IndipendenteMente #27. Antonio Russo nel romanzo di Fausto Rampazzo La coreografia del dubbio

immagine per La coreografia del dubbioIl romanzo La coreografia del dubbio di Fausto Rampazzo (L’Infernale Edizioni) è dedicato alla memoria di Antonio Russo, il giornalista italiano ucciso ad ottobre del 2000 nei pressi di Tbilisi (Georgia) dove si trovava in qualità di inviato di Radio Radicale.

Russo non ha mai aderito all”Ordine dei giornalisti perché si considerava contrario di alcuni suoi presupposti, eppure, per il suo operato nell’ambito giornalistico,  è stato insignito con numerosi premi, alcuni postumi (Saint Vincent in giornalismo, 2001). Il fulcro delle sue indagini è diventato un film con Gianmarco Tognazzi intitolato Cecenia (regia di L. Gulliano, 2004).

Antonio Russo ha lavorato come reporter internazionale in Algeria, nel Burundi, nel Ruanda, in Ucraina, in Colombia e in Saraievo. È stato l’unico giornalista occidentale presente nel Kosovo  durante i bombardamenti NATO per documentare la pulizia etnica contro gli albanesi cossovari.

Sfuggito ai rastrellamenti serbi su un convoglio kosovaro diretto verso la Macedonia, è stato dato per disperso. È stato ucciso nel 2000 in Georgia dove di trovava per documentare la guerra in Cecenia. Il suo corpo rinvenuto portava i segni di tortura, il materiale che aveva raccolto sugli eccidi in Cecenia  e stato sottratto.

Le indagini collegano il suo assassinio con le sue scoperte giornalistiche: violenze dei militari russi nei confronti della popolazione cecena, l”uso delle armi non convenzionali e altre cose che imbarazzavano il Cremlino. Ispirandosi alla vita del giornalista, originario di Francavilla, un altro francavillese, Davide Cavuti, compone un brano intitolato Lettera ad Antonio Russo interpretato poi da Arnoldo Foà.
La canzone fa parte del progetto discografico-editoriale Vitae (2016) il cui intero ricavato delle vendite è destinato alla ricostruzione delle città  colpite dal terremoto.

Nel romanzo La coreografia del dubbio, Antonio Russo è in personaggio sempre presente nella mente del protagonista, Michele Rizzo, giornalista de l’International Press che riceve l’incarico di convincere Russo a rientrare in Italia dalla Georgia e a interrompere, quindi, i sui coraggiosi servizi sul conflitto ceceno.

Michele Rizzo arriva ad incontrare Russo e a partecipare alla liberazione di un ostaggio ceceno amico del giornalista. Riuscirà veramente a fargli sospendere le sue attività? Un romanzo che fa un’attenta analisi dell’operato di Russo in Cecenia e offre al lettore uno sguardo spregiudicato sul giornalismo.

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Isabella Molonia, è una giornalista pubblicista siciliana, ha una laurea triennale in Scienze della Comunicazione e un biennio specialistico in Metodi e linguaggi del giornalismo. In questi anni ha inoltre collaborato con diverse realtà editoriali locali. Attualmente collabora con il gruppo editoriale Citynews. Alla formazione universitaria ha associato quella musicale conseguendo una laurea triennale in Canto Jazz presso il Conservatorio A. Corelli e una laurea specialistica in Discipline musicali indirizzo Interpretativo-Compositivo Jazz.

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