressione che tutti hanno, che la letteratura femminile faccia sempre più fatica ad avere la stessa considerazione di quella maschile.

E non è forse vero che le scrittrici leggono volentieri i loro colleghi uomini ma non ricevono la stessa cortesia in cambio?

“Se una donna scrive una storia d’amore è narrativa rosa, se lo fa un uomo è un’opera letteraria. Ed è anche sbagliato attribuire un genere alla letteratura, non esistono i generi, esistono i libri belli e i libri brutti, a prescindere da chi li scriva.” [Gaja Lombardi Cenciarelli]

La questione della percezione è quella che maggiormente mi ha colpita in questo incontro. Vero è che troppe antologie letterarie continuano a canonizzare scrittori e ben poche sono le scrittrici menzionate, come se queste non fossero degne di influenzare i lettori col loro pensiero.

Ricordo bene i tomi di letteratura del liceo, quando si affrontavano il Romanticismo, il Verismo, il Decadentismo – giusto per citare alcuni “movimenti”. Movimenti letterari, capaci di portare venti di cambiamento sociale che potevano diventare autentici tsunami, e che lo sono diventati in effetti.

Eppure tra i noti Leopardi, Verga, Foscolo e tutti gli illustri poeti che hanno accompagnato i nostri studi giovanili le sole “voci” femminili che forse ricordiamo sono Matilde Serao e Grazia Deledda.

Ma questi sono riferimenti di epoche passate, quando la condizione culturale femminile era di totale assenza nella maggior parte dei casi. Le cose sono cominciate a cambiare già nel secolo scorso – e fa strano parlare di secolo perché molte scrittrici di oggi ci sono nate – con autrici del calibro di Sibilla Aleramo e Elsa Morante o poetesse come Alda Merini, e continuano a cambiare oggi, con le voci sensibili ed eleganti di queste cinquantuno autrici raccontate in Una stanza tutta per loro. E ce ne sono tante altre, che cinquantuno stanze non basterebbero a contenerle tutte.

Dobbiamo solo ascoltarle.

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Cetta De Luca, scrittrice, editor e blogger vive a Roma. Ha al suo attivo sei pubblicazioni tra romanzi e raccolte poetiche. Lavora nel campo dell'editing come free lance per la narrativa e collabora alla revisione di pubblicazioni di didattica nell'ambito letterario. Cura un blog personale http://www.cettadeluca.wordpress.com e spesso è ospite dei blog Inoltre e Svolgimento.
Nel poco tempo libero che le rimane tra lavoro e figli si impegna nell'organizzazione di eventi per il mondo letterario e, nello specifico, per gli scrittori.

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