IndipendenteMente #51. Animali in guerra, vittime innocenti di Vincenzo Di Michele

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Animali in guerra, vittime innocenti di Vincenzo Di Michele (Edizioni Il Cerchio) racconta delle barbare uccisioni nei due conflitti mondiali di cani, cavalli, gatti, muli, piccioni e di tante altre povere bestie.

Grazie alla capacità dell’autore di narrare la Storia con naturalezza e con uno stile molto colloquiale, l’opera risulta fruibile da chiunque abbia voglia di conoscere un argomento solitamente poco considerato, ma meritevole di attenzione.
Il testo è inoltre corredato di disegni esplicativi, opera dello storico Renzo Santinon, che vanno a ripercorrere quelle che sono le tematiche principali trattate nel saggio.

L’autore riporta testimonianze sincere e sofferte dei soldati al fronte sul sacrificio degli animali, che per loro sono stati di supporto e anche di conforto, e che purtroppo hanno dovuto subire sulla loro pelle le conseguenze di un conflitto in cui non c’entravano niente.

«Tutti questi animali vennero trascinati a forza in una guerra che non gli apparteneva e, pur non avendo un grado, furono nella realtà eroi senza voce. Non avevano alcuna scelta se non quella di obbedire. Non ricevettero medaglie o iscrizioni sulle lapidi, eppure lasciarono un segno indelebile nel corso delle due guerre mondiali».

Vincenzo Di Michele non ci racconta solo degli ingiusti sacrifici richiesti agli animali, ma anche della loro importanza per i soldati, in quanto si creavano tra di loro dei profondi legami affettivi: «I soldati vivevano a stretto contatto con gli animali. Marciavano, mangiavano e dormivano fianco a fianco. Li accudivano, coccolavano e, perché no, li menzionavano accuratamente nei loro diari».

E sicuramente le parti più interessanti dell’opera sono proprio quelle relative ai brani dei diari dei soldati, riportati fedelmente dall’autore, in cui si raccontava del trattamento ingiusto riservato agli animali, dello strazio nel vederli soffrire e del dolore nel momento in cui si dovevano separare da loro.

Dalla testimonianza di un soldato: «Noi trattiamo gli animali con durezza e gli infliggiamo umiliazioni, ma loro sono esseri amorevoli. Queste povere bestie meritano rispetto, anzi, dobbiamo imparare da loro».

Tra i tanti aneddoti non può non colpire la storia di un mulo che, vedendo il suo conducente ferito ad una gamba da una scheggia, si avvicinò e infilò il suo muso in modo da sostenerlo, riscaldarlo e confortarlo: ecco cosa sono gli animali, e questo saggio è il racconto della loro eroica fedeltà; è l’esempio di come gli esseri umani hanno tanto da imparare anche da creature che considerano inferiori, ma che spesso dimostrano di avere più anima e più cuore di loro.

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Isabella Molonia, è una giornalista pubblicista siciliana, ha una laurea triennale in Scienze della Comunicazione e un biennio specialistico in Metodi e linguaggi del giornalismo. In questi anni ha inoltre collaborato con diverse realtà editoriali locali. Attualmente collabora con il gruppo editoriale Citynews. Alla formazione universitaria ha associato quella musicale conseguendo una laurea triennale in Canto Jazz presso il Conservatorio A. Corelli e una laurea specialistica in Discipline musicali indirizzo Interpretativo-Compositivo Jazz.

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