IndipendenteMente #10. Il sentiero dei figli orfani di Giovanni Capurso. Un diario di vita tra memoria e riflessione

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«Con quell’eterno ritornare degli eventi naturali e dei riti collettivi avevo convissuto durante l’infanzia e la giovinezza. Misuravo il tempo in foglie che si facevano spazio sui rami o vorticavano nell’aria e ancora dai nove rintocchi delle campane che annunciavano il “mattutino” e dai ventuno tre ore prima del tramonto […]».

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Cover, Il sentiero dei figli orfani

Il terzo romanzo di Giovanni Capurso dal titolo Il sentiero dei figli orfani, è un racconto di vita di un ragazzino  che nel passaggio dalla fanciullezza all’adolescenza si trova alle prese con i propri problemi esistenziali nel paese di  San Fele in cui sembra che il tempo si sia fermato.

Le gioie e i dolori, le emozioni e le delusioni di Savino sono gli ingredienti principali dell’ultimo lavoro  editoriale del giornalista e scrittore. Un racconto nel quale l’autore, ripercorrendo le fasi cruciali di crescita del ragazzo, affronta ulteriori questioni interessanti: il rapporto madre-figlio, quello padre-figlio, la rivalità tra fratelli, le prime cotte d’amore e le delusioni che ne derivano.

Il racconto si concentra su un’estate particolare che aiuterà il protagonista a vedere con altri occhi una vicenda apparentemente normale. Due saranno gli incontri che gli cambieranno la vita: quello con Adamo un uomo solitario  e singolare che in realtà nasconde una verità inaspettata e quello con  Miriam una ragazzina di cui finisce per innamorarsi.

La storia, che inizialmente scorre in maniera lineare si caratterizza nella fase finale per un intreccio complicato e sorprendente.

Ciò che colpisce è la componente descrittiva del romanzo, ogni paesaggio della Lucania è descritto così sapientemente da stimolare l’immaginazione del lettore.

C’è anche tanto spazio per l’amicizia collante che tiene unito l’intero  racconto,  Savino è infatti amico di Radu, detto l’Anguilla un suo coetaneo con il quale condivide le sue esperienze su e giù per il  paese. Un paese che è un luogo di scoperta per i  giovani ragazzi in cerca d’avventura, ma che si rivelerà invece un luogo senza futuro, un luogo in cui nulla cambia rispetto al resto del mondo.

Il sentiero dei figli orfani è un  romanzo appassionate ed interessante. Nelle vicende narrate è facile identificarsi, soprattutto per la straordinaria capacità dell’autore di associare la  semplicità degli eventi alla complessità dei sentimenti umani.

Nei pensieri di Savino emerge tutta la complessità della mente umana. I sentimenti veri e genuini animano ogni singolo personaggio delle vicende raccontate,  rendendo la lettura un’esperienza davvero coinvolgente.

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Isabella Molonia, è una giornalista pubblicista siciliana, ha una laurea triennale in Scienze della Comunicazione e un biennio specialistico in Metodi e linguaggi del giornalismo. In questi anni ha inoltre collaborato con diverse realtà editoriali locali. Attualmente collabora con il gruppo editoriale Citynews. Alla formazione universitaria ha associato quella musicale conseguendo una laurea triennale in Canto Jazz presso il Conservatorio A. Corelli e una laurea specialistica in Discipline musicali indirizzo Interpretativo-Compositivo Jazz.

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