Indipendentemente #29. Il volo del canarino, una storia d’amore nella Germania nazista

Con il libro Il volo del canarino, edito da Morphema Editrice, Franco Casadidio (francocasadidio.eu) ritorna a parlarci della Germania nel suo periodo più difficile, ovvero quello a cavallo dei due conflitti mondiali.

immagine per Franco Casadidio
Franco Casadidio non è uno storico, eppure in questo romanzo conferma la sua grande dote di narratore della storia. Infatti, la vicenda particolare dei protagonisti di questo libro si svolge in un contesto ben definito e descritto con puntuale precisione.

Partendo dal termine del primo conflitto mondiale, assistiamo all’ascesa di Hitler, alla promulgazione delle leggi razziali, agli orrori della guerra e alla crisi profonda che colpì la società del tempo e a tutti i livelli.

In questo contesto si inserisce la relazione tra Jürgen e Sara, tanto uniti quanto distanti per la posizione sociale che occupano. Lui è un convinto colonnello delle SS, lei una ebrea che sarà vittima delle leggi razziali.

Jürgen rivedrà la sua posizione, aprendo gli occhi di fronte alla barbarie che la politica hitleriana sta compiendo nei confronti di una popolazione innocente «accettando con dignità e autentico desiderio di riscatto di pagare per le sue colpe e per i suoi errori».

Sara, dal canto suo, non vacillerà mai, rimanendo ben salda nella sua posizione antinazista, mostrando sempre fiducia nel futuro: «resterà accanto a Jürgen con coraggio e con un amore che sa capire e perdonare senza mai dimenticare un passato in cui hanno rischiato di perdersi».

Il volo del canarino assume anche il ruolo di portavoce di una memoria che deve essere preservata e lo capiamo dalle ultime battute del romanzo, in cui Jürgen dice: «L’unico aspetto positivo, almeno così spero, è che tutti quei milioni di individui non siano morti invano ma che il loro sacrificio sia un monito per il futuro affinché certe cose non avvengano mai più».

Franco Casadidio ha saputo mettere insieme, in perfetto equilibrio, una storia particolare, intima e personale, con la Storia, costituita da fatti inconfutabili.

Scrive Maria Rita Rossi nelle pagine che introducono il romanzo: «Franco Casadidio (…) ha scritto un romanzo i cui personaggi, anche quelli frutto della sua fantasia creativa, sono veri, autentici, credibili, perfettamente inseriti nel contesto di riferimento, animati, pur nelle loro inevitabili debolezze e con i loro conflitti generazionali, da forti sentimenti ed ancorati ad un solido sistema di valori che è espressione del saldo mondo interiore dell’autore e della sua visione del mondo».

La grande capacità narrativa di Franco Casadidio consiste, dunque, nell’aver saputo egregiamente costruire in un contesto storico ben preciso, dei personaggi fittizi, la cui fisionomia tuttavia è estremamente realistica, senza tradire da un lato la finzione letteraria e dall’altro senza sacrificare il dato storico.

Leggere questo romanzo sarà come ripercorrere le tappe più difficili di un passato che vorremmo non sia mai esistito, ma che, essendoci stato, non va cancellato.

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Isabella Molonia, è una giornalista pubblicista siciliana, ha una laurea triennale in Scienze della Comunicazione e un biennio specialistico in Metodi e linguaggi del giornalismo. In questi anni ha inoltre collaborato con diverse realtà editoriali locali. Attualmente collabora con il gruppo editoriale Citynews. Alla formazione universitaria ha associato quella musicale conseguendo una laurea triennale in Canto Jazz presso il Conservatorio A. Corelli e una laurea specialistica in Discipline musicali indirizzo Interpretativo-Compositivo Jazz.

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