IndipendenteMente #43. Federico Fellini – A Cinema Greatmaster di Gordiano Lupi

Un’opera su Federico Fellini, il regista italiano più conosciuto al mondo, è per certi versi un azzardo: il cineasta, infatti, aveva fama di essere un simpatico bugiardo. Il racconto della sua vita è sempre stato sospeso tra realtà e fantasia, proprio come nei suoi film; un conflitto irrisolto tra verità e menzogna che ha creato tanti dibattiti tra i critici cinematografici.

Gordiano Lupi ha deciso quindi di raccontare il regista attraverso i suoi film nell’opera Federico Fellini – A Cinema Greatmaster; nel testo, infatti, si riflette su Fellini dal punto di vista della sua evoluzione come cineasta, la quale ha influenzato totalmente anche il suo vissuto personale.

L’opera è presentata nella doppia lingua italiano/inglese e al suo interno si possono ammirare bellissime fotografie che hanno cristallizzato momenti importanti della carriera e della vita privata del regista.

Fellini ha esordito come sceneggiatore nel pieno della corrente neorealista nei film di Macario e di Roberto Rossellini, e ha realizzato il suo primo lavoro come regista nel 1950, dal titolo Luci del varietà. Un primo punto di rottura col neorealismo avviene con la pellicola Le notti di Cabiria del 1957 – “fino a questo film Federico Fellini è influenzato dal neorealismo, anche se porta avanti una poetica personale legata alla caduta delle illusioni”.

La vera svolta è con La dolce vita del 1960; raggiunto l’apice della sua maturità professionale, Fellini consegna all’Italia e anche al mondo un film spiazzante, amaramente critico verso una società corrotta dove crollano i miti e i valori. Da questo momento in poi la visionarietà e l’onirismo saranno le cifre stilistiche del regista, insieme a un’ossessione per l’autobiografismo, sempre trasfigurato come era sua consuetudine.

Tutti conoscono anche solo per sentito dire i capolavori successivi del regista riminese, da Otto e mezzo del 1963, di cui Lupi afferma: “Fellini mette a nudo le sue difficoltà, rivela al pubblico la paura di deludere le aspettative, la fatica nel regolare i conti con i fantasmi, ricordi e volti del passato, soprattutto di farli convivere con il presente”, fino ad Amarcord del 1973 – “Fellini racconta, come Proust, il tempo perduto ed è la cosa che sa fare meglio, sospendendo i ricordi in un’atmosfera sognante”.

Federico Fellini muore il 31 ottobre 1993, e con lui si chiude un’epoca d’oro del cinema italiano; un periodo durato quasi quarant’anni nel quale un grande uomo e artista ha costruito per tutti noi mondi bizzarri, poetici e stranianti.

  • Titolo: Federico Fellini – A Cinema Greatmaster
  • Autore: Gordiano Lupi
  • Genere: Biografia/Saggio cinematografico
  • Casa Editrice: Il Foglio Letterario Edizioni
  • Pagine: 300
  • Prezzo: 15,00 €
  • Codice ISBN: 978-88-760-68-270

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Isabella Molonia, è una giornalista pubblicista siciliana, ha una laurea triennale in Scienze della Comunicazione e un biennio specialistico in Metodi e linguaggi del giornalismo. In questi anni ha inoltre collaborato con diverse realtà editoriali locali. Attualmente collabora con il gruppo editoriale Citynews. Alla formazione universitaria ha associato quella musicale conseguendo una laurea triennale in Canto Jazz presso il Conservatorio A. Corelli e una laurea specialistica in Discipline musicali indirizzo Interpretativo-Compositivo Jazz.

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