Arte compressa #37 – Artisti emergenti balcanici a Roma

Balkan Party: per la prima volta  a Roma tre artisti emergenti di origine balcanica, molto diversi tra loro per stile e ricerca, espongono dieci opere, sei delle quali di grande formato. Alla centralissima MAC Maja Arte Contemporanea abbiamo quindi scoperto: Aleksandar Dimitrijevic, giovane che risiede e lavora a Uzice (Serbia), dove è nato nel 1977. Sulle pareti dello spazio romano vediamo il suo lavoro basato sul ritrovamento fortuito di appunti di punteggi di gioco di autori a lui ignoti; in queste minute, strutturate come griglie, erano riportati i risultati delle giocate con le vittorie contrassegnate con il più (“+”) e le perdite con il meno (“-”), oltre alle iniziali dei nomi dei giocatori.

Ebbene: imponendo a quegli appunti una modifica linguistica, trascrivendoli, cioè, su tela, e spesso – ci dicono in galleria –“trasponendo fisicamente le stesse carte, Dimitrijevic ha usato quei segni – legittimandoli nella pratica artistica a costituire una sorta di archivio specifico – per indagare una serie di fenomeni, quali la trivialità della vita contemporanea, il tempo libero, le relazioni.”. Tadija Janicic è nato a Niksic (Montenegro) nel 1980. Egli indica, con profonda ironia, la fragilità e la temporalità di molte delle regole etiche e artistiche del mondo che lo circonda, ripercorrendo tali norme ed esplorandone gli aspetti che si svelano grotteschi e paradossali. Ne deriva “un’immagine autentica, mai offensiva né bigotta, resa pittoricamente con coloratissime figure simili ai cartoni animati.”. Marija Sevic, nata a Arandjelovac (Serbia) nel 1987, porta in galleria tre grandi dipinti, parte della sua serie recentissima titolata Party. Personaggi dal volto spesso sfocato, sono ritratti contro scenari ariosi e immacolati dove l’osservatore ha modo di immaginare se stesso, come in una sorta di traslazione, laddove questi attori non sono ripresi in un close-up che quasi invita al voyeurismo. Il linguaggio da lei adottato si muove tra Fotografia e Pittura poiché parte, infatti, da scatti fotografici; in essi isola momenti di vita vissuta – “suoi e delle persone a lei vicine” –  che attraverso la sua figurazione scopriamo intima, sensuale, eppure con la possibilità della condivisione collettiva come in una sorta di transfer.

Info mostra

  • sino al 29 luglio 2017
  • MAC Maja Arte Contemporanea
  • via di Monserrato, 30 – 00186 Roma
    + 39 06 68804621 | + 39 338 5005483 | info@majartecontemporanea.com
  • www.majartecontemporanea.com
    orari: martedì – venerdì h. 15,30-20 | sabato h. 11-13 e 15-19,30 | chiuso lunedì e festivi, altri orari su appuntamento
+ ARTICOLI

Luca Barberini Boffi, ex imprenditore nel mondo della carta stampata.
Esperto di comunicazione e di arti visive, vive tra Milano, Roma e Strasburgo, dove risiede. Organizza convegni internazionali su Beni Culturali e collezionismo, scrive su testate di settore. Viaggia molto all’estero per lavoro e per passione. Collabora saltuariamente come consulente artistico nel Maine, U.S.A.

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e statistici. Cliccando su "Accetta" autorizzi tutti i cookie. Cliccando su "Rifiuta" o sulla X rifiuterai tutti i cookie eccetto quelli necessari per il corretto funzionamento del sito. Cliccando su "Personalizza" è possibile selezionare quali cookie attivare.