Santa Maria della Misericordia a Napoli: nuovo polo dell’arte e della didattica tra antico e visioni contemporanee con la guida di Christian Leperino

Laboratori con i bambini

Esiste a Napoli una chiesa seminascosta dal pattern cittadino dove qualche anno fa è avvenuto un piccolo prodigio di riconversione degli spazi. Parliamo di Santa Maria della Misericordia, o Misericordiella.

Ciò che colpisce subito, incontrandola, è l’elegante facciata scandita da un portale in piperno  in stile rococò. Poi man mano che lo sguardo procede, si è rapiti dalle delicate lesene e dalle fasce in stucco dei due ordini superiori che incorniciano il bel finestrone sormontato dal timpano triangolare.

L’interno dalle linee settecentesche che profumano di gesso e terracotta, mostra un andamento elegantemente organico, punteggiato da rilievi scultorei sopravvissuti alle ferite dell’abbandono.

immagine per Santa Maria della Misericordia: Interno della chiesa
Santa Maria della Misericordia: Interno della chiesa

Straordinario e speculare nelle dimensioni della chiesa soprastante è l’ipogeo che lascia letteralmente col fiato sospeso per la presenza di due grandi “terre sante” e alcune nicchie in cui erano disposti i corpi senza vita dei membri dell’arciconfraternita.

Insomma, ci troviamo dinanzi ad una spiazzante visione sinestetica tipicamente partenopea: un piccolo gioiello d’architettura sacra cinquecentesca, sinuosa, raffinata, elegante, in un quartiere fra più i più sregolati e caotici, dove le tradizioni e il ricco patrimonio artistico si fondono con la multiculturalità  che a Napoli assume un colore ed un calore caratteristicamente particolare.

A lungo chiusa per incuria, per molti anni la Misericordiella ha subito la mortificante sorte di contenitore per scarico di ingenti quantità di materiali di risulta.

Fino a che, ed ecco il piccolo prodigio “visionario”, “quasi folle”, dal 2015 l’Associazione SMMAVE Centro per l’Arte Contemporanea, di cui è  presidente l’artista e docente dell’Accademia di Belle Arti di Napoli Christian Leperino, è riuscita ad averne i luoghi in comodato d’uso dall’Arciconfraternita di S. Maria della Misericordia e dalla Curia di Napoli e, dopo un pesante, difficoltoso e  intenso lavoro volontario di pulizia, restauro, ripristino, questo antico bene (compreso l’incantevole ipogeo) è stato finalmente restituito alla città, trasformato in  alacre centro di ricerca, didattica e produzione artistica aperta all’incontro, alla relazione, alla partecipazione, alla cultura multidisciplinare per la rigenerazione del territorio.

Attraverso una rete di contatti e partecipazioni maturati nel tempo, le numerose attività e gli eventi dell’Associazione  (esposizioni, performance teatrali e musicali, laboratori d’arte, visite storico-artistiche e itinerari guidati nel quartiere, in sinergia con altre associazioni del Borgo Vergini) si avvalgono del contributo di storici dell’arte, artisti, esperti di cinema e di teatro, per lo sviluppo di collaborazioni e protocolli d’intesa con altri soggetti associativi del luogo, enti culturali, istituzioni museali e di ricerca, tra i quali Accademia di Belle Arti di Napoli, Museo Madre, Museo Archeologico Nazionale (rete ExtraMann), Pio Monte della Misericordia, Università Federico II, Fondazione Campania dei Festival (Napoli Teatro Festival), Ludoteca cittadina Comune di Napoli, Progetto Museo (Rete AAA Accogliere ad Arte, con il patrocinio del Comune di Napoli).

immagine per santa maria della misericordia: Installazione site specific Sguardi, di Alberto Lista, dicembre 2017 – gennaio 2018
Installazione site specific Sguardi, di Alberto Lista, dicembre 2017 – gennaio 2018

Infaticabile motore dell’Associazione è l’artista Christian Leperino che, nonostante questi  tempi difficili, ha recentemente lanciato un nuovo progetto, in Convenzione con l’Accademia di Belle Arti di Napoli, nato dal desiderio di sostenere i più talentuosi allievi della Scuola di Scultura con percorsi di tirocinio sul campo; mi spiega l’artista:

per questo ho messo a disposizione degli allievi delle postazioni di studio e laboratorio per poter approfondire e sperimentare le applicazioni nel campo della scultura contemporanea di materiali tradizionali come la creta, il gesso, la cera, i metalli e materiali moderni, come ad esempio polimeri, gomme siliconiche, alginati.

I giovani avranno la possibilità di confrontarsi non solo con me, come artista, ma anche con le diverse professionalità dell’arte contemporanea, come critici, galleristi e curatori, ma anche aziende specializzate nella prototipizzazione e realizzazione di opere (fonderie, lavorazioni marmo, progettazione 3D)”.

Una concezione partecipativa multidisciplinare e sperimentale, dunque,  per attivare processi estetici e cognitivi e incoraggiare i giovani a esprimersi, a confrontarsi, a rapportarsi in modo operativo in armonia con l’ambiente in cui agisce: l’educazione attraverso l’arte condivisa, praticata e discussa, per dirla con Christian Leperino, “rafforza la sensibilità emotiva e la consapevolezza razionale non stereotipata sul  nostro modo di essere al mondo”.

immagine per Santa Maria della Misericordia a Napoli: Laboratori con i bambini
Laboratori con i bambini
Christian Leperino è pittore e scultore. Nella sua ricerca intreccia al tema del paesaggio urbano la riflessione sul tempo, la memoria, le trasformazioni dei luoghi e i destini degli individui che li abitano.Nelle sue più recenti sculture alterna al modellato il calco in gesso, traccia  di un corpo vivente, di un oggetto, di un frammento d’arte del passato. Materia che assorbe, custodisce e restituisce storie, in un dialogo tra presenza e assenza, fra il corpo della scultura e sui suoi materiali sviluppando ulteriormente la riflessione sul rapporto tra essere umano e architettura, l’innesto di elementi anatomici ed inorganici.
Insegna scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli e l’Accademia di Belle Arti di Frosinone.Nel 2015 fonda SMMAVE di cui è prsidente nella chiesa di Santa Maria della Misericordia ai Vergini Sue opere sono presenti in collezioni museali e spazi pubblici: Museo MADRE Napoli; MMOMA-Moscow Museum of Modern Art di Mosca; IICT di Tokyo; Galleria Civica d’Arte Contemporanea di Suzzara; Stazione Ferroviaria di Mergellina, Napoli.
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Storica e critica d’arte, curatrice, giornalista pubblicista, Loredana Troise è laureata  con lode in Lettere Moderne, in Scienze dell’Educazione e in Conservazione dei Beni Culturali. Ha collaborato con Istituzioni quali la Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio di Napoli; l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa e l’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli. A lei è riferito il Dipartimento Arti Visive e la sezione didattica della Fondazione Morra di Napoli (Museo Nitsch/Casa Morra/Associazione Shimamoto) della quale è membro del Consiglio direttivo. Docente di italiano e latino, conduce lab-workshop di scrittura creativa e digital storytelling; è docente di Linguaggi dell'Arte Contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli e figura nel Dipartimento di Ricerca del Museo MADRE. È autrice di cataloghi e numerosi contributi pubblicati su riviste e libri per case editrici come Skira, Electa, Motta, Edizioni Morra, arte’m, Silvana ed.

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