Davide Dormino a La Serpara con Poltergeist

immagine per Davide Dormino

Un fenomeno intangibile, un generatore di energia inatteso  e incontrollabile  immaginato e creato da Davide Dormino in una scultura alta 10 metri, e posizionata nel Giardino di Paul Wiedmer, La Serpara (Civitella d’Agliano – VT).

Il giardino si trova in piena campagna al confine tra Lazio e Umbria,  immerso in una vallata ricca di vegetazione e poco visibile dalla strada, tra bamboo un piccolo torrente e alte pareti di roccia.

Perfettamente integrate nel contesto naturale, si trovano sculture di artisti contemporanei che da una ventina di anni accettano l’invito del proprietario e di sua moglie Jacqueline Dolder, nel costruire un’opera che faccia parte del parco.

E’ questa la volta del lavoro dell’ultimo artista ospite alla Serpara, seguito e diretto dal curatore Marco Trulli: Davide Dormino.

Dormino è uno scultore che ha sempre lavorato sulla monumentalità dell’opera d’arte.  Ad esempio in ‘Breath’, scultura realizzata su incarico delle Nazioni Unite, nel 2011 ad Haiti, un anno dopo il devastante terremoto. O in ‘Anything to say?’ dove con un crowdfunding, sono state coinvolte centinaia di persone nel supportare questo progetto.

Ideato per rappresentare il coraggio, libertà e diritto di espressione e di informazione, il monumento è stato esposto nelle piazze più importanti d’Europa.

La grande  scultura in bronzo, ritrae a grandezza naturale Julian Assange, Edward Snowden e Chelsea Manning in piedi su tre sedie, e di fianco una quarta vuota, come invito alle persone nel salirci sopra per dire qualcosa o semplicemente prendere una posizione e appoggiare gli ideali esplicitati in questo mastodontico progetto.

Per Davide Orlandi Dormino, i luoghi, i materiali e le intenzioni sono i cardini nella costruzione di un’opera, sempre fondamentali, linfa e strumento che lo portano ad un risultato, sempre inconfondibile: il suo.

Come un maestro rinascimentale modella volti e crea sculture riuscendo a fissare forza, vigore ed espressione all’interno di linee morbide e ben definite. Così in Poltergeist, pianta al suolo sette grandi chiodi impilati uno dentro l’altro,  in maniera decrescente e non in linea perfetta, costruendo così un trait d’union tra cielo e terra. Palesando quell’idea di soffio o di movimento figurato, proprio come se fantasma fosse appena passato di lì e avesse lasciato segno della sua presenza.

Il chiodo è un medium per Dormino, da lui utilizzato in altri lavori, è un oggetto simbolico che serve per tenere unite le cose. ‘Da sempre il chiodo rappresenta ideologicamente l’elemento attraverso il quale le civiltà hanno forgiato le loro costruzioni, lasciando così il segno del loro passaggio nella storia. In questo senso il chiodo può rappresentare il simbolo delle fondamenta di una nuova civiltà, quella caratterizzata dalla tecnologia e dal digitale’.

Poltergeist è un intervento installativo realizzato in Cor-ten, acciaio dal colore bruno resistente alle intemperie e al tempo, che a detta dell’artista e del curatore, forse prenderà ‘vita’ al primo fulmine captato sulla punta dell’ultimo chiodo.

Una ulteriore magia nel parco incantato di Wiedmer, densa di citazioni e rimandi agli elementi naturali, purificatori, immateriali e allo stesso tempo concreti e vitali.

Mappa della Serpara

In questo luogo in cui l’arte è invitata a pensare al suo rapporto con la natura e a come in maniera imprenscindibile può evolversi, si sono confrontati molti artisti come: M.S. Bastian & Isabelle L., Thomas Baumgärtel, Albert Braun, Bruno Ceccobelli, Ingold Airlines, Wilhelm Koch, Daniel Kufner, Graziano Marini, Attilio Pierelli, Reini Rühlin, Pavel Schmidt, Daniel Spoerri, Ursula Stalder, Paul Wiedmer, Daniel Braeg, Massimo De Giovanni, Bruno Wank, Samuele Vesuvio, Uwe Schloen & Petra Fiebig, John Greer, Jérémie Crettol, Severin Müller, Vanessa Paschakarnis, Werther Germondari, Thorsten Kirchhoff, Kurt Sommer, Riccardo Murelli, Pasquale Altieri, Ralf Sander, Hans Thomann, Lilly Keller, Ettore Le Donne, Carmine Leta, James P Graham, e in ultimo Davide Dormino.

Info: www.serpara.net

 

+ ARTICOLI

Serena Achilli, studiosa appassionata d'arte contemporanea, è curatrice indipendente e direttore artistico di Algoritmo Festival. Scrive per raccontare la propria contemporaneità cercando con cura pensieri e parole. Ha un Blog in cui c'è tutto questo e altro ancora.

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e statistici. Cliccando su "Accetta" autorizzi tutti i cookie. Cliccando su "Rifiuta" o sulla X rifiuterai tutti i cookie eccetto quelli necessari per il corretto funzionamento del sito. Cliccando su "Personalizza" è possibile selezionare quali cookie attivare.