Lupus in Nebula. Eugenio Sgaravatti sdogana parole e leggerezza

E. Sgaravatti, Black, acrilico, lacche e tecnica mista su cartone

Ad appena un mese dal Solo Show organizzato per presentare il libro-catalogo sulla sua nuova produzione, edizione che si avvale del testo critico di Bartolomeo Pietromarchi (Mediterranee, Roma, 2015; foto di Giorgio Benni), ecco che Eugenio Sgaravatti torna sulla scena artistica capitolina con la sua personale titolata Lupus in Nebula. Alla galleria Porta Mazzini _ Plus Arte Puls, luogo che ricorda gli open space e factory newyorkesi, dato che riunisce più attività espositive e culturali in un grande spazio con un’ampia zona dedicata alle mostre più esaustive, l’artista proporrà  una ventina di opere astratte, “essenzialmente monocrome con stratificazioni e velature di colore che creano un effetto nebulosa” e – come scrive la curatrice Barbara Martusciello “producono una sorta di vibrazione luminosa, come si conviene alle costellazioni.”

Sia il titolo della mostra che del catalogo, infatti, fanno riferimento al Lupus, ovvero un insieme stellare – elencato già dall’astronomo Tolomeo – che le nuove opere di Sgaravatti avocano, poiché poggiano su tale richiamo, anche simbolico che, però, torna a una dimensione profana data la scelta che l’artista fa del materiale pittorico che usa: si tratta di un particolare cartone pressato, un cartone qualunque, di quelli con impresse bollature sferiche, di umile origine, non consono all’arte. Ma Sgaravatti lo sceglie per questo, accetta la sfida della semplicità di questo elemento che ha una sua storia di quotidianità non nobile e lo trasforma, esaltandone le qualità in maniera originale grazie al colore, a “patine, smalti” e su questo magma ben sedimentato “annega miratissimo lettering dipinto in modo grafico, molto solido”. Le parole sono importanti, come sappiamo (lo fece dire, se non ricordiamo male, anche Eduardo De Filippo a uno dei suoi personaggi da commedia, con quella saggezza tipica di geniali scrittori che praticano la complessità attraverso la “semplicità”); tali lemmi, così trattati, si caricano – come ha scritto Pietromarchi sul citato volume – di “altri significati, leggeri, profondi, inaspettati”. Ed è tale “leggerezza” una delle qualità che Manuela Romano, che segue il lavoro dell’artista come Personal Promoter, apprezza delle creazioni di Sgaravatti, proprio in quanto attivano, con molta “semplicità”- ecco che la parla torna a far capolino! – delle sensazioni “gioiose, grazie a un’immediatezza poetica che comunicare positività, con ironia ma anche profondità”. E’ anche ciò che fornisce – come bene ha indicato Pietromarchi – “un senso ogni volta e per ognuno diverso, eppure universale”.

La mostra

  • Lupus in nebula. Eugenio Sgaravatti | A cura di Barbara Martusciello
  • Inaugurazione mostra: giovedì 2 luglio 2015, ore 18,30 – Durata e orari mostra: venerdì 3 e sabato 4 orari di galleria www.plusartepuls.com  –  info mostra: 333.4612822
  • Porta Mazzini _ Plus Arte Puls – Viale Giuseppe Mazzini, 1 00195, Roma
  • Libro-catalogo in galleria
  • Contributo della Casa d’Aste International Art Sale –www.internationalartsale.it
  • Sponsor tecnico: Officina Agricola Terra di Sapori e Saperi – www.terradisaporiesaperi.it
+ ARTICOLI

Luca Barberini Boffi, ex imprenditore nel mondo della carta stampata.
Esperto di comunicazione e di arti visive, vive tra Milano, Roma e Strasburgo, dove risiede. Organizza convegni internazionali su Beni Culturali e collezionismo, scrive su testate di settore. Viaggia molto all’estero per lavoro e per passione. Collabora saltuariamente come consulente artistico nel Maine, U.S.A.

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e statistici. Cliccando su "Accetta" autorizzi tutti i cookie. Cliccando su "Rifiuta" o sulla X rifiuterai tutti i cookie eccetto quelli necessari per il corretto funzionamento del sito. Cliccando su "Personalizza" è possibile selezionare quali cookie attivare.