I Beni Culturali sono pane # 3 – Firma per lo sviluppo per Beni culturali e Turismo nelle isole italiane e del Mediterraneo

Caprera, 30-11-2016, firma del Contratto di sviluppo per i Beni culturali e il turismo
Caprera, 30-11-2016, firma del Contratto di sviluppo per i Beni culturali e il turismo
Caprera, 30-11-2016, firma del Contratto di sviluppo per i Beni culturali e il turismo

Finalmente ci siamo. E’ stato firmato – nel Compendio Garibaldino di Caprera– il Contratto di sviluppo per i beni culturali e il turismo nelle isole italiane e del Mediterraneo. L’accordo, sottoscritto con l’Associazione Nazionale Comuni e Isole Minori e con le Regioni Sardegna, Sicilia, Campania, Lazio, Liguria, Puglia e Toscana, riuscirà a mettere davvero in Rete questi territori così particolari, spesso mete di turismo estivo, anche di quello dei pro e dei contro, ovvero quello mordi-e-fuggi?  E spesso violentati dall’abusivismo selvaggio e/o dalla mancanza di progetti architettonici e urbanistici innovativi e di qualità? Sulla carta – quella del Contratto – si legge che questa iniziativa istituzionale “punta a trasformare il carattere insulare in un’opportunità” e a dare vita a una “programmazione integrata tra Comuni, Regioni e Stato sui temi della cultura, del turismo e dello sviluppo sostenibile”.

Ha dichiarato il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, che ha messo faccia e firma ieri, 30 novembre 2016, a questo accordo:

“Le isole italiane che chiamiamo impropriamente minori rappresentano in realtà un patrimonio straordinario di biodiversità,  cultura e storia e  devono diventare un laboratorio di sostenibilità. Ecco perché abbiamo deciso di sottoscrivere questo accordo a Caprera,  un luogo dal fascino straordinario che unisce simbolicamente  storia e natura. A livello mondiale il  volume del turismo  sta crescendo in maniera esponenziale. Aumentano le destinazioni concorrenti e di pari passo aumenta  fortemente il numero di potenziali viaggiatori. Fino agli anni Settanta l’Italia era la prima meta del turismo internazionale, oggi siamo quinti. Ma all’epoca i viaggiatori erano solo 25 milioni, adesso sono  quasi un miliardo e mezzo ed entro alcuni anni saranno il doppio.  In questo scenario ci sono enormi potenzialità per le nostre preziose realtà insulari.  La strada per  allungare la stagione e intercettare i nuovi flussi è quella di andare oltre la sola  classica proposta balneare.  Passa – ha concluso il Ministro – per la valorizzazione di quell’impasto unico di cultura, paesaggio, qualità della vita, prodotti e sapori che esprimono l’anima delle comunità isolane”.

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Paolo Di Pasquale si forma studiando prima Architettura poi Disegno Industriale a Roma, specializzandosi in Lighting design. Nel 2004 è co-fondatore dello STUDIOILLUMINA, dove si occupa principalmente di Architectural Lighting Design e Luce per la Comunicazione: lo Studio progetta e realizza allestimenti espositivi e museali, ideazione della luce, corpi illuminanti, scenografia notturna - nel settore della riqualificazione urbana e in progettazione di arredi (porti turistici, parchi, giardini, piazze etc.)-, piani della luce per alcuni Comuni italiani e spettacoli di luce. Nel 2007 fonda lo Studio BLACKSHEEP per la progettazione di architettura di interni e di supporto alla pianificazione di eventi, meeting e fiere. E' interessato alla divulgazione della cultura della luce e del progetto attraverso corsi, workshop, convegni e articoli. Ha insegnato allo IED e in strutture istituzionali. E’ docente di Illuminotecnica presso l’Istituto Quasar - Design University Roma di nel corso di Habitat Design e in quello di Architettura dei Giardini. E' Redattore di art a part of cult(ure) per cui segue la sezione Architettura, Design e Grafica con incursioni nell'Arte contemporanea. Dal 2011 aderisce a FEED Trasforma Roma, collettivo di architetti romani che si interroga sul valore contemporaneo dello spazio pubblico esistente, suggerendone una nuova lettura e uso con incursioni e azioni dimostrative sul territorio metropolitano.

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