Jeff Koons: A Retrospective, Whitney Museum, New York

JEFF KOONS. A RETROSPECTIVE - Whitney Museum NYC JULY 2014 (foto Manuela De Leonardis)

New York, 5 luglio 2014. Dagli aspirapolvere ai coniglietti, una fetta di torta, l’aragosta, le spugne, la love-story con Cicciolina, palloni da basket, la Pantera Rosa, palloncini a forma di cani, Michael Jackson and Bubbles… quattro piani del Whitney Museum of American Art ospitano la più grande retrospettiva dedicata a Jeff Koons (York, Pennsylvania 1955).
Organizzata da Scott Rothkopf, Nancy e Steve Crown Family, in collaborazione con Gagosian Gallery, la mostra raccoglie circa 150 opere realizzate in vari materiali e datate 1978-2013. Dopo New York (dove è visibile fino al 19 ottobre), le tappe successive saranno il Centre Pompidou di Parigi (26 novembre 2014–27 aprile 2015) e il Guggenheim di Bilbao (5 giugno-7 settembre 2015).

Koons, tra gli artisti più quotati al mondo, affonda le sue radici nella cultura americana per eccellenza – quella pop – esasperando gli aspetti del consumismo, della pubblicità, del kitsch che traduce in opere sempre più imponenti.
Il pubblico è in delirio. “Funny” è il commento ricorrente: “divertente”. Le sale del museo si trasformano in un grande parco giochi. Poco importa a chi ha pagato 20 dollari di biglietto d’ingresso se questo storico edificio al 945 di Madison Avenue (costruito da Marcel Breuer nel 1966), a chiusura della mostra verrà buttato giù, vittima della speculazione edilizia. Il nuovo Whitney, firmato da Renzo Piano, sorgerà nel 2015 nel Meatpacking District.
Nel frattempo è d’uopo un salto al Rockefeller Center per fotografarsi davanti al monumentale Split-Rocker: oltre 11 metri d’altezza con 50mila piante che fioriscono.

Info:

  • dal 27 giugno al 19 ottobre 2014
  • Jeff Koons: A Retrospective
  • Whitney Museum of American Art, New York
  • www.whitney.org
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Manuela De Leonardis (Roma 1966), storica dell’arte, giornalista e curatrice indipendente. Scrive di fotografia e arti visive sulle pagine culturali de il manifesto (e sui supplementi Alias, Alias Domenica e L’ExtraTerrestre), art a part of cult(ure), Il Fotografo, Exibart. È autrice dei libri A tu per tu con i grandi fotografi - Vol. I (Postcart 2011); A tu per tu con grandi fotografi e videoartisti - Vol. II (Postcart 2012); A tu per tu con gli artisti che usano la fotografia - Vol. III (Postcart 2013); A tu per tu. Fotografi a confronto - Vol. IV (Postcart 2017); Isernia. L’altra memoria (Volturnia Edizioni 2017); Il sangue delle donne. Tracce di rosso sul panno bianco (Postmedia Books 2019); Jack Sal. Chrom/A (Danilo Montanari Editore 2019).
Ha esplorato il rapporto arte/cibo pubblicando Kakushiaji, il gusto nascosto (Gangemi 2008), CAKE. La cultura del dessert tra tradizione Araba e Occidente (Postcart 2013), Taccuino Sannita. Ricette molisane degli anni Venti (Ali&No 2015), Jack Sal. Half Empty/Half Full - Food Culture Ritual (2019) e Ginger House (2019). Dal 2016 è nel comitato scientifico del festival Castelnuovo Fotografia, Castelnuovo di Porto, Roma.

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