Berlino. Premiazione per la XII Edizione L’italiano dell’anno

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Foto by dario Jacopo Laganà

Una serata particolarmente emozionante quella presso l’Ambasciata D’Italia di Berlino, in occasione della cerimonia di consegna del Premio L’italiano dell’anno 2018 indetto dal Com.It.Es. Berlino, con i patrocini dell’Istituto Italiano di Cultura e dell’Ambasciata Italiana a Berlino.

È dal 2006 che il Comites di Berlino ( Comitato degli italiani all’estero) indice annualmente il Premio volto a riconoscere due connazionali, un uomo e una donna, che grazie al loro operato contribuiscono a valorizzare l’italianità in diversi settori all’interno della Circoscrizione di Berlino – Brandeburgo in Germania.

Il Premio consiste in un Attestato di Merito, ma dal 2015 si affianca a questo anche un opera d’arte. Viene infatti ideato in parallelo il Premio “ Un’opera per l’italiano dell’anno” attraverso il quale due artisti italiani residenti nella Circoscrizione di Berlino vengono selezionati da una giuria interna attraverso concorso. Gli artisti vincitori ricevono un attestato e un premio in denaro, mentre le loro opere vengono donate dal Comites ai due italiani dell’anno.

La XII Edizione del Premio Comites ha visto protagonisti Lucia Chiarla e Giò di Sera, due italiani che, percorrendo strade differenti, hanno aiutato ad intensificare il legame tra Italia e Berlino valorizzando la nostra cultura e la nostra identità, e gli artisti Andrea Mazzola e Marco Dalbosco vincitori del Premio di arti visive.

Lucia Chiarla, regista e sceneggiatrice, si trasferisce a Berlino dal 2005. È co-autrice e interprete di Bye Bye Berlusconi, una satira politica presentata nel 2006 al Festival di Berlino nella sezione “ Panorama”.

Vari riconoscimenti arrivano in particolare con il suo primo film da regista Reise nach Jerusalem, che debutta nel 2018 e che incide anche sulla decisione del conferimento del Premio Comites. Il film, prodotto dalla Kess Film, riceve numerosi meriti tra i quali il premio come miglior film e la menzione speciale per la sceneggiatura all’Achtung Film Festival Berlin e il premio come miglior film al Festival Filmkunsttage Sachsen Anhalt.

Una tragicommedia in cui la protagonista Alice, interpretata da Eva Lòbau, è alle prese con i problemi legati alla precarietà lavorativa in un ambiente straniero, una società tedesca all’apparenza perfetta ma che in realtà nasconde pericolose zone d’ombra, forse ancora più nocive in quanto mascherate. E sono proprio le maschere che Lucia Chiarla fa cadere, per mostrarci la realtà che si cela dietro un apparente ordine di stabilità. E lo fa incentrandosi sull’esasperazione delle prospettive, calcando quell’aspetto kafkiano che risulta fondamentale nell’opera.

Un film toccante, ironico e amaro. Reise nach Jerusalem (Viaggio verso Gerusalemme), in tedesco significa “ gioco delle sedie”. E allora capiamo ancora meglio il dramma che emerge, una reale disoccupazione in un contesto dove il successo professionale si mette in mostra. Infondo, bisogna essere sempre attenti e veloci per rubare il posto agli altri giocatori e non finire eliminati.

Un momento coinvolgente il discorso di Lucia Chiarla durante la serata in Ambasciata, visibilmente commossa dall’affermazione della sua carriera.

A lei l’opera di Andrea Mazzola Silence of Water, con il quale l’artista riceve un riconoscimento per l’impegno artistico e, nello specifico, per le sue ultime sperimentazioni che indagano le dinamiche della Natura nel mondo contemporaneo. Artista che crea opere sofisticate e al tempo stesso potenti connotate da attenti procedimenti tecnici in grado di unire diversi materiali.

Negli ultimi anni la sua ricerca lo porta ad esaminare l’equilibrio tra ordine e caos, sia concettualmente che tecnicamente, permettendogli di controllare la materia e di lasciarla ugualmente libera nella sua naturale essenza.

https://www.artapartofculture.net/2018/10/24/peinture-nature-andrea-mazzola-rudolf-zur-lippe-pascual-jordan-friedrich-lippe-a-berlino/

L’altro vincitore del Premio di arti visive, Marco Dalbosco, viene selezionato per l’opera Labor’s Game # Beyond nella quale l’artista unisce il risultato di progetti precedenti incentrati sul tema del lavoro, in particolare analizzando le varie problematiche che sommergono questo settore. Le stratificazioni presenti nell’opera ci inducono ad osservare con attenzione per scoprirne i particolari, in un raffinato gioco di rimandi e pensieri su diversi livelli visivi ma anche concettuali.

La sua opera viene consegnata in premio a Giò di Sera, al quale viene riconosciuto un importante lavoro di promozione sociale.

Giò di Sera vive a Berlino dal 1986 e ha alle spalle diverse esposizioni e progetti che lo vedono coinvolto come artista multimediale. Ma è soprattutto per il suo impegno per StreetUniversity che gli viene riconosciuta la sua grande attenzione verso i temi sociali. Da lui fondata nel 2006, StreetUniversity punta alla realizzazione di diverse iniziative volte a coinvolgere giovani provenienti da ambienti culturali differenti, incentivandoli a sfruttare le proprie singole potenzialità in un clima di perfetta e produttiva integrazione.

Una serata dove l’italianita si è resa quindi protagonista e dove non sono mancate performance musicali, prima l’esibizione dei giovani studenti della scuola di danza Lunatix Dance Base, poi quella della cantante Tamara Soldan insieme al contrabassista Giuseppe Bottiglieri.

Tanti ovviamente gli italiani e i tedeschi presenti, ma non solo. Uno speciale clima internazionale e di scambio culturale per valorizzare le nostre eccellenze, che si è concluso con un un elegante rinfresco che offriva una accurata selezione di prodotti di alta qualità del nostro paese.

Una di quelle serate che fa piacere vivere e che continua ad esistere grazie alle persone che lavorano intensamente e con passione per valorizzare il nostro patrimonio e costruire ponti tra le varie culture.

La cerimonia si è tenuta il 28 marzo 2019

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Lucia Rossi, laureata in Arte, Spettacolo e Immagine Multimediale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Parma, è scrittrice, contributing editor per riviste d'arte, curatrice di mostre. Vive e lavora a Berlino. Ha diverse esperienze come curatrice indipendente di eventi culturali e collaborazioni per cataloghi d'arte e pubblicazioni.

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