Parlare dei gesti quotidiani con il linguaggio dell’arte non è facile ma possibile, e lo testimonia l’opera creativa di Fabrizia Olimpia Ranelletti in un esperimento unico nel suo genere.
Il volume di Fabrizia Ranelletti è uno spazio atemporale e aspecifico che l’artista ha saputo creare in uno spazio fisico da leggere e vivere. Bisogna conoscere la storia artistica della Ranelletti, storica dell’arte, performer, protagonista di atti teatrali e artistici in continua interazione con l’alterità, per comprenderne perfettamente l’intenzione.
Storica e Critica d’Arte, direttrice artistica, performer, la Ranelletti ha redatto numerosi testi critici ad artisti e articoli su riviste di settore. Docente di Storia dell’Arte e marketing culturale è ideatrice di una linea di comunicazione storico-artistica che dal 2012 ha depositato alla OLAF (SIAE), in cui, attraverso delle performances, propone argomenti storici, artistici, sociali e filosofici.
Parole stampate di una A-scrittrice, il volume edito per Puntodoc Edizioni con la prefazione di Claudio Giovanardi, insigne linguista e accademico, chiude il cerchio di una serie di interpretazioni della realtà che culminano in brevissimi monologhi con la metodologia del dialogo con il pubblico che si trova coinvolto in una trama dai contorni indefiniti.
L’artista ha raccolto un nutrito numero di aforismi quotidiani completamente privi di palcoscenico e di contesto apparente ma profondamente calati in una incalzante quotidianità. Ogni breve immagine contiene una ricchezza interiore ancora in fase embrionale, un abbozzo di saggezza arguta che fornisce al lettore-interlocutore lo stimolo per una successiva riflessione di senso.
Gli aforismi della Ranelletti sono concepiti secondo un ritmo vitale che non viene mai palesato dagli indizi legati all’azione ma si percepiscono dalla lapidaria incursione che le parole compiono sulla pagina, scanditi da numeri che ripetono una musicalità catartica, il mantra della vita che ripete gli stessi riti per definire i percorsi segnati dalla contingenza.
Si tratta di qualcosa che rispetta l’urgenza artistica di cercare un approdo alle domande che assillano la contemporaneità, lontana dal solipsismo, dalla solitudine. Sono esche per attirare una forma di umanità residua rimasta latente per troppo tempo di cui la Ranelletti ben conosce il potenziale evocato dall’atto performativo, lanciando così una nuova sfida attraverso la carta stampata.
I suoi aforismi sono un tentativo pedagogico di educare alla conoscenza, contro la tesi sensistica che relativizza il campo morale, un tentativo platonico di ordinare le cose del mondo. E nella migliore tradizione filosofica antica lo fa lasciando al lettore lo spazio fisico per annotare le riflessioni conseguenti alla lettura, in piena coerenza con la sua tradizione performativa.
In un periodo come questo, dove le certezze rimangono sospese senza azzardare atterraggi d’emergenza, le “Parole stampate di una A-scrittrice” possono aiutarci a perseguire la strada di una interiorità mai percorsa.
Antonella A. Rizzo è nata a Roma il 17 gennaio 1967. E' poeta, scrittrice, giornalista, performer. Ha pubblicato: Il sonno di Salomè - Edizioni Tracce 2012. Confessioni di una giovane eretica - Edizioni Lepisma 2013, Cleopatra. Divina Donna d'Inferno - Fusibilia libri 2014, Iratae pièce teatrale con Maria Carla Trapani - Fusibilia libri 2015, Plethora – Nuove Edizioni Aldine 2016, A dimora le rose, Edizioni Croce 2018, A tutti quelli che non sanno che esiste il vortice – Lavinia Dickinson edizioni 2019.
