Bertozzi & Casoni. Dialogo tra arte e tempo. A Pietrasanta nuove opere e spazi

da sinistra Lucchesi Bertozzi e Casoni davanti a opera Farmacia

La mostra Tempo del duo Bertozzi & CasoniGiampaolo Bertozzi (Borgo Tossignano, Bologna, 1957) e  Stefano Dal Monte Casoni (Lugo di Romagna, Ravenna, 1961) – esposta nella chiesa e nel chiostro di Sant’Agostino a Pietrasanta (Lu), si arricchisce di nuovi spazi e opere dei due mastri consacrati della ceramica.

immagine per Bertozzi & Casoni
da sinistra Lucchesi Bertozzi e Casoni davanti a opera Farmacia

Inaugurata lo scorso 17 ottobre, poi chiusa per l’emergenza sanitaria, la mostra non solo riapre le porte a pubblico ma lo fa offrendo una versione arricchita dell’originale, una sorta di re-edit del primo percorso espositivo.

In questo modo gli artisti e i curatori hanno aggiunto un complesso di opere per ampliarne la portata tematica e offrire al pubblico un quadro ancora più completo e articolato del percorso creativo intrapreso dagli artisti che, nel corso della loro carriera, hanno saputo conferire alla ceramica una pari dignità rispetto agli altri mezzi espressivi dell’arte contemporanea tale da confermarla in tutto e per tutto, come ormai è, parte delle arti cosiddette maggiori.

Nelle loro opere i due artisti riproducono con straordinaria abilità tecnica oggetti di uso comune usati e poi abbandonati (bidoni per l’olio combustibile, cestini dei rifiuti, sparecchiature di deschi familiari, scatole di detersivo etc.), ai quali aggiungono flora e fauna colorata e bellissima.

Tra gli animali: uccelli variopinti, rosse coccinelle, camaleonti, iguane…, molti con calore simbolico, in ogni caso di una compiutezza estetica indubbia.
Le nuove opere, che constano di tre sculture monumentali e di nove più piccole, sono state allestite nella sala Putti e nella sala Capitolo.

Ci spiegano i curatori Mauro Daniele Lucchesi e Alessandro Romanini:

“Il risultato è quello di ampliare la riflessione sul concetto di Tempo in una direzione materiale, che integra quella del display originario, improntata a una riflessione di maggior impatto ascetico e immateriale.

I concetti di Vanitas e Memento Mori, caratteristici della poetica di Bertozzi & Casoni, tradotti formalmente in maniera eccelsa per mezzo della perizia tecnica che li ha resi famosi in tutto il mondo, mostrano allo spettatore una forte componente materiale, un complesso di  detriti che l’umanità si lascia dietro nel corso del suo incerto peregrinare, travolta dal flusso inesorabile del tiranno Cronos”.

Troviamo opere iconiche come la ciclopica Farmacia, “Composizione non finita-infinita”, che era stata una dei lavori più fotografati della Biennale di Venezia del 2009; la cuccia warholiana composta da Brillo Boxes e i teschi lucidati sormontati da un pappagallo policromo che fronteggiano una superficie specchiante, che rinviano alle riflessioni esistenziali di De Dominicis e molte altre…

Opere che fungono da dispositivi per portare lo spettatore verso una riflessione sul senso della vita, sulla memoria e sulla storia, contaminando, in maniera apparentemente leggiadra e giocosa, estetica, etica, l’accadimento minimo, della cronaca, e quello più universale

La risultante è originale e complessa: una possibile visione dello Zeitgeist, quello spirito del (proprio) tempo che accompagna e caratterizza ogni epoca, ampiamente indicato e dibatutto, da Johann Gottfried Herder (genius saeculi) a Wolfgang Goethe (del Faust), da Rudolf Steiner (v. antroposofia) alle più moderne e contemporanee argomentazioni.

Proseguono i curatori:

“In queste opere serpeggia una diffusa allusione al narcisismo che sembra essere l’illusorio baluardo di difesa di un’umanità alla deriva in cerca di approdi, in una congiuntura sempre più spalmata su un eterno presente, orfano dell’insegnamento del passato e senza visione del futuro, in cui il pensiero è sempre più debole e la società sempre più liquida”. 

Con il nuovo allestimento questi lavori diventano un’articolazione dentro alla quale lo spettatore può muoversi senza restarne incastrato, libero da percorsi prestabiliti, navigando tra potenziali “approdi per l’occhio e per la mente” che le opere possono significare. Così, come spiegano i due curatori:

“ il visitatore esce damma mostra con l’impressione, che ancora una volta, l’arte e la bellezza ci salveranno, o almeno fungeranno da guide”. 

Info mostra

  • Bertozzi & Casoni. Tempo
  •  a cura di: Mauro Daniele Lucchesi e Alessandro Romanini
  • Promossa dal Comune di Pietrasanta in collaborazione con l’Associazione Quattro Coronati
  • Date: proroga fino al 24 maggio 2021;
  • Orari: dal martedì al venerdì dalle ore 16:00 alle 19:00 -Ingresso libero
  • Info: Centro Culturale Luigi Russo, Pietrasanta tel. 0584795500, www.museodeibozzetti.it
  • Associazione Quattro Coronati, tel. 3791855725, e-mail: a.q.coronati@gmail.com
  • Ufficio Stampa, agenzia iLogo: Fabrizio Lucarini – press@ilogo.it
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Luca Barberini Boffi, ex imprenditore nel mondo della carta stampata.
Esperto di comunicazione e di arti visive, vive tra Milano, Roma e Strasburgo, dove risiede. Organizza convegni internazionali su Beni Culturali e collezionismo, scrive su testate di settore. Viaggia molto all’estero per lavoro e per passione. Collabora saltuariamente come consulente artistico nel Maine, U.S.A.

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