Viaggio nel suggestivo Eden di Robert Pan. A Bolzano

Robert Pan

Peter Weiermair lo definisce un alchimista del colore e proprio come tale Robert Pan fonde insieme principi della chimica, dell’arte e della fisica, dominando la materia per poi espanderla.

La sua ricerca artistica è attiva orma da diversi anni e questo lo porta a raggiungere una perfezione tecnica tale, da consentirgli di controllare con estrema precisione ogni passaggio creativo.

Il suo lavoro, conosciuto a livello nazionale e internazionale, si snoda attraverso sovrapposizioni di innumerevoli strati di resina, cromaticamente diversificati da attenti processi chimici, trovando nella luce e nel colore la propria forma espressiva. La figurazione sempre più sfuggente lascia il posto ad una matericità in continua evoluzione, all’interno di una dinamica spazio-temporale.

Il risultato è un forte legame di colore, luce e materia che crea opere di grande intensità, capaci di suscitare emozioni contrastanti. Grandi paesaggi surreali e misteriosi nei quali perdersi, macrocosmi e microcosmi che aprono le porte al mondo dell’immaginazione.

Oggi Robert Pan torna nella sua città natale Bolzano, dove vive e lavora, con una personale che ci conduce oltre le apparenze terrene, attraverso il materiale e l’immateriale.
Siamo nel mondo dell’ Eden.
Osserva il curatore della mostra Alberto Mattia Martini:

“Robert Pan in questa nuova serie di lavori, giunge ad annullare la limitante distinzione tra mondo delle idee e mondo della realtà sensibile, assumendo la facoltà di demiurgo che plasma la materia, riuscendo a trasformarla, ordinarla e quindi vivificandola eternamente”.

Nato nel 1969 Pan studia Scultura all’Accademia di Urbino. La sua prima esposizione personale risale al 1991 presso la Galleria Prisma di Bolzano. Nello stesso anno si trasferisce per una borsa studio a Parigi, per poi soggiornare a Londra e successivamente a New York per due anni. Diverse sono le sue mostre in Italia e all’estero e numerosi i consensi che riceve dalla critica.

Artista in continua crescita espressiva, ha fatto della resina il suo mezzo di lavoro principale, dopo aver sperimentato anche altri materiali. Il suo procedimento creativo richiede una conoscenza tecnica perfezionata ormai da circa 25 anni di lavoro, una forza ed una precisione tali da lasciare sbalorditi. Il suo continuo immettere per poi sottrarre colle, colori e resine, su varie tipologie di reti al posto della più comune tela, l’utilizzo del fuoco per scaldare e poi ancora asciugature e fresature, è stupefacente. Tutto è attentamente studiato e controllato nei minimi particolari, in un lasso di tempo che diventa parte fondamentale del processo artistico.

L’effetto finale di questo complesso procedimento è un lavoro che lascia meravigliati. Lavori dalla superficie lucida che colpiscono per la forza espressiva e che, come spiega il curatore Alberto Mattia Martini, sono capaci di annullare passato, presente e futuro, trasformando l’immagine in un eterno presente.

Le opere di Robert Pan rapiscono il nostro sguardo e ci trasportano lentamente in mondi sconosciuti, avvolgendoci prima all’interno della materia per poi tornare ad osservare da lontano visioni di colore e luce, di eterei azzurri e scuri terreni.

Info mostra

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Lucia Rossi, laureata in Arte, Spettacolo e Immagine Multimediale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Parma, è scrittrice, contributing editor per riviste d'arte, curatrice di mostre. Vive e lavora a Berlino. Ha diverse esperienze come curatrice indipendente di eventi culturali e collaborazioni per cataloghi d'arte e pubblicazioni.

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